Vevo: come pubblicare i propri video

Chi c’è dietro al colosso dei video musicali online? Ecco tutto a riguardo, comprese le specifiche tecniche che devono avere i video per essere pubblicati sulla piattaforma.

Vevo è il più famoso servizio musicale online di promozione video. Spesso lo troviamo su Youtube, anche se il suo primo indirizzo è il proprio sito web. Chi c’è dietro a Vevo? Questo servizio è legato ad un accordo commerciale tra tre case discografiche major (Sony, Universal e Emi) che si trovano sotto la bandiera della Abu Dhabi Media Company, con la quale hanno deciso di collaborare per portare online i propri contenuti audio.

Vevo: come pubblicare i propri videoCi sono accordi anche con Youtube, che permettono di distribuire su quel tipo di piattaforma il contenuto musicale tutelando le case discografiche, gli artisti e generando una situazione di totale convenienza per entrambe le parti: Vevo promuove i propri clienti tramite il suo potente brand e Youtube ha la possibilità di distribuire musica che sarebbe limitata contrattualmente. Questa soluzione è molto favorevole alla risoluzione, in parte, del value gap.

I canali di Vevo di ogni artista macinano visualizzazioni su visualizzazioni. Alcuni sono arrivati a toccare il miliardo, iniziano ad essere davvero tanti coloro che hanno superato il mezzo milione. Questo significa introiti, che potete monitorare (considerando un ampio margine di tolleranza) su Socialblade.

Non è possibile creare un canale Vevo gratuitamente. Per poter averne uno proprio è necessario far parte delle etichette discografiche partner, poiché è un servizio a pagamento con contratti ben definiti. Ci sono alcuni siti che hanno una partnership diretta con il servizio (ad esempio Vydia) che permettono di creare un canale Vevo anche se non si è legati a etichette discografiche, iscrivendosi alla versione Pro a pagamento. Ovviamente, in qualsiasi caso, devono essere rispettate alcune specifiche tecniche minime per la realizzazione, e la relativa pubblicazione, dei propri video ed in particolare:

VIDEO

  • Tipo di compressione: H.264
  • Formato file: .mov o .mp4
  • Dimensioni: 1920×1080 (preferito) o 1280×720. N.B: 16:9 e 4: 3 sono i rapporti d’aspetto preferiti. Fornirne di alternati rischia errori di letterboxing, scaling e stretching del contenuto.
  • Frame rate: minimo 29,97 fps (preferito) o superiore.
  • Bit-rate: consigliato di limitare il bitrate video a un minimo di 24 MB / s. Questo aiuterà a ridurre le dimensioni dei file, la codifica a lungo, l’esportazione e i tempi di trasferimento dei file. La velocità di bit non deve superare i 50 MB / s.
  • Il file deve essere deinterlacciato.
  • È consigliata la codifica a più passaggi, ma non necessaria.
  • Esportare tutte le codifiche utilizzando Compressor o Quicktime.
  • Non includere le liste frontali o finali , il titolo o i crediti, ecc.

AUDIO

  • Formato: AAC
  • Canali: Stereo (L R)
  • Frequenza di campionamento: 44.100 kHz
  • Velocità bit: 320 kbps CBR.
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Andrea De Sotgiu
Andrea De Sotgiu
Laureato in Comunicazione, appassionato di musica e di tecnologia. Se qualcosa nasconde una dietrologia non si darà pace finché non avrà colmato la sua sete di curiosità, che sfogherà puntualmente all'interno dei suoi articoli.
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