LegalPop, le traduzioni delle canzoni sono tutte legittime?

LegalPop, come muoversi tra musica e diritto 1
Nuova puntata di LegalPop, risponde l’Avvocato Moraschi. Si parla di musica e traduzioni.

L’Avvocato Renato Moraschi parla di canzoni straniere e traduzioni

Traduzioni dei brani musicali da una lingua a un’altra? Sono senza dubbio utili per far conoscere il vero significato delle canzoni straniere, ma farlo non è così semplice come sembra. Non solo perché prevede un’ampia conoscenza delle lingue, ma anche perché se non si rispettano attentamente tutte le misure dei diritti d’autore, si rischia di incorrere in gravi sanzioni.

Negli anni Sessanta e Settanta, in Italia, andava di moda fare cover di brani stranieri. Talvolta, però, i testi che cantavamo in italiano non c’entravano nulla con quelli originali e tuttavia a volte erano anche più belli: basti ricordare Stand by me, superata in preziosità dalle parole di Pregherò. E, diciamoci la verità, in tanti si sono dimenticati di alcune versioni originali, attribuendo la paternità del brano a chi ne ha fatto solo una cover anni dopo. Insomma, quando si tocca una canzone altrui è bene specificare che si sta proponendo qualcosa di diverso da ciò a cui si è abituati.

Le traduzioni delle canzoni potrebbero essere quindi fuorvianti e anche per questo c’è una precisa legge che le regolamenta, come vediamo dalla lettera che ci invia Teresa questa settimana. 

Come sempre risponde l’Avvocato Renato Moraschi, specializzato in diritti d’autore. In fondo all’articolo la nostra sintesi della risposta dal linguaggio legal a quello pop.

 

Buongiorno,

mi occupo di filologia e traduzione dei testi. Leggevo da qualche parte che per tradurre un brano musicale straniero e farlo incidere nella nostra lingua avrei bisogno di precise autorizzazioni. E’ vero? Se in fondo già pago la Siae per utilizzare la musica, perché dovrei farlo?

Le traduzioni dei brani musicali da una lingua a un’altra sono soggette a un’ulteriore legge? 

Teresa, Genova

 

Risponde l’Avvocato:

La legge sul diritto d’autore afferma che il diritto di traduzione ha per oggetto la traduzione dell’opera in altra lingua o dialetto ed il diritto alla traduzione compete unicamente all’autore del testo e/o ad altro soggetto dal medesimo espressamente autorizzato.

Le traduzioni del testo di canzoni senza la preventiva autorizzazione dell’autore originario integra la violazione alla LDA.

 

DAL LEGAL AL POP

Non importa se si paga già la Siae per l’utilizzo della musica del brano: qui parliamo di una regolamentazione parallela.

Chi volesse tradurre un’opera da una lingua a un’altra deve necessariamente essere autorizzato dall’autore del testo, l’unico ad avere acquisito tale diritto. Si sta trattando, del resto, pur sempre di un utilizzo che modifica un’opera d’arte e l’artista deve esserne necessariamente al corrente.

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Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.
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