Van Halen, il libro: “Runnin’ with the devil”

Runnin’ with the devil di Noel Monk un testo imperdibile per gli appassionati del quartetto californiano

Van Halen, il libro: "Runnin' with the devil"
Van Halen (Photo by: Fryderyk Gabowicz/picture-alliance/dpa/AP Images)

Noel Monk, morto lo scorso mese di aprile, fu prima tour manager e poi, dal 1978 al 1985, manager a tutti gli effetti della band, racconta la prepotente presenza nella scena hard rock dei Van Halen, caratterizzata dalla presenza di un chitarrista geniale e innovativo quale è stato Edward “Eddie” Van Halen.

Il volume traccia la loro storia dall’ascesa e della loro prima caduta attraverso un punto di vista tanto diretto quanto inusuale.

Scelto come tour manager da Warner Bros. per il piglio con cui era riuscito a gestire una band complicata come i Sex Pistol, il rapporto con i Van Halen riuscì non solo ad accreditarlo come il loro tour manager ideale ma.

il libro: "Runnin' with the devil"
Monk e Eddie

Grazie al rapporto quasi simbiotico che si creò, furono gli stessi Van Halen a chiedergli di occuparsi di loro come manager.

I successi, peraltro rivendicati da Monk nel libro, conseguiti sono passati alla storia: un nuovo contratto con Warner Bros.

Con maggior vantaggio per la band e lo sfruttamento del merchandising che, ben presto, divenne una fonte di guadagno con cifre da capogiro.

Van Halen, il libro: "Runnin' with the devil" - book cover
“Runnin’ with the devil” – book cover

In questo libro Monk racconta, inoltre, il “dietro le quinte” di una band impossibile da gestire fornendo una serie di aneddoti, alcuni dei quali incredibili, e molti retroscena che nessun altro, se non la band stessa, avrebbe potuto raccontare.

La sua conoscenza personale, nel bene e nel male, della band, gli ha permesso di tracciare un ritratto spesso inedito dei quattro musicisti molto preciso.

Nelle 368 pagine, edite in Italia da “Il Castello editore”, Monk colleziona il peggio e il meglio dei Van Halen realizzando un’esaltante glorificazione e una sonora stroncatura allo stesso tempo tratteggiando il quadro di una band che, seppur in possesso di un potenziale enorme, non riesce pienamente a sfruttarlo soprattutto causa sia di continui conflitti interni e, inevitabilmente, a causa del perenne abuso di alcool e di sostanze stupefacenti.

"Runnin' with the devil"
Eddie (Photo by Paul Natkin/Getty Images)

Il periodo analizzato dall’autore corrisponde sicuramente al miglior periodo dei Van Halen, una carriera con il pedale dell’acceleratore sempre premuto fino in fondo sino alla morte del loro guitar hero, Eddie Van Halen.

Per gli appassionati del quartetto californiano si tratta sicuramente di un testo imperdibile anche per le rare fotografie che corredano il lungo racconto.

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Roberto Greco
Roberto Greco
Giornalista. Nel tempo si è occupato di musica, teatro e cinema. Studioso di storia contemporanea, scrive per diverse testate occupandosi di cultura, costume e società.
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