Empoli, quell’inno di Maestrelli che fa sognare

Empoli, quell’inno di Maestrelli che fa sognare
L’inno dell’Empoli è di Andrea Maestrelli: “La tua squadra del cuore”

L’inno dell’Empoli non fa proclami ma garantisce ciò che serve: sognare


Tifare Empoli non è certo la stessa cosa che tifare Milan. Gli obiettivi sono completamente diversi, gli stadi hanno capienze imparagonabili. Per non parlare quindi del bacino di pubblico in giro per l’Italia e per il mondo. Tuttavia, a livello sportivo, non cambia davvero nulla. Non solo perché anche l’Empoli, quando sconfigge le grandi, ha la possibilità di ricavare soddisfazioni di cui si parla per mesi. Ad accomunare le squadre provinciali con le Big di Serie A sono i valori. Concetti che emergono, guarda un po’, sempre attraverso gli inni musicali.

In questa nuova puntata di MusiCalcio andremo allora a raccontare l’inno dell’Empoli.

È il 1985 quando i toscani approdano per la prima volta in Serie A. Così i Roberto Talarico lancia l’inno Azzurro che si muove, che coinvolge subito i tifosi. Un brano romantico, pieno di emozione e con l’intento di unire tante anime sotto l’abbraccio di una musica corale.

Per la prima volta l’Empoli poteva lanciare la sfida alle grandi, girando negli stadi più importanti d’Italia.

Passano gli anni, arriva anche Calciopoli che porta l’Empoli di diritto, dopo le squalifiche degli avversari, in Coppa Uefa.

Nel 2015 quell’inno, Azzurro che si muove, viene nuovamente inciso con il featuring del giovane duo Cecco e Cipo.

Parte del pubblico non gradisce, non tanto per la qualità de brano, ora più lento per accentuarne il lato romantico, quanto perché ormai quella canzone sembra essere vecchia. E, soprattutto, ormai l’Empoli è tornato a rappresentare una certezza della massima serie.

Così il cantautore Andrea Maestrelli compone testo e musica di La tua squadra del cuorearrangiata da Davide Maggioni.

La canzone di Maestrelli diventa subito inno dell’Empoli e merita un’attenzione ben precisa.

Nessun proclama di vittorie assolute, ma una dichiarazione d’amore a prescindere dai risultati. Perché quello che conta nello sport, più dei risultati, è ciò che si prova durante le gare.

Si tratta di un urlo di orgoglio per un tifoso che spesso si è sentito domandare cosa costi supportare la squadra azzurra. Un vero atto di fede dettato dal cuore più che dalla ragione.

Non manca lo sfottò nei confronti dei vicini di casa Viola, i fiorentini lontani appena 30 km dalla cittadina di 40 mila abitanti su cui fa provincia.

La Fiorentina, che a sua volta chiama gli azzurri i “cugini di campagna”, dopo gli anni Settanta non ha mai più vinto uno scudetto. Quale occasione migliore, se non un inno calcistico, per ricordarlo con la consueta ironia toscana?

La tua squadra del cuore è un pop cantato con passione dallo stesso Maestrelli, in questo caso tifoso prima ancora che cantautore. Voce giovane, giri armonici di chitarra: è il modello della musica che si fonde con lo sport che ci piace. Quella che guarda al futuro immaginando di realizzare obiettivi mai raggiunti fino a prima. Perché, come dice la canzone, la favola la si può vivere partita dopo partita.

Scegliere l’Empoli è un fatto di fede e passione nel contempo. Una ammissione di sofferenze inevitabili per una squadra votata a continui cambiamenti  (piangerai per davvero per una retrocessione, vedrai la nascita di un nuovo campione). Si sa, i valori veri sono quelli che vanno oltre i milioni del calcio. Bastano quelli cantati dalle note musicali.

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Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.
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