Yombe, come suona bene la musica di “Goood”.

Gli Yombe sono un duo molto interessante, che propone una musica di gusto internazionale. Il loro nuovo lavoro discografico si intitola “Goood”.

Yombe
Foto: © Fabrizio Vatieri.

Gli Yombe sono una coppia nella vita e sul palco. Il produttore Alfredo Maddalulo e la songwriter Cyen propongono un mix di elettronica, new soul e pop contemporaneo con un tocco particolarmente elegante.

Ex membri dei Fitness Forever, gli Yombe sono nati a Milano nel 2015 e si sono fatti subito notare per la loro particolare personalità. Il loro primo album ufficiale si intitola “Good”. Li abbiamo incontrati.

Dal vostro progetto sembra chiaro che vi interessi l’arte in varie forme. Quali aspetti artistici appassionano entrambi, oltre alla musica?
Alfredo: Il mio percorso formativo è stato artistico, ho frequentato il liceo artistico e l’accademia di belle arti, dove ho anche insegnato nel corso di progettazione di spazi sonori. Il mio approccio a quello che faccio, quindi, è a 360 gradi: studio un progetto nella sua totalità. Nel pop in particolare penso sia importante curare una serie di aspetti utili a dare un carattere più incisivo a un progetto. Noi quando scriviamo una canzone pensiamo già alle suggestioni visive del video e degli aspetti anche grafici di tutto quello che verrà.

Cyen (il suo vero nome è Carola, nda): La mia formazione è diversa. Io sono una grande lettrice, ho studiato storia e filosofia. La parte grafica del progetto Yombe principalmente la cura Alfredo, ma sto attenta anche io ai dettagli. Come è stato, ad esempio, per la scelta del nome. Volevamo sceglierne uno che avesse un significato di una certa rilevanza per noi, abbinandolo a lettere graficamente belle.

Veniamo al vostro nome…

A: Yombe ha un suono percussivo molto interessante. Il nome ci è venuto in mente durante la visita di una mostra al Mudec (il Museo delle Culture di Milano, nda), sull’arte africana. C’erano queste meravigliose statuine d’ebano di donne che, in senso lato, significano anche maternità. In più richiamano un certo esotismo portato dalle culture lontane. In quel periodo stavamo buttando giù idee musicali, unendo elementi di elettronica con kalimbe e xilofoni di legno di origine africana. Scegliere il nome Yombe è stato chiudere il cerchio di quello che stavamo facendo.

La musica proposta dagli Yombe ha un sapore internazionale.

C: Ascoltiamo dischi strumentali, musica italiana e anglosassone, pop, musica black e anche classica. Ci rapportiamo al panorama internazionale, facciamo un lavoro certosino perchè è un ambiente molto competitivo e bisogna essere all’altezza del confronto.

Yombe, guarda la nostra videointervista:

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Francesca Binfaré
Francesca Binfaré
Giornalista, si occupa di musica, spettacolo e viaggi; parallelamente svolge attività di ufficio stampa. Autrice e conduttrice radiofonica dal 1989. Ha vissuto qualche tempo a Dublino, ma non ha mai suonato al campanello di Bono. Ha visto i "duri" Metallica bere un the e Slash senza l’immancabile cilindro. Affezionata frequentatrice del Festival di Sanremo e dei meandri del Teatro Ariston.
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