LegalPop, chi tutela gli artisti dai video sul web? La legge!

LegalPop, come muoversi tra musica e diritto 1
La legge tutela gli artisti anche dalla smania di postare video dei concerti sul web


Fare video ai concerti è una prassi ma non è corretto nei termini di legge.


Video durante i concerti: in qualità di pubblico non ci si pensa e si dà tutto per possibile, ma se solo modifichiamo la prospettiva ecco che cambiamo anche idea in proposito.

Certo, se circola la propria immagine ci sarà un ritorno probabilmente in termini di notorietà dei brani. Ma se c’è chi paga per uno spettacolo, perché qualcun altro deve poterlo non fare? In qualche modo, è un po’ come se riprendessimo un film trasmesso al cinema: le cose non sarebbero così semplici in quel caso. Forse nella musica si trascura un po’ questo problema.

Ce ne dà conferma la lettera di Enrico, che ci scrive proprio in merito a qualche video di troppo che è stato postato di un suo concerto.

A rispondere, come sempre, l’Avvocato Renato Moraschi. In fondo alla pagina, la nostra traduzione dal linguaggio legal a quello pop.

Se anche tu hai una domanda da porre in tema di legalità e musica, scrivici a redazione@musica361.it! L’Avvocato Moraschi ti risponderà nelle prossime puntate di LegalPop!

Buongiorno,

Ho letto un vostro articolo che riguardava i diritti d’autore da rispettare da parte degli artisti. Nulla da eccepire, ma perché questi obblighi devono essere solo dei musicisti? Il pubblico non ha mai doveri in tal senso?

Mi spiego meglio: ho realizzato un concerto, con dovuti distanziamenti, posti limitati e una minima spesa di ingresso, peraltro quasi interamente devoluta in beneficienza, ma anche chi non c’era ha potuto parteciparvi. Sì, perché un paio di persone hanno fatto dei video durante la serata, che sono stati poi postati sul web. Ma nessuno tutela gli artisti in questo caso? Chiunque può fare video e noi dobbiamo accettare passivamente il fatto che “funzioni così”?

Enrico (Roma)

Risponde l’Avvocato:

Come abbiamo già specificato altrove, tale comportamento è vietato dalla Legge Diritto Autore (Legge 22 aprile 1941 n. 633 e succ. mod)

ed integra una fattispecie di reato che, in relazione alle violazioni minori, è punita con la multa.

Dal gennaio 1995 l’Italia ha modificato la normativa sui diritti d’autore adeguandosi alla disciplina stabilita dall’unione europea.

In particolare la legge ha chiarito, una volta per tutte, che l’artista che si esibisce in un concerto ha il diritto esclusivo di sfruttare economicamente la propria immagine e la propria esibizione dal vivo.

Da ciò ne deriva che unico legittimato a riprendere il concerto e/o l’esibizione dal vivo è il cantante, il musicista o chi per loro allorché abbiano ceduto i propri diritti alla major e/o ad altra società; ad ogni altro soggetto è interdetta ogni registrazione.

Dal Legal al Pop

Il fatto che fare video ai concerti sia ormai una prassi non giustifica in alcun modo questa azione.

La legge parla chiaro dunque. Solo l’artista può sfruttare la propria immagine come desidera; pertanto se Enrico volesse potrebbe tranquillamente fare causa a chi ha postato tali video.

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Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.
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