Morandi-Sangiovanni, Michielin: dopo il Festival si riparte da qui

Francesca Michielin, la lunga storia di una giovane artista
Nella settimana dopo il Festival, ecco il nuovo singolo di Francescano: “Un bosco”, un bellissimo pop in perfetto stile Michielin


In hit parade è un tripudio per le canzoni in gara all’ultimo Festival di Sanremo. Poche novità, ma quella di Francesca Michielin è significativa 


Continua l’ondata del Festival di Sanremo 2023. Diciamocelo francamente, visti il successo e la qualità delle canzoni, c’è da aspettarsi che durerà parecchio. Difficile inserirsi nel mercato discografico delle prossime settimane, a meno che non si tratti di progetti che si intersecano in qualche maniera con il Festival.

Basta guardare le classifiche Fimi di questa settimana. Nella top 20 dei singoli più venduti, fa eccezione solo Gue Pequeno, al ventesimo posto con Madreperla. Tutti gli altri, compreso Blanco, discusso ospite della prima serata, sono passati da Sanremo.

Cenere, Due vite, Supereroi. Il podio del Festival si conferma, con un ordine un po’ diverso, anche in hit parade.

La canzone di Lazza, infatti, risuona nelle radio più di ogni altro successo. Mercoledì scorso addirittura era già cantata allo stadio, nel pre partita di Milan-Tottenham. Difficile capire quali saranno le canzoni del Festival che dureranno di più nel tempo. Vero è che, con buona pace di chi cerca ancora di mistificare il grande lavoro di Amadeus, ogni anno Sanremo va sempre meglio. Da tempo non si vedevano così tante canzoni del Festival nelle primissime posizioni delle classifiche. La sensazione è che il pubblico voglia continuare a vivere quella kermesse godendosi un po’ tutte le canzoni. Più ancora di una canzone specifica, insomma, vince il Festival. Trionfa l’idea del Direttore Artistico. Chissà, magari anche quella di fare finire le serate a tarda notte, costringendo il pubblico ad acquistare i dischi per sentire le canzoni. Ecco perché tutto sommato non fa preoccupare il nono posto a Ultimo, o il diciottesimo di Giorgia. Sanno benissimo anche loro che, con una classifica così prettamente sanremese, potrebbero ritrovarsi davanti nel giro di sette giorni. Identico discorso vale per Modà, Cugini di Campagna, Grignani e tutti gli altri fuori dalla top 20.

Il Festival dunque fa breccia anche nelle classifiche. Sulla stessa scia ecco una novità settimanale.

Si tratta del duetto di Sangiovanni con Gianni Morandi. I due hanno lanciato oggi il remix del vecchio successo Fatti (ri)mandare dalla mamma. Il giovane cantante, truccato e pettinato come il Morandi anni ‘60, interpreta il brano in un videoclip in bianconero. È circondato da ballerini e ballerine che bevono il latte e si rincorrono. Proprio come nel vecchio video di Gianni, anche Sangiovanni si trova in un largo studio televisivo. I due quindi cantano insieme, divertendosi e lasciando una sensazione di positiva serenità che fa bene al cuore. La stessa immagine proposta al Festival giovedì scorso, dunque, torna una settimana dopo sotto forma di nuovo singolo. C’è da scommetterci: l’onda fortunata di Sanremo e la forza di Gianni Morandi vinceranno anche stavolta. Sangiovanni sembra davvero avere azzeccato il duetto. Ha indovinato pure il momento per lanciare questo remix, carico di energia e un pizzico di nostalgia, appena dopo il terzo Festival condotto da Morandi. La canzone fu lanciata esattamente 60 anni fa dal cantante bolognese che, nel 2000, la interpretò persino in dialetto con l’amico Andrea Mingardi.

C’è però anche un’altra novità questa settimana.

Di rilievo, perché arriva sempre dalla scuderia di Marta Donà, artefice dei successi di Maneskin e Mengoni negli ultimi Festival. È uscito ieri, infatti, Un bosco, il nuovo brano di Francesca Michielin. Una canzone che mantiene le atmosfere e i ritmi dolci e misteriosi cari alla cantante veneta. Si racconta di un luogo che risulta diverso dalla realtà, eppure esistente. Un posto dove ci si può rifugiare per sentirsi meno soli, pur nella solitudine. Coccolati dai propri pensieri, ricordi e valori.

Quel bosco non è altro che un passato da conservare e che, proprio per la sua lontananza dal presente, può talvolta persino incutere un certo disagio. Non è mai banale Francesca Michielin quando canta un brano. Spinge moltissimo sul lato intimistico dei suoi pezzi, capace al tempo stesso di fare diventare di tutti quelli sue sensazioni personali. Non vi è dubbio: chiunque di noi ha un suo bosco, che non appartiene a nessun altro ma ci aiuta a ritrovarci in questo mondo. Siamo circondati da un grande chiasso, per cui necessitiamo di allontanarci e dedicarci a noi stessi. Quella che a qualcuno potrebbe sembrare un’utopia, per Francesca è un desiderio che si concretizza nel rievocare emozioni vissute “nel 2012”. Se è stato possibile allora, è fattibile anche oggi. Bel messaggio, da appuntarci. Non dimentichiamoci del nostro bosco: c’è tanto di noi e, tra insidie e oscurità, troveremo ancora tante belle sorprese. Vale soprattutto quando le cose vanno male, ma in fondo quel bosco continua a esistere anche quando siamo felici.

Nella settimana dopo il Festival, dunque, davvero poche novità, come prevedibile. Interessante, tuttavia, come ci sia una certa affinità di tematiche tra Due vite è Un bosco. Abbiamo bisogno di conservare ciò che appartiene a noi stessi e che troppe volte dimentichiamo. Evidentemente sta diventando un’esigenza importante che, chissà, potrebbe farci tornare più umani e un po’ meno tecnologici ed egoisti.

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Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.
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