“Ora o mai più”, conosciamo meglio Lisa

Intervista all’ugola calabrese alla vigilia del suo ritorno televisivo nel nuovo show del venerdì sera targato Rai Uno

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Lisa: “Le occasioni vanno colte al volo, vissute al momento e mai rimandate, all’insegna del carpe diem”

Una delle più belle voci italiane, ascoltata e apprezzata anche all’estero, collaborazioni prestigiose e canzoni indimenticabili, questi sono soltanto alcuni degli aspetti che caratterizzano la carriera di Annalisa Panetta, meglio conosciuta con lo pseudonimo di Lisa, artista che impareremo a scoprire nel corso di Ora o mai più, il nuovo spettacolo musicale di Rai Uno condotto da Amadeus, in onda in prima serata a partire da venerdì 8 giugno.

Ciao Lisa, partiamo da “Ora o mai più”, quali sono le tue sensazioni alla vigilia?
Provo una grandissima emozione, non vedo l’ora che il programma inizi e sarà sicuramente qualcosa di grandioso. Tutte sensazioni belle e, soprattutto, positive. Affronto questa avventura nel migliore dei modi e con buonissimi propositi. Caratterialmente sono convinta che le occasioni della vita vadano colte al volo, vissute al momento e mai rimandate, per questo motivo la vivrò come un’esperienza intensa all’insegna del carpe diem.

Cosa pensi dei tuoi compagni di avventura?
Che sono tutti meravigliosi, non potevo capitare in una squadra migliore, mi sono trovata benissimo sin dal primo incontro, abbiamo stretto dei legami. Di carattere non sono una che si apre subito facilmente, ma con loro mi sono trovata davvero bene. 

Tra i maestri, invece, con quale artista ti stuzzicherebbe collaborare?
Guarda, sono tutti fantastici. Da Fausto Leali a Red Canzian, Loredana Bertè è meravigliosa, Marco Masini è fantastico, Patty Pravo, insomma, tutti mostri sacri della canzone italiana che fanno parte della nostra storia e che stimo profondamente uno ad uno. Chi sarà sarà, la vivrò come un’occasione di crescita e di arricchimento, perché ognuno di loro avrà senz’altro dei consigli da darmi per tirare fuori qualcosa di diverso e di inedito dalla mia vocalità. 

"Ora o mai più", conosciamo meglio Lisa
“Sempre”, successo del 1998

Ogni artista ha il proprio cavallo di battaglia, il tuo è senza ombra di dubbio “Sempre”, cosa ha colpito così tanto il pubblico al punto da trasformarlo in un evergreen?
Spero l’autenticità, perché quando ho presentato questo brano vent’anni fa a Sanremo ho portato me stessa sul palco dell’Ariston, senza maschere e senza filtri. Riuscire a trasmettere fino in fondo tutte le sensazioni e le emozioni, ma anche le titubanze e le paure, racchiuse in unico brano è la cosa più importante per chi fa il mio mestiere. Fortunatamente mi è capitato anche con altri brani, ad esempio, “Oceano” continua a regalarmi grandi soddisfazioni, non solo dal punto di vista internazionale, in Italia viene ancora oggi presentato in diverse audizioni, dai piccoli concorsi ai talent show come “Amici” o “X-Factor”.

C’è una canzone meno nota del tuo repertorio che reputi altrettanto importante ma che non ha avuto la stessa visibilità?
Spesso mi rendo conto che uno dei miei brani meno ricordati è “Se”, pezzo che ho presentato alle selezioni di Sanremo Giovani e che mi ha dato la possibilità di accedere al Festival, forse perché è arrivata poco prima del grande successo di “Sempre”, non saprei. Sicuramente è una di quelle canzoni che mi piacerebbe riscoprire e riproporre per rivalorizzarla, perché ha rappresentato per me l’inizio di un sogno. 

Al di là del contratto discografico in palio, cosa rappresenterebbe per te la vittoria più grande una volta spente le luci dello show?
La mia vittoria sarà quella di riuscire a trasmettere, sia a chi ho di fronte che alle persone dall’altra parte dello schermo, tutta la voglia di vivere che ho dentro. Ogni volta che rivedo un po’ della mia emozione negli occhi della gente, sento di essere riuscita a centrare il mio obiettivo. E’ lo scambio di energia che conta, il resto sono solo numeri che lasciano il tempo che trovano. Poi, ovvio, sarei ipocrita se ti dicessi che non contino anche l’aspetto promozionale e la visibilità che una trasmissione di questo calibro può dare a tutti noi, ma lo scopo finale è sempre quello di arrivare attraverso la mia voce a più persone possibili.

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Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
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