Tiziano Ferro, Amoroso, Ranieri, Nek: quante novità questa settimana!

Il mestiere della vita è il nuovo album di Tiziano Ferro 1
Come ormai da tradizione, ecco a novembre il nuovo brano di Tiziano Ferro


Tiziano Ferro torna con un brano autobiografico sull’emozione di essere padre

Novembre, da tradizione, è il mese di Tiziano Ferro. In attesa di capire se davvero il cantautore farà parte della rosa dei Big di Sanremo 2023 (le voci sono un po’ meno insistenti rispetto a qualche settimana fa, ma vale un po’ per tutti i candidati partecipanti), eccolo col nuovo singolo. Non è l’unico dei grandi della nostra musica a proporre un inedito in questa settimana. Ma andiamo con ordine e iniziamo proprio con Tiziano Ferro, il cantante che da qualche tempo, come sappiamo, è diventato padre.

La nuova canzone di Tiziano si intitola La prima festa del papà .

È chiaramente un testo autobiografico, che racconta come quel sogno realizzato di crescere un figlio, fosse considerato impossibile fino a qualche anno fa per i gay. Ossia coloro che lui definisce nella canzone “quelli come me”. Poi ecco che, quando inizia l’avventura pronta a stravolgere la vita, gli arriva un messaggio dal suo di padre. Si rivolge al Tiziano figlio e gli scrive “Ora il testimone passa a te”. A questo punto è tutto vero: la sua personale storia sta cambiando. Tiziano sarà padre. Si, è una grande festa da vivere.

Un turbinio di emozioni, speranze e progetti dettati da impegno e valori, esplodono nel cuore del cantautore che, ora, riporta questa esperienza in musica.

Sì, è tutto emozionante, anche l’attesa. Il primo giorno da padre, però, resta ineguagliabile. Unico per come sa cambiare una persona.

Cosi, con la sua capacità poetica, ecco che Tiziano Ferro realizza la prima canzone di un padre omosessuale.

Lo fa con orgoglio, puntando su una melodia tanto dolce quanto intensa, proprio come nel suo stile. I tratti esplicitamente autobiografici fugano ogni dubbio sin dal principio: sì, la canzone parla proprio di lui. Forse anche per questo, ancora una volta, Tiziano ci appare ancora più vero è apprezzabile. Lui non si nasconde mai, ha sempre ben chiaro il messaggio privo di banalità che vuole trasmettere con ogni brano. Anche così la canzone non cadrà nel dimenticatoio troppo non in fretta, come invece accade spesso con la musica contemporanea.

Spera di rimanere in classifica a lungo anche Alessandra Amoroso che, con una melodia capace di dar luogo a una escalation vocale delle sue, lancia Notti blu.

La canzone racconta di un momento di disagio che richiede una solitudine proficua a riscoprire se stessa. Le distanze in amore diventano dapprima fisiche per poi diventare morali. O forse il contrario. In ogni caso si equivalgono e fanno sempre molto male. Ecco che allora bisogna dedicarsi a se stessi, al proprio rapporto con la vita e la natura, lasciandosi vivere dalla voglia di sorprendersi. Un bel brano quello di Alessandra: resta un mistero il motivo per cui Sanremo sembra essere sempre distante anni luce dai suoi progetti. Ma d’altra parte la musica va avanti tutto l’anno.

Lo sa bene Massimo Ranieri, di cui proprio Tiziano Ferro è considerato il naturale erede.

Il cantante napoletano ha preso parte all’ultimo Festival di Sanremo, ricevendo anche un premio per il miglior testo. Eppure il suo disco di inediti, Tutti i sogni ancora in volo, uscirà solo a fine mese.

Ad anticiparlo c’è questa nuova canzone pubblicata ieri: Lasciami dove ti pare.

C’è malinconia nelle parole scritte da Carlo e Niccolò Verrienti: l’amore è terminato e già per ciò stesso sarà un’esperienza dolorosa da ricordare. Se c’è stato amore, però, significa che in quel tempo si è stati bene: e allora perché non annoverarlo tra i ricordi più belli? Ecco allora che l’anima contrastante di questo singolo, impone un confronto tra sentimenti, che rende la canzone al tempo stesso quasi serena. In fondo, un po’, si spera con il protagonista del brano che tutto si sistemi. Interpretazione come sempre coinvolgente e intensa di Ranieri, sempre più istrionico Aznavour dei nostri tempi.

C’è spazio anche per Nek questa settimana.

Con un energico pop frizzante e pieno di spunti da tormentone, rieccolo in radio questa volta con La teoria del caos. Come lascia indurre il titolo stesso, se per l’Amoroso si canta un disagio in una relazione, anche per Nek la situazione è la medesima. I problemi di cuore non conoscono matematica: l’unica regola aritmetica che rispettano è quella del caos. Sentimenti che si intrecciano e si sovrappongono facendo venire meno la ragione. Nek canta tutto questo ammettendo che la teoria del caos, ossia di una esistenza senza regole, è l’unica che ci permette di sentirci davvero vivi. Si canta e si balla con questa canzone piena di energia e di chitarre elettriche.

Certo, però, è tutt’altro che facile inserirsi nei primi posti di quelle classifiche Fimi che vedono sempre un’egemonia quasi imbattibile.

Prosegue, in hit parade, il successo della trap davanti a Pinguini Tattici Nucleari e Maneskin. Sparisce dai primi Ultimo, un po’ in affanno dopo l’uscita del suo ultimo singolo.

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Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.
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