Prima di “Bohemian Rhapsody” Garrò già raccontava Freddie Mercury

Cavalcando l’interessante entusiasmo e dibattito che il film “Bohemian Rhapsody” sta sollevando da mesi intorno ai Queen, tra i titoli di una sterminata bibliografia, ecco un valido e recente libro per approfondire lato umano e carriera di una icona del rock: “Freddie Mercury” di Luca Garrò.

Prima di “Bohemian Rhapsody” Garrò già raccontava Freddie Mercury
Freddie Mercury in una delle ultime esibizioni

Mai sentito parlare di Freddie Mercury? Impossibile. Soprattutto in questi tempi 2.0 nei quali Bohemian Rhapsody imperversa su ogni schermo, dal cinema ai device. Siete tra quelli che non ne possono più di sentirne parlare oppure tra coloro ai quali si è aperto un mondo da riscoprire o, meglio ancora, scoprire? Se appartenete a questa seconda categoria allora il libro del giornalista e storico musicale Luca Garrò fa per voi.

Sì perché se il film ha avuto il merito di riportare alla luce elementi biografici meno noti sui Queen alle nuove generazioni, pur romanzati in alcuni passaggi, Freddie Mercury (Hoepli, 2016) ricostruisce realmente molto di più. Ammettiamolo: oltre alla vocalità “da urlo” e ai gossip, anche nel film, spesso si è trascurato l’uomo e il vero contributo di Mercury come musicista. E in questo libro c’è spazio soprattutto per la sua visione della musica e dell’arte oltreché della vita – emblematico il titolo del capitolo “Just a singer with a song“.

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“Freddie Mercury” di Luca Garrò, (Hoepli, 2016)

Garrò ripercorre le tappe fondamentali di Mercury, dall’infanzia a Zanzibar allo sbarco in Inghilterra dove fonderà i Queen. E poi la genesi di album come A night at the Opera e le hit anni ’80, accompagnate da altrettanti cambiamenti estetici, o progetti audaci come Barcelona con Monserrat Caballè. Senza dimenticare momenti infelici come il debutto da solista e “lo strappo” con la band, fino alle esclusive interviste a Brian May e Roger Taylor a 5 lustri dalla morte di Freddie.

La differenza con altre biografie?
Nuovo materiale per approfondire il lato interiore, meno sondato rispetto a quello pubblico, di un uomo con l’ambizione di fondere rock e lirica, dotato di grande personalità persino nella lotta contro l’HIV. “Is this the real life?” Quello che resta è una cronaca scorrevole e appassionante, raccontata con taglio originale, ricca di citazioni e curiosità e impreziosita da storiche immagini a colori. Un libro immancabile sia per voi neofiti queeniani, che per i fan più sfegatati. Come Cesare Cremonini, autore della prefazione.

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Luca Cecchelli
Luca Cecchelli
Giornalista, laureato in linguistica italiana e da sempre curioso indagatore dei diversi aspetti del mondo dello spettacolo. Conduttore radiofonico e collaboratore per diverse testate e rubriche di teatro e musica, svolge parallelamente l’attività di ufficio stampa e comunicazione. Spettatore critico e melomane, è assiduo frequentatore di platee e sale da concerto oltreché batterista per passione e scrittore. Quello che ama di più però è scovare nei libri o in originali incontri e testimonianze retroscena culturali della storia della musica e incredibili aneddoti rock, di cui in particolare è appassionato conoscitore.
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