Stefano Arado: danzatore contemporaneo e coreografo

Musica a Teatro: Stefano Arado da introverso ad … “AltroVerso”

Stefano Arado: danzatore contemporaneo e coreografo
Stefano Arado: la mia formazione contemporanea e il mio cuore mi portano ad avere come riferimento Pina Bausch e Wim Vandekeybus (Foto © Alan Sardella)

Stefano Arado inizia gli studi a Savona dove si avvicina sia alla danza Classica, Modern, Contemporanea, all’Hip Hop e al latino Americano. Nel 2013 accede al corso di Formazione Professionale Dipartimento Modern e Contemporaneo presso il Centro Coreografico Internazionale Opus Ballet di Firenze.

Dal 2015 al 2016 segue corsi Open presso il Centro Opus Ballet. Nel corso degli anni frequenta numerosi stage e worshop, partecipa in qualità di coreografo emergente a NU:DA “Nuova Danza” con la coreografia di: Un tempo per Ogni cosa e per Ogni cosa uno spazio”.

Entra a far parte in qualità di ballerino nel cast del Musical Cenerentola della “Compagnia delle Formiche”, con la quale effettua alcune date in Italia e in Svizzera.

Da settembre 2015 insegna danza contemporanea e modern in alcune scuole di Firenze. Nel 2016 fa parte di un video/progetto “Dance On Set 6” e partecipa alla “Rassegna On Stage, Voghera” con la sua coreografia di contemporaneo, supervisionata da Daniel Tinazzi, “Escape from Themselves” ottiene 5 borse di studio.

Lavora come Coreografo e Ballerino per “Samarcanda Intrattenimenti” e con la compagnia “Doppio Sogno” per gli spettacoli “Mi ha salvato la Discomusic”, di Marina Marini e  “Mata Hari: una donna tra le spie.

Ha altre esperienze di danza col “Balletto Nazionale Italiano”.  Insegna danza contemporanea nella scuola di danza “Colisseum” di Como e in varie scuole di Milano e Provincia sia in forma stabile che in formula stage.

È Direttore Artistico e insegnante, insieme ad Aurora Bonfante, della Scuola di Danza CUS INSUBRIA di Varese. A maggio 2018 fonda la “Compagnia Altroverso” della quale è direttore artistico.

A settembre 2018 mette in scena al Palainsubria di Varese, con la sua compagnia, l’estratto dello spettacolo “Ci sono giorni in cui”, di cui è ideatore, produttore e coreografo. Lo spettacolo va in scena nel 2019 a Varese in forma integrale al Teatro Santuccio, a Piacenza al Teatro Omi e a Cocquio Trevisago al Teatro Soms.

Alcuni estratti vengono presentati in occasioni delle partite di pallavolo serie A1 e B2 al Palainsubria di Varese e al Palayamamay di Busto Arsizio. Nel maggio 2019 danza con la Compagnia Abbondanza Bertoni durante il Bellanda Suite IV- Festival di Danza Experimental al Teatro Comunale di Cormons (GO).

Attualmente sta lavorando alla nuova produzione di “Cenerentola” della Compagnia Altroverso, spettacolo del quale è regista, coreografo e performer, ricoprendo il ruolo di “Principe”.

Com’eri da piccolo? Introverso? Estroverso? Con cosa ti piaceva giocare? A che età hai sentito attrazione per la danza?

Da piccolo ero un bambino molto introverso e timido, quando qualcuno mi parlava spesso arrossivo e avevo sempre timore di mettermi in gioco in prima persona, per lo meno con gli adulti.

I miei giochi preferiti sono sempre stati quelli di “personificazione” all’aperto… con gli amici bastava poco per rendere magica una giornata: due amici, un prato dietro casa e si giocava a battaglie epiche o a immedesimarsi nei personaggi di Harry Potter.

L’attrazione per la danza….eh bella domanda….direi innanzitutto un’attrazione per la musica in quanto da piccolo suonavo pianoforte e chitarra su stimolo di mio papà che suonava il sassofono e il clarinetto in diverse orchestre di liscio locali.

