Il meglio della musica 2022: da Mahmood ad Annalisa

Vittoria annunciata di Mahmood e Blanco. Seconda Elisa, Terzo Morandi
The winners Mahmood and Blanco at the 72 Sanremo Festival. Final evening. Valentino and Burberry clothes. Sanremo (Italy), February 5th, 2022. Foto di Marco Piraccini


Il 2022 ci ha detto che siamo sulla buona strada: stiamo creando generi musicali destinati a rimanere nel tempo

E così finisce il 2022. Ma cosa rimarrà di questo anno? È una domanda che, inevitabilmente, ci si pone sempre ogni 31 dicembre. Come da consuetudine, talvolta persino in un campione di poche persone non si trova una risposta unanime. Ciascuno conserva le proprie emozioni, quei momenti ineguagliabili perché gli appartengono in un modo o nell’altro. Funziona alla stessa maniera anche sotto il profilo musicale. Nella settimana in cui Mariah Carey e i brani natalizi spopolano in hit parade, proviamo dunque a fare un riepilogo di ciò che ci ha coinvolti di più. 

Difficile immaginare quale sia la canzone simbolo del 2022, ma si possono ipotizzare alcuni brani e stili che non dimenticheremo.

A cominciare da Brividi, con cui Mahmood e Blanco hanno vinto Sanremo all’inizio di questo 2022. Un Festival ricco di belle canzoni, tanto che ci si è permessi un podio con O forse sei tu di Elisa e Apri tutte le porte di Morandi. Era chiaro sin da subito, però, che Brividi sarebbe stata la più iconica, classifica a parte. Il pezzo risente fortemente della musicalità di Mahmood, che cantando con Blanco non ha creato solo un prodotto commerciale. Si è scoperto che l’Italia sa apprezzare un gusto melodico raffinato, ricercato. Il 2022 ha ribadito, se mai vi fosse bisogno, che il ruolo principale della musica sia quello di regalare romanticismo alla quotidianità. Un po’ come succedeva già negli anni ‘60. E forse non è un caso se la moda del favoloso decennio sembra tornare ripetutamente nella nostra discografia.

L’estate 2022, infatti, ha decretato il grande successo de La dolce vita, la canzone di Fedez, Tananai e Mara Sattei.

Per tre mesi il brano ha dominato le classifiche, imponendosi rispetto a qualunque altra novità venisse proposta settimana dopo settimana. Il ritmo scanzonato, con evidenti richiami a successi anni ‘60, ha coinvolto tutti dando indicazioni importanti. Tananai, infatti, può a tutti gli effetti essere considerato uno dei grandi fenomeni del 2022. Arrivato ultimo a Sanremo (dopo aver vinto tra i Giovani due mesi prima) il cantante ha conquistato il cuore della gente. Merito della sua simpatia, ma anche del suo modo di fare canzoni con allegria. Senza farci porre troppo domande: la musica ci fa distrarre e già per questo sa essere positiva.

A proposito di fenomeni musicali, il 2022 ha consacrato definitivamente anche il successo dei Pinguini Tattici Nucleari.

A distanza di tre anni dal podio sanremese, il gruppo bergamasco ha conquistato le classifiche ingaggiando un duello tra band con i Maneskin. Sempre micidiali questi ultimi con il loro rock talvolta duro e altre volte romanrico, ormai noto in tutto il mondo. Tra Giovani Wannabe dei Pinguini e The Loneliest dei Maneskin, le radio hanno potuto lanciare brani nati in questo 2022 e con ogni probabilità destinati a creare un’epoca. La medesima cosa si potrà dire, tra qualche anno, della trap. Un genere ancora tutto da conoscere, di fronte a cui non si arresta lo scetticismo di molti.

Iniziano a crearsi, però, delle icone come Lazza e Salmo, ormai noti anche a chi tiene le distanze di sicurezza dalla trap.

Ancora non c’è dunque una canzone che rimanga nelle orecchie più di altre. Nè la costante produzione di brani aiuta a far sì che ne rimanga una in particolare nelle radio. Il continuo turnover di brani e artisti nelle classifiche Fimi, tuttavia, consentono di affermare la trap come un genere ormai più che sdoganato. A fine 2022, a sei anni dal suo debutto in Italia, questa è una certezza.

Dopo il grande successo di Orietta Berti, questa volta è capitato a Iva Zanicchi di tornare in auge con la sua musica, oltre che confermarsi come personaggio televisivo. Ma non è tutto. L’anno che termina oggi ci ha portato anche una grande novità in termini di concorsi musicali. Orfani di Festivalbar e Disco per l’estate, troviamo sempre più rifugio in Battiti live nei mesi caldi. Eppure quante volte ci siamo detti: ci vorrebbe Sanremo tutto l’anno? Ecco, proprio tutto l’anno forse no, ma tutto il mese siamo riusciti in qualche modo ad averlo.

Una voce per San Marino è stato infatti l’evento a sorpresa dell’anno.

Vinto da Achille Lauro, due settimane dopo il Festival di Sanremo, il concorso ha visto partecipare diversi Big italiani tra cui Ivana Spagna e Valerio Scanu. Per il 2023 sono già in tanti pronti a tornare su quel palcoscenico che porta dritti all’Eurovision Song Contest. A cominciare dai tanti delusi per la mancata partecipazione a Sanremo, pronti a un nuovo riscatto.

Ecco, l’Eurovision Song Contest di Torino ha confermato di essere un grande spettacolo. Incapace tuttavia di lanciare realmente successi internazionali, più di quanto non possa già fare di suo la discografia. Eppure è sempre più una vetrina ambita, perché delle eccezioni che confermano la regola ci sono state. I nostri Maneskin ne sanno qualcosa.

Il 2022 ha confermato inoltre tanti artisti sempre più simbolo della nostra musica.

Ricordiamo i successi di Annalisa (Bellissima), Gabbani (Volevamo solo essere felici), Boomdabash (Tropicana), Ultimo (Ti va di stare bene). Oltre naturalmente a grandi evergreen che conosciamo da tempo come Jovanotti (I love You baby), Eros Ramazzotti (Sono), Vasco Rossi (Patto con riscatto), Enrico Ruggeri (Non sparate sul cantante). Anche se con questi brani non hanno la fortuna trovata nel passato, si sono confermati lo zoccolo duro della nostra musica, sempre in prima linea. Un po’ come Cristina D’Avena che per festeggiare i 40 anni di carriera ha lanciato un album pieno di successi, dimostrando di essere ancora la numero uno. Insomma, passano gli anni ma il talento vero emerge sempre rispetto a qualunque altra previsione.

Ecco perché si può guardare con fiducia al futuro. Non sappiamo che musica arriverà nel 2023, ma di certo possiamo dire che siamo sulla strada giusta per creare nuovamente uno stile che rimarrà nella storia. Come forse non accadeva da vent’anni.

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Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.
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