Tanti cantautori per una città: gli inni del Bologna

L’inno ufficiale del Bologna è stato composto da Andrea Mingardi. Ma quale dei due, scritti dal cantautore, è quello adottato oggi?


Bologna ha tanti tifosi e tante canzoni dedicate: ma l’inno ufficiale è quello di Mingardi cantato con Morandi, Dalla e Carboni


Quando si parla di calcio e cantautori, viene automatico pensare al Bologna. Sì, perché con tutto il rispetto per ogni altra squadra, nessuna più del Bologna può vantare una schiera di tifosi professionisti della musica. Infatti, l’inno attuale, che esiste da ormai oltre trent’anni, è cantato da quattro appassionati doc, amati da tutto il mondo canoro.

Prima di parlare nello specifico di questa canzone, Le tue ali, andiamo a vedere però la storia degli inni del Bologna.

Filologia non facile, perché quando ci sono tanti importanti cantautori, diventa complicato capire quale davvero abbia ottenuto l’ufficialità e della squadra e quale il benestare dei tifosi. Per certi versi anche più importante. Proseguiamo dunque il nostro cammino settimanale con MusiCalcio.

È curioso che non vi sia alcuna incisione ufficiale prima degli anni ‘50, pur esistendo un inno di cui venne ritrovato qualche anno fa uno spartito. Era lì, mischiato insieme a tante antichità, in una bancarella del mercato senza che nessuno se ne accorgesse. Passò un collega di Repubblica e lo notò. Risuonandolo, ne emerse un classico inno degli anni Trenta, a ritmo di marcia.

Potrebbe essere di qualche anno dopo, a giudicare dal ritmo, anche Bologna Rossoblu, cantato dal Coro Stelutis. Si tratta di una canzone dall’andamento lento, le cui parole sono scandite dal coro nato a fine anni ‘40. La registrazione ad oggi esistente è del 1974 (anno della vittoria della Coppa Italia) ma sembrerebbe decisamente composto qualche decennio prima.

Anche perché in quel periodo c’era un altro inno per il Bologna.

Stiamo parlando della Marcia del Tifoso che, dagli anni ‘70, coinvolse lo stadio Dall’Ara unendo in un canto dal testo piuttosto semplice ma efficace. “Sei la squadra più bella che ci sia, in ogni piazza e in ogni via, noi canteremo evviva il gioco rossoblu”. Una dichiarazione d’amore incondizionato, con tanto di accompagnamento della fisarmonica tanto amata nel capoluogo emiliano. L’autore è Angelo Manfredini. A cantarla sono Augusto Magoni e Ruggeri Passerini (Il Mago e il Passero), gli stessi che in quel periodo incisero anche Alè Alè Bologna, nota per il grido iniziale del super tifoso Gino Villani.

Bologna città d’arte e di cantautori. In tanti hanno composto per la squadra rossoblu, vincitrice di ben 7 scudetti

 

Passano pochi anni ed ecco che, nel 1977 arriva un nuovo brano: Bologna Campione. A interpretarla è il cabarettista Dino Sarti, che dona alla canzone una interpretazione del tutto personale e, per questo, difficilmente ripetibile. Eppure quel “Bologna Bologna Campione, ti amo ti odio ti voglio un gran bene”, con un ritmo incalzante, divertente ma persino romantico, entra nel cuore dei tifosi.

Più volte, negli anni a venire, riecheggerà allo stadio.

Sono trascorsi ormai tanti anni dall’ultimo dei sette scudetti del Bologna, risalente al 1964, eppure la voglia di cantare si fa sempre più forte grazie alla schiera di cantautori che amano la squadra. Anche perché negli anni ‘60 non si usava fare tanti inni per le squadre di calcio: nemmeno le vittorie, all’epoca, influenzavano la passione musicale.

Ecco così che, nel 1987, in occasione della promozione in Serie A, Andrea Mingardi compone Le tue ali. Per inciderlo coinvolge altri tre colleghi: Lucio Dalla, Gianni Morandi (in quel periodo impegnati in tournée insieme nello storico DallAmericaMorandi) e il giovane Luca Carboni. Come a dire: Bologna era, è e sarà la passione di ogni generazione.

1 fisso nel mio cuor: è l’idea che unisce tanti tifosi, scettici nella vita piena di illusioni ma fiduciosi che la felicità possa passare proprio dallo stadio. La vita del tifoso è così in effetti: basta poco e la domenica diventa più bella grazie a un gol. Non cambia la nostra esistenza, ma regala una adrenalina irripetibile.

Con questa canzone, romantica, scandita dal ritmo della batteria, i cantautori bolognesi possono così far rinascere l’amore che sembrava essersi spento per la loro squadra.

Certo a fare la differenza sono anzitutto le coralità di tanti protagonisti della musica italiana.

L’efficacia di Cuore rossoblu, sempre composto in quegli anni da Andrea Mingardi, è però impareggiabile. Un breve inno che dura poco più di un minuto e mezzo, con una lunga introduzione musicale e l’inconfondibile voce del cantautore blues romantico sono emozionanti proprio nella loro completezza. Un tifoso con mani, gambe, voce e cuore tutti per il Bologna: e così Cuore rossoblu diventa il vero inno, che accompagna anche la vittoria dell’Intertoto (oggi Conference League) fino al 2012.

Con la morte di Lucio Dalla, infatti, viene ripristinato Le tue ali. Ogni tifoso ha il proprio brano che ama di più: per qualcuno il nuovo inno è Il sogno continua, di Paolo Mengoli, dove si sente anche la voce del mitico Giacomo Bulgarelli. Qualcun altro canticchia FedeRossoblu, composta dagli Skiantos nel 1991, con le consuete ironia e attenzione ai dettagli musicali tipiche del celebre gruppo. E chi più ne ha più ne metta. Tuttavia, più che mai in un’epoca in cui tanti possono cantare, suonare e pubblicare brani sul web, l’inno rimane un punto di riferimento da cui non si prescinde.

Ad oggi, dunque, l’inno del Bologna è ancora Le tue ali. Almeno fino a quando i rossoblu non torneranno a vincere. Intanto, quest’anno, in un modo o nell’altro la squadra, vincendo contro l’Inter, è stata decisiva per l’assegnazione dello scudetto al Milan…

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Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.
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