Vin Martin, giovane sognatore dallo spirito libero

Intervista all’ispirato cantautore veneziano, al suo esordio discografico con “Sogni di carta”

Vin Martin
Vin Martin si racconta ai lettori di Musica361 in occasione dell’uscita del suo album d’esordio

Si intitola Sogni di carta l’album che segna il debutto discografico di Vincenzo Della Puppa, in arte Vin Martin, giovane e interessante talento della scuderia Krishna Music Group. Il progetto, disponibile negli store digitali e sulle piattaforme streaming a partire dallo scorso 30 giugno, è stato anticipato dal singolo Come se fossi roccia, un viaggio all’interno dei nostri sogni più reconditi.

Trasformare il sogno in realtà, facile a dirsi. Da dove si comincia?

Penso che i sogni partano sempre da figure, persone, luoghi esistenti e a noi conosciuti. A me succede spesso di sognare ciò che vorrei mi succedesse nella vita reale, ma il più delle volte non ho il coraggio per far sì che si realizzi. Comincerei dal trovare quel coraggio, senza aver paura delle conseguenze, esattamente come nei sogni. Affrontare le proprie paure, le proprie insicurezze, i propri dubbi, i propri sentimenti nascosti.

La musica per te è più una valvola di sfogo o un’isola felice su cui rifugiarti?

L’ho sempre vista più come una valvola di sfogo. Ci sono così tante cose che mi tengo dentro, che vorrei urlare al mondo, pensieri e desideri che non dovrei avere di cui mi libero nei testi che scrivo. Una vera e propria medicina.

Vin Martin 1
La copertina di “Sogni di carta”

“Sogni di carta” racconta gli anni del liceo, sulla copertina hai voluto raffigurare la tua adolescenza come un palloncino rosso, come mai?

Il palloncino rappresenta tutto ciò che ho imparato fino a questo punto della mia vita, ogni insegnamento e ogni passione coltivata. Sono sempre stato un ragazzo sicuro delle proprie idee, della propria strada e delle proprie scelte, non rimpiango nulla. Ho sempre deciso con la mia testa, ascoltando i consigli ma mai facendomi condizionare da altre persone. Nella copertina ho deciso di raffigurarmi con quel palloncino nella mano, come a voler dire che ciò che ho fatto ed imparato lo terrò sempre stretto, non lo lascerò volare via. La scelta del rosso, molto semplicemente, perché è il mio colore preferito, dopo il nero ed il bianco.

Che bambino sei stato?

Sono stato un bambino sempre pieno di idee e un grande sognatore. Sono cresciuto con la passione per la musica, per la scrittura, per il video editing e per i videogiochi. Scrissi la mia prima canzone a otto anni, cominciai a scrivere un romanzo nello stesso periodo, ma mai completato, ho avuto un canale youtube per tre anni, con il quale mi sono allenato nel montaggio video, e ho sempre messo i miei amici e il mio stare bene in primo piano rispetto allo studio, nonostante andassi molto bene a scuola. Non ho mai avuto particolare voglia di praticare uno sport seriamente, nonostante mi piaccia molto giocare a calcio, ho sempre preferito il mondo dell’arte, e questo mi ha portato ad essere il ragazzo che sono ora. Come ho detto anche prima, non rimpiango nulla, sono fiero e felice del percorso di crescita che ho avuto.

Che uomo ti immagini tra dieci anni?

Mi immagino lo stesso spirito libero di adesso, sempre sorridente, circondato da persone meravigliose, sempre con una gran voglia di cantare, suonare e trovarsi con gli amici. Mi immagino più sicuro, concentrato e maturo… e spero più paziente. Ma come dico sempre non mi va di pensarci troppo, mi piace vivere nel presente, godermi ogni momento e non smettere mai di imparare.

Chiudi gli occhi e immagina per un attimo la tua vita senza musica, cosa vedi?

Vedo solo metà della mia vita, ma fortunatamente è allo stesso modo ricca di soddisfazioni e passioni. Mi vedo a capo di un bar tutto mio dove posso coltivare la mia seconda grande passione, ovvero quella per i cocktail, che mi ha aiutato a trovare lavoro ad inizio anno. Mi diverte da matti ma la prendo molto seriamente allo stesso tempo. Imparerete ad accorgervi di molti elementi legati al mondo dei drink nei testi delle mie canzoni.

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Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
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