Eurovision Song Contest 2022: sale la febbre. Il nostro speciale

Eurovision Song Contest 2022: sale la febbre. Il nostro speciale
Ogni sabato i voti di Musica361 alle canzoni in gara all’Eurovision Song Contest 2022. Oggi le prime sei: da Albania a Belgio.


Le curiosità e i nostri voti alle canzoni in gara al prossimo Eurovision Song Contest di Torino


L’Eurovision Song Contest 2022 è ormai alle porte. Sale la febbre per l’evento internazionale che quest’anno sarà organizzato dall’Italia. Il 10, il 12 e il 14 maggio andrà quindi in scena, dal Palasport di Torino, l’Eurovision che attendevamo da oltre trent’anni. Quello che dovrà riscattare la nostra immagine europea anche come organizzatori.

I biglietti, in vendita da giovedì 7 aprile, in dieci minuti sono andati esauriti. Compresi ovviamente anche quelli delle prove generali. I prezzi (fino a 350 euro quelli della finale) non hanno certo spaventato il pubblico italiano, abituato a cifre ben più alte per il Festival di Sanremo. E, non dimentichiamolo, è proprio dalla nostra kermesse ligure che prende lo spunto l’Eurovision Song Contest, arrivato alla 66a edizione.

Per tutta la seconda settimana di maggio, dunque, Torino respirerà un’atmosfera incredibile.

L’Eurovision Song Contest, la Champions’ della musica, sta per cominciare.

A condurre, come annunciato due mesi fa a Sanremo, saranno Laura Pausini, con Mika e Alessandro Cattelan.

In gara 40 Paesi (la Russia è stata estromessa).

L’Italia, che ha vinto per tre volte, parte in prima fila tra i favoriti per i bookmakers. La canzone vincitrice, per gli scommettitori, sarà Stefania, cantata dalla Kalush Orchestra per l’Ucraina che, ci auguriamo fortemente, possa partecipare dal vivo senza doversi limitare al video della prova generale. Tutto ovviamente dipenderà dalla situazione della crisi ucraina.

Da oggi, fino al 14 maggio, vedremo allora insieme a voi tutti i sabati le 40 canzoni in gara al prossimo Eurovision.

Vi aggiorneremo circa ogni novità e curiosità sulla kermesse. Sarà l’occasione per giocare insieme insieme a voi, per capire chi potrà portare a casa il trionfo dell’edizione italiana.

L’Ucraina ha vinto due volte negli ultimi diciotto anni. L’Irlanda, al primo posto nel medagliere con sette successi, cerca quel trionfo che le manca dal 1996, tallonata dalla Svezia. Anche il Paese degli Abba aspira ad arrivare al “settimo cielo” con le sei medaglie d’oro conquistate fin qui (l’ultima nel 2015).

Vediamo, dunque, in rassegna le prime sei canzoni in gara, in ordine alfabetico di Paese.

L’Albania si presenta all’Eurovision con Ronela Hajati, in gara con Sekret. Le sfumature orientaleggianti rimangono un marchio di fabbrica della musica albanese, ma in questo caso sono appena percettibili su un brano aritmato degno di una grande performance ma non convincente sul piano musicale. Voto 6.

L’ Armenia non ha mai avuto voti sufficienti per essere considerata favorita. Generalmente si è sempre presa i “voti dispersi” (vedremo in una delle prossime puntate come funzionerà il complicato regolamento delle giurie). Tuttavia il Paese armeno ha sempre presentato piacevolissime canzoni pop. Non è da meno Snap, di Rosa Linn. Un bel pop chitarra e voce, che esplode coralmente nel ritornello. Il giro di chitarra ricorda quelli tipici di Carmen Consoli. Rimane in testa. Voto 8.

L’Australia, con Not the same, cantata da Sheldon Riley, ci dice che con Brividi non porteremo nulla di originale. La ballata lenta e romantica di accompagna a vocalizzi in falsetto, che ricordano proprio il brano di Mahmood e Blanco. Anche questa sa creare un’atmosfera dolce. Voto 8.

L’Austria ha già vinto L’Eurovision due volte (l’ultima nel 2014).

Con Lum!x feat. Pia Maria, presenta Halo, una pop dance che potrebbe restare in classifica diventando una hit estiva. Si poteva fare di meglio nel videoclip, poco convincente sotto il piano della storia. Voto 7

Identicamente una bella dance, ricca di suoni più tecnologici, la canzone con cui l’Azerbaigian prova a bissare l’incredibile successo di undici anni fa. Fade to Black di Nadir Rustemli si merita un Voto 7.

Infine analizziamo la canzone del Belgio, Paese vincitore solo ne 1986. Jeremie Makiese ha probabilmente la voce più bella di tutto l’Eurovision, ma sembra quasi sprecata su un brano (Miss you) che esprime una continua incertezza di genere tra pop e rap. Voto 7.5, per la voce di Jeremie.

L’Eurovision dunque su già arrivando e, questa volta più che mai, è qualcosa di cui potremo andare orgogliosi noi italiani per primi. Non perdete i nostri appuntamenti del sabato per scoprire tutto, ma proprio tutto, circa la manifestazione musicale più attesa dell’anno.

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Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.
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