Te Deum H 146, e la sinfonia francese divenne di tutti

Storia della celebre sigla dell’Eurovisione 

Te Deum H 146, e la sinfonia francese divenne di tutti
La bandiera europea


Te Deum H 146
è la composizione di Antoine Charpentier del 1689. Viene eseguita pubblicamente per la prima volta nel 1692  a Parigi in occasione della vittoria francese nella battaglia di Steenkerque. È con questa celebre sinfonia che chiudiamo la prima parte della trilogia dedicata a Musica ed Eroi.

Abbiamo visto come la musica solo strumentale dedicata a imprese eroiche sottolinei spesso il carattere razionale o l’ispirazione divina dei protagonisti.
L’enfasi dei fiati e degli archi sembra dare movimento e parola a un personaggio che altrimenti si esprimerebbe solo con lo sguardo.

Per Hegel l’eroe scopre la possibilità di attraversare la storia attraverso la sua ragione.

Platone parla di guida sovrannaturale.
In ogni caso, con le dovute differenze temporali, entrambi si riferiscono al logos. Ovvero al principio infallibile dell’Universo. L’eroe, nel suo risultato, è sempre infallibile.

Te Deum H 146 conferma il rapporto tra la natura divina e la vittoria in battaglia.

Te Deum è infatti un ringraziamento a Dio. Il testo si presenta come quello di una tradizionale musica sacra. Evidentemente la Francia di Luigi XIV sente quella guerra contro il mondo come un’occasione per sancire ciò che sarebbe il volere di Dio.

Te Deum H 146, e la sinfonia francese divenne di tutti 1
Busto di Luigi XIV a Versailles

Dopo varie composizioni, arriva dunque quella di Charpentier, libero ormai dall’ombra del suo più celebre rivale Jean Baptiste Lully. Questi era infatti morto tragicamente proprio dopo aver essersi battuto un bastone sul piede mentre stava tenendo il tempo del suo pezzo.

Te Deum H 146 è una invocazione alla venuta di Dio,

nonché un ringraziamento al Signore per il supporto dato alla Francia.

A questa di erano opposte Spagna, Baviera, Svezia e tutte le più grandi forze europee a sostegno del re inglese Guglielmo III.

La Guerra della Grande Alleanza si risolverà in realtà con il trattato di Rijswijk. Ovvero, di fatto, con l’inizio del declino del Re Sole, che ha ormai oppresso la Francia dalle tasse.

Paradossalmente la musica composta per celebrare i francesi contro l’Europa, diventa simbolo della stessa Grande Alleanza. Si trasforma quindi in un’icona di unità continentale.

Il preludio del Te Deum H 146 diventa infatti, dagli anni Sessanta, la sigla degli eventi televisivi in Eurovisione.

Marcia trionfale in forma di rondò, quell’enfatico esordio è nelle orecchie di tutti.

Associata inevitabilmente alla schermata blu con le stelle a cerchio che rappresentano gli stati europei.

Tre trombe, oboi, flauti dritti, timpani, basso continuo, archi.

Charpentier crea così una delle sinfonie più famose e solenni di sempre. Te Deum H 146 viene composta insieme a musicisti gesuiti durante il suo periodo di  insegnamento presso il collegio di Sain Louis Le Grand.

La musica eroica strumentale, qui in realtà supportata anche da otto solisti e un coro, riporta ancora una volta l’attenzione al divino.

A ciò che, razionalmente e intelligentemente, ci guida verso le azioni più coraggiose.

Forse non siamo quindi completamente padroni del nostro stesso destino,

che necessita un aiuto a cui però siamo noi a doverci abbandonare.

Eventi televisivi europei di grande fascino come le Olimpiadi e il Giro d’Italia vengono da sempre anticipati dalle note di Charpentier.

Già, perché in qualche modo anche nello sport, come in tutto ciò che unisce l’interesse di un continente, c’è dell’eroismo. Da settimana prossima, Musica361 vi racconterà un altro eroe: quello della fatica…

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Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.
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