Eurovision, tutto pronto. Ucraina favorita, ma Svezia da brividi

Eurovision, tutto pronto. Ucraina favorita, ma Svezia da brividi
Tutto pronto per l’edizione 2022 dell’Eurovision Song Contest, organizzata nella nostra Torino. L’Ucraina sembra poter vincere, ma il brano non convince

Ai blocchi di partenza Ucraina in prima fila con l’Italia. Ma potrebbero esserci sorprese scandinave

 

Ucraina davanti a tutti. Poi, più staccate, Italia e Svezia. Si partirà con questi pronostici dei bookmakers martedì 10 maggio, quando si alzerà il sipario sulla nuova edizione dell’Eurovision Song Contest. Pausini, Cattelan e Mika condurranno l’evento musicale europeo più atteso dell’anno che, a onor del vero, crea anche qualche agitazione. L’ultima volta che l’Italia organizzò la kermesse, infatti, fu nel 1991. Non fu una bella edizione probabilmente, sebbbene oggi eccessivamente sbeffeggiata sui social. Quel che c’è di vero è che dopo quell’anno l’Italia scoprì un bilancio più oneroso che di guadagno e, poche edizioni dopo, decise di non prendere più parte a una gara giudicata lontana dalla nostra cultura.

Inevitabile, dunque, che qualche timore di fantasmi del passato ci sia ancora. Questa volta, tuttavia, sembriamo decisamente più pronti. La lezione di Roma 1991 pare sia servita per organizzare una Torino 2022 coi fiocchi. Dunque tutto è pronto.

La gara che vede l’Ucraina favorita comincerà martedì, proseguirà giovedì con la seconda semifinale, per terminare sabato, quando in finale vedremo anche Mahmood e Blanco.

Le ultime polemiche dei giorni scorsi, relative all’illuminazione del retropalco con la luce led o quella aggiuntiva, ormai le conosciamo.  Avendo incontrato dei problemi tecnici,  i Paesi in gara saranno costretti a usare il lato nero per lo sfondo. Il sole della scenografia si muoverà solo lievemente. Ogni commento, però, sembra solo superfluo. Meglio attendere direttamente la kermesse e goderci quanto accadrà sul palcoscenico del PalaAlpitour.

Da un mese a questa parte vi raccontiamo l‘Eurovision Song Contest 2022 attraverso le notizie e le nostre pagelle delle canzoni. Fino a qui abbiamo lodato soprattutto Danimarca e Islanda. Ma c’è un altro Paese del Nord Europa che merita più di tutti gli altri. Scopritelo insieme a noi con le ultime pagelle relative ai Paesi che parteciperanno alle semifinali.

Vincerà davvero l’Ucraina con la Kalush Orchestra?

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Eurovision 2022: le nostre pagelle

Va ascoltata fino in fondo la canzone di Maro. Non tanto per la melodia, senza grandi slanci, quanto per ciò che si crea intorno ad essa. La cantante portoghese infatti porta in gara Saudade saudade, una ballata lenta, che si carica di malinconica energia con il passare dei secondi. La voce di Maro, i cori, i suoni di sottofondo creano una atmosfera per cui tutti a fine brano proveranno quel velo di positiva malinconia. Voto 7

Una pop dance molto apprezzata quella proposta dalla Repubblica Ceca. I We are Domi, con Lights off, lanciano un brano orecchiabile, supportato dalla voce decisa della cantante del gruppo. Gli arrangiamenti e i passaggi di chitarra elettrica però sono la parte che più rimane in testa. Voto 7,5

Ha saputo fare di meglio in passato la Romania, questa volta in gara con WRS. La canzone Llamame ha ritmo, specie nel ritornello. Tuttavia manca di originale peculiarità la melodia. Testo che si divide tra inglese e spagnolo, per una canzone prova di personalità. Voto 5,5

Non si può essere obiettivi a parlare di Achille Lauro, in gara per San Marino con Stripper.

Ogni commento sarebbe influenzato dalla conoscenza di un artista che in Italia fa sempre parlare di sè. Difficile dire che la canzone non vada bene; del resto la struttura del brano e persino la melodia sono molto simili alle precedenti di Achille. Ergo, se piaceva prima, ora continua a non stancare. Voto 7

Non manca certo il ritmo a Konstrakta, la cantante serba che canta in lingua originale per convincere le giurie con la sua In corpore sano. Eppure, per tutti, non è tra i favoriti. Konstrakta porta un pop che parte a schiaffo, senza lasciare il tempo al ritornello di evolversi. Voto 5

Disko è la canzone con cui la Slovenia prova a conquistare le platee. La voce del gruppo LPS non è calda come quella di Michae Bublé, ma nonostante questo l’atmosfera è molto natalizia. Ritmo incalzante anni ‘80 e canzone che si presenta bene nel videoclip. Voto 7

Atmosfere suggestive ricche di sensazioni, voce che sale fino a toccare note e corde emotive inimmaginabili. Così la Svezia si candida a essere un’altra volta la vera favorita per la vittoria finale. Hold me Closer di Cornelia Jakobs è un capolavoro da brividi che vale la pena riascoltare più volte. Voto 10

C’è molta malinconia nel brano Boys do cry con cui Marius Bear difende la bandiera della Svizzera. L’arrangiamento al pianoforte è però l’unica vera nota di colore di questo brano che non sembra mai arrivare al culmine che avrebbe meritato. Incompleta, voto 6

E arriviamo finalmente alla canzone favorita della kermesse. Stefania è il brano con cui la Kalush Orchestra porta l’Ucraina a essere la più quotata dagli scommettitori. Un po’ di rap, un po’ di melodie orientali reiterati su poche note, tanto ritmo. Certo, se si mettono insieme molti stili si è sicuri di piacere a tutti, ma c’è il rischio di produrre più che altro gran confusione. Se non stesse vivendo il drammatico momento che il mondo conosce, l’Ucraina sarebbe davvero la favorita? Deludente, voto 5

Settimana prossima, giorno della finale, analizzeremo ovviamente le 5 canzoni dei Paesi già finalisti. Tra questi, come ben sappiamo, anche l’Italia.

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Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.
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