Gianni Morandi e gli altri: quel terzo posto da outsider che non si dimentica

Quest'anno i superospiti gareggiano. A partire da Elisa 1
Fabrizio Moro, terzo classificato al Festival nel 2008 con Eppure mi hai cambiato la vita


Prosegue il successo discografico di Sanremo 2022. E quello social di Gianni Morandi…


Gianni Morandi, quest’anno in gara a Sanremo con Apri tutte le porte, è arrivato in riviera lontano dai favori dei pronostici, per poi trasformarsi in outsider. Un ruolo che è cresciuto giorno dopo giorno. Dopo l’esibizione della terza serata in tanti avevano capito che quel “Stai andando forte” del ritornello fosse anche profetico. Con la vittoria nella serata dei duetti insieme a Jovanotti, Gianni Morandi era accreditato come possibile sorpresa finale. Comunque non vi erano più grandi dubbi circa il suo podio. Insomma, Apri tutte le porte rispondeva a ogni qualità che caratterizza da sempre le terze classificate. Outsider di grande impatto radiofonico, spesso disinteressati  alla hit parade. Brani di qualità, destinati a entrare nella storia a prescindere dalle classifiche.

Gianni Morandi sembra confermare questo trend.

Infatti la sua canzone continua a essere postata su numerosi social e in radio, nonostante per le Classifiche Fimi sia al quarantaduesimo posto dei singoli più venduti. Ma, nell’epoca di Facebook, Instagram, Tik Tok e via dicendo, forse conta ancora di più essere presenti sulle piattaforme web. Gianni Morandi, già precursore da tempo del fenomeno social, è così cresciuto ancora di più aumentando i suoi followers. Quelli che, numeri alla mano, qualche “brivido” forse lo hanno dato proprio ai due vincitori finali con la loro Brividi. La loro canzone è sempre la più venduta nei singoli, ma anche la vittoria all’Ariston, ovviamente, interessava e non poco. Lo sapeva lo stesso Morandi che, poco prima della proclamazione, ricordava a Mahmood e Blanco: “Non siamo qui per giocare, ma per vincere”. Vero. In ogni caso, ora che il secondo posto non viene più annunciato da qualche anno, a favore della proclamazione del vincitore, il terzo classificato, che invece è annunciato, ha sempre uno spazio al sole in più rispetto agli altri.

La terza posizione al Festival di Sanremo non è mai stata indifferente. Vediamo come è andata in passato.

A cominciare dall’anno scorso, quando il super favorito della vigilia arrivò sul terzo gradino del podio. Per Ermal Meta una delusione solo di classifica, perché Un milione di cose da dirti resta uno dei pochi brani rimasti della passata edizione.

Era andata così anche nel 2000, quando sempre Gianni Morandi arrivò terzo con Innamorato.

La canzone, scritta per lui da Cogliati e Ramazzotti, era da tutti accreditata come trionfatrice. Fu superata da Sentimento e La tua ragazza sempre, ma quel terzo posto profumava di qualità. Almeno quanto quello ottenuto da Gino Paoli due anni dopo con Un altro amore.

Ci sono poi quelle medaglie di bronzo ottenute dalle speranze della musica. La regola quando Dalla arrivava terzo con 4/3/43 nel 1971, diventava ancor più valida negli anni Novanta. Era quasi tradizione che sul terzo gradino arrivasse il vincitore dei Giovani dell’anno prima. Ne sono una prova Masini nel ‘91 (Perché lo fai), Vallesi nel ‘92 (La forza della vita), Pausini nel ‘94 (Strani amori), Syria nel ‘97 (Sei tu) fino a Moro nel 2008 (Eppure mi hai cambiato la vita). O addirittura la giovane vincitrice tra i Big del ‘95, che si classificò terza l’anno dopo con Strano il mio destino.

Canzoni senza tempo, eppure senza la responsabilità di essere considerata la prima degli ultimi. Senza il peso di aspettative eccessivamente elevate.

Tanto che, qualunque risultato arrivi, per chi si classifica terzo si tratta sempre di un grande Festival. Perché anzitutto rappresenta un nuovo percorso, un nuovo inizio che non era stato pronosticato.

Così andò nel 2020 con i Pinguini Tattici Nucleari, terzi all’Ariston con Ringo Starr e primi assoluti nelle vendite per diversi mesi. Così andò nel 2003, quando dietro ad Alexia e Britti si classificò Sergio Cammariere. Ed era andata così anche nel 1990 con Minghi e Mietta che avevano lanciato il tormentone più significativo del Festival: Vattene amore.

Ci sono poi quei terzi posti che non potrebbero essere diversi, perché è già un peccato non poterli vedere trionfare in edizioni ricche di successi. Il podio diventa un riconoscimento a metà tra un premio e una consolazione. Forse anche in questa categoria si inserisce quest’anno Gianni Morandi.

Sanremo 2021, la prima serata. Annalisa davanti a tutti
Annalisa, terza classificata a Sanremo nel 2018

Di sicuro ricordiamo sotto questo punto di vista Pupo e la sua Su di noi (1980), Albano e Romina con Nostalgia Canaglia (1987), Malika Ayane nel 2015, Caccamo e Iurato nel 2016 (Via da qui), Annalisa nel 2018 (Il mondo prima di te), Il Volo nel 2019 (Musica che resta).

Chi arriva terzo a Sanremo è destinato a entrare nel storia. Gianni Morandi può essere tranquillo: la sua è una posizione che “apre tutte le porte”.

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Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.
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