Eurovision, Islanda con la sua girl band la possibile rivelazione

Eurovision Song Contest 2022: sale la febbre. Il nostro speciale
Ogni sabato i voti di Musica361 alle canzoni in gara all’Eurovision Song Contest 2022. Facciamo attenzione all’Islanda, potrebbe essere la sorpresa


Proseguiamo le nostre pagelle verso l’Eurovision 2022. L’Islanda propone una suggestiva girl band…


E se alla fine fosse l’Islanda a portare a casa il successo al prossimo Eurovision Song Contest 2022? Chi ha deciso che non possa essere un Paese diverso dal solito a vincere? Perché non dovrebbe poter trionfare una bella canzone prima che uno Stato? Per una volta, senza troppi calcoli su chi potrebbe votare chi e su quanto dicono i bookmakers, sarebbe bello vedere sul gradino più alto del podio una bella canzone con un bel messaggio. Proviamo a non pensare, per una volta, alle difficoltà organizzative (ammesso che ci siano) per il Paese che ospiterà la gara il prossimo anno. Concentriamoci sulla musica. L’Islanda, con Meo haekkandi sol, porta una delle canzoni più belle in gara. Non solo. Il brano è cantato da tre donne. Già, l’Islanda, il Paese europeo che ha più donne in Parlamento, è anche quello che porta all’Eurovision tre donne a cantare.

Bagna il naso a tutta questa Islanda.

Un premio non farebbe male. Ma è fantascienza, almeno sulla carta degli scommettitori che continuano a puntare forte su Ucraina e, in seconda battuta, Italia.

Questa settimana sono trapelati i nomi di alcuni ospiti dell’edizione italiana. Oltre a Moroder, Dardust e altri artisti della disco dance nostrana, ecco anche Diodato. Il cantautore, che due anni fa non poté partecipare alla gara annullata per Covid con la sua Fai rumore, avrà una piccola rivincita cantando quel brano che trionfò a Sanremo 2020. Come lui ci saranno ovviamente i Maneskin, campioni in carica.

È arrivato anche lo spot televisivo: la bellissima piazza San Carlo di Torino, ricca di persone che ammirano le bellezze nostrane sulla musica del Te Deum rivisitato in chiave rock. Su questo siamo tutti d’accordo: non esiste Islanda o alcun altro Paese bello come il nostro. Dunque, godiamoci ora questa edizione tutta meritatamente italiana.

Tutte le tre serate, 10, 12 e 14 maggio, saranno trasmesse in diretta alle 21 su Raiuno.

Ma arriviamo alle consuete pagelle in preparazione alla nuova edizione della kermesse. Continuiamo con le semifinaliste in ordine alfabetico.

La Georgia vede in gara un gruppo, il Circus Mircus. Il rock puro nel loro Lock Me In prevedeva ovviamente un videoclip piuttosto duro. Motivo per cui certe scene apparivano stridere agli stessi cantanti georgiani, con la situazione mondiale in corso. Così la pubblicazione è stata procrastinata più volte. La canzone comunque ha tanto rumore ma nessuna emozione. Né originalità. Voto 5

Grecia in gara con Amanda Tenjford che presenta Die Togheter. Come dice il titolo, il brano è una introspezione che propone una vera empatia con altre sensibilità. Amanda canta più della metà della canzone a cappella. Sarà interessante dal vivo. La sua voce e il testo (in inglese) sono sicuramente più forti rispetto alla musica. Voto 7

Scordatevi la musica country dell’Irlanda. Anche Brooke, infatti, si dedica al pop senza nemmeno un accenno di chitarra classica. Se That’s rich arriverà in finale farà fatica a distunguersi dalle altre.  Voto 6,5

Eccoci all’Islanda dunque.

Una girl band affiatata, dalle voci melodiose che danno un sapore di romantica antichità a un brano comunque pop moderno. Il coro al femminile incanta, emoziona. Le Systur con Meo haekkandi sol presentano una delle poche canzoni diverse dalle altre. E una delle poche interpretate in lingua originale. Ecco perché l’Islanda merita qualcosa in più rispetto a tutti gli altri. Voto 9.

Infine la Lettonia. Con Eat you salad i Citi Zen hanno già sbancato Tik Tok. Trenta milioni di visualizzazioni. Basterà vedere il video per capire il perché. Tutto molto divertente, buffo. Peccato che durante l’esibizione non vi saranno altre immagini oltre a loro che suonano. E, scevro del video, la canzone è solo un misto tra pop e rap che non fa nemmeno ballare più di tanto. Certo ora il brano è molto noto, qualcosa potrebbe influire, ma non più di tanto. Voto 6,5.

Dunque noi puntiamo sull’Islanda. Dopo aver esaltato la Danimarca settimana scorsa, sembra che la musica migliore arrivi proprio dai Paesi nordici. Ma se volete altri aggiornamenti e proseguire nel divertimento con le nostre pagelle, non vi resta che seguirci ogni sabato in questa nostra rubrica!

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Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.
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