Fate un viaggio nel grande libro della psichedelia di Matteo Guarnaccia

Cos’è la psichedelia? Sfogliate il libro di Guarnaccia per scoprire quanto questa arte abbia segnato e segni ancora oggi la nostra quotidianità. E non solo nel rock.

Fate un viaggio nel grande libro della psichedelia di Matteo Guarnaccia
Immagine psichedelica

Cosa significa psichedelico? L’aggettivo fu usato per la prima volta nel 1956 da Humphry Osmond in una lettera ad Aldous Huxley, autore de Le porte della percezione. Con esso definiva una sostanza che altera lo stato di coscienza e “libera il pensiero dalle sovrastrutture delle convenzioni sociali”.

Da fine Ottocento l’uso di sostanze psichedeliche, prodotte a scopo farmaceutico, si diffuse imprevedibilmente nei salotti occidentali allo scopo di espandere la propria coscienza in senso contemplativo-creativo. Con l’incontro di poesia e arti visive diventa un vero movimento, l’ultima sovversiva avanguardia del ‘900. Da allora molti hanno continuato a sostenere che il mondo si potesse “colorare”, dando vita a varie forme di psichedelia, fino alla rivoluzione digitale di Steve Jobs.

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“Il Grande libro della psichedelia” di Matteo Guarnaccia, Hoepli, 2017

Il libro di Guarnaccia segue le tappe dell’ingresso della psichedelia in società, dalla psicanalisi junghiana ai circoli intellettuali europei e le controculture beat e hippies caratterizzate dal sound di Beatles, Pink Floyd, Doors e Hendrix.

E ancora i poster visionari della Summer of Love di San Francisco e lo stile allucinogeno di Alice in Wonderland, i film di Disney, Kubrick e Fellini ma anche le stampe di Pucci, gli stabilimenti Sandoz, il design di Ettore Sottsass, le architetture di Archigram, gli store Fiorucci, i fumetti di Robert Crumb, le riviste underground e il packaging delle scatole di cereali americane.

Un’estetica che attraversa tante arti in un libro che desta l’attenzione del lettore già dalla sgargiante copertina ideata dall’autore.

E in sei capitoli oltre 500 immagini tra copertine di album e riviste, collage, locandine, memorabilia, abiti, fotografie, citazioni, canzoni e poesie. Colori e forme visionarie ricostruiscono l’immaginario collettivo di quelle manifestazioni della psiche che, attraverso l’espressione artistica, hanno tracciato il profilo del fenomeno culturale più immaginifico dell’era moderna. E che a dispetto delle apparenze richiede una significativa preparazione per coglierne l’essenza. Perché non cominciare da questo volume?

 

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Luca Cecchelli
Luca Cecchelli
Giornalista, laureato in linguistica italiana e da sempre curioso indagatore dei diversi aspetti del mondo dello spettacolo. Conduttore radiofonico e collaboratore per diverse testate e rubriche di teatro e musica, svolge parallelamente l’attività di ufficio stampa e comunicazione. Spettatore critico e melomane, è assiduo frequentatore di platee e sale da concerto oltreché batterista per passione e scrittore. Quello che ama di più però è scovare nei libri o in originali incontri e testimonianze retroscena culturali della storia della musica e incredibili aneddoti rock, di cui in particolare è appassionato conoscitore.
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