Sanremo 70: il lato fashion victim del Festival

Un viaggio che ripercorre settant’anni di musica, moda, usi e costumi del nostro paese.

Sanremo 70: il lato fashion victim del Festival
Abito indossato da Mia Martini

Settant’anni di storia italiana, di musica e di moda hanno trovato la loro casa a Sanremo, chiusi tra le mura del Forte di Santa Tecla. Questo evento, che celebra i settant’anni del Festival più popolare d’Italia, è un’esperienza che consigliamo a tutti di fare. Sanremo 70, questo il titolo della mostra, ti permette di viaggiare dagli anni ’50 a oggi, attraverso centinaia di foto, elementi di arredo e abiti.

Sanremo 70: il lato fashion victim del Festival 1
Abito destinato a Dalida

Dal Festival della radio a quello della rete, da Nilla Pizzi a Mahmood . Il tempo sembra fermarsi e allo stesso tempo volare ad ogni passo. Tracce di vite straordinarie, di meteore ed icone mondiali convivono e vengono celebrate sotto lo stesso tetto. Grande spazio è dedicato agli amanti della moda grazie all’esposizione di abiti indossati da artisti e conduttori che hanno partecipato al Festival. Creazioni di haute couture che hanno sposato canzoni interpretate ad esempio da Mia Martini, Dalida, Carla Boni, Gigliola Cinquetti, Marcella Bella e che rimarranno per sempre nella storia.

Sanremo 70: il lato fashion victim del Festival 2Appena si esce si ha la percezione di quanto il Festival di Sanremo faccia parte della nostra storia e questa è la maniera perfetta per celebrarlo.

 

 

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Roberto Zampaglione
Roberto Zampaglione
Amante dell’ arte in ogni sua forma, cantante, speaker radiofonico e con una passione musicale che lo accompagna da prima di venire al mondo. Appassionato di storie eccezionali, di poeti maledetti e di vite spericolate approda al giornalismo con l’obiettivo di scrivere la colonna sonora perfetta della sua vita. Per Musica361 rivcerca autori musicali per raccontarli.
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