Tuttavia, da sempre, sin da bambino, ho amato ballare a casa ma ho iniziato a prendere lezioni di danza sul serio solo a 17 anni.

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Stefano Arado: amo creare contaminazioni tra altre arti, come poesia, teatro, musica (Foto © Alan Sardella)

Il primo debutto in assoluto su un palco e il primo che hai sentito essere una vera svolta …

Il primo debutto su un palco è stato all’età di 6/7 anni nella recita scolastica alle scuole elementari, interpretavo un coniglio! Ahahah!

Poco dopo ho iniziato ad esibirmi nella piccola compagnia teatrale amatoriale del mio paese di origine, gli “çiòule” di Cantalupo a Varazze, diretta da mia madre con piccole coreografie da lei create; all’epoca non avevo mai preso lezioni di danza ma probabilmente qualcosa mi si stava smuovendo dentro.

È stato un primo debutto che mi ha portato anni e anni dopo alla prima vera e propria svolta, avvenuta quando sono stato ammesso al Centro coreografico internazionale Opus Ballet di Firenze.

Che tipo di musica ascolti? Cantanti, musicisti che ti piacciono particolarmente?

Adoro tutta la musica ma prediligo sicuramente quella contemporanea e le voci femminili di spessore. Tra i miei cantanti e musicisti preferiti posso annoverare: The Cranberries, Nina Simone, Other Lives Band, Hajnal, Jane Siberry, Michael Giacchino, Nick Drake, Anastacia, Alessandra Amoroso, Nina Zilli…

Ti ispiri a qualcuno per le tue coreografie? Quali sono quelle tue a cui sei più affezionato?

Sicuramente la mia formazione contemporanea e il mio cuore mi portano ad avere come riferimento Pina Bausch e Wim Vandekeybus.

Diverse sono le coreografie alle quali sono particolarmente legato, in primo luogo la mia coreografia “Un Tempo per Ogni Cosa e per Ogni Cosa uno Spazio”, supervisionata all’epoca dal direttore dell’Opus Ballet di Firenze, che mi ha permesso di vincere una borsa di studio e volare a studiare allo Studio Harmonic di Parigi per un mese.

Attualmente porto nel cuore tutte le coreografie dello spettacolo “Cenerentola” della Compagnia “AltroVerso” che ho fondato e dirigo, in quanto sono state create appositamente per le mie danzatrici in modo molto spontaneo.

Stefano Arado: danzatore contemporaneo e coreografo
Stefano Arado: danzatore contemporaneo e coreografo, da sempre ho amato ballare

Parlami della tua compagnia

Ho fondato la compagnia “AltroVerso” nel maggio 2018 grazie al supporto del Centro Universitario Sportivo Insubria di Varese che tra le altre cose ha anche al suo interno la Scuola di Danza Cus Insubria che dirigo insieme alla mia collega Aurora Bonfante.

Se oggi la Compagnia esiste ed è così affiatata lo devo sicuramente a tutti i membri della stessa che sono in primis amici, a tutto lo Staff del Cus Insubria e alla dott.ssa Paola Comolli, amica e cuore pulsante organizzativo della compagnia.

La compagnia si caratterizza per una forte ambivalenza in merito alla provenienza stilistica dei danzatori, dal contemporaneo/floor work, al modern, al classico e da una forte impronta teatrale; la finalità è infatti quella di creare una contaminazione con altre arti vicine, come la poesia, il teatro e la musica, dove tutto si evolve per rifare la realtà, attraverso forme, luci, improvvise corse e ricadute dei corpi in movimento.

Quello che cerco di fare, con la mia poca esperienza e sempre con grande umiltà, è un lavoro di ricerca sul corpo e sulla persona come essere “in azione”, come motore fisico delle emozioni e dei sentimenti.

Cosa avete in cartellone? E come possiamo seguire la tua attività prossimamente?

La Compagnia ha debuttato per la prima volta nel 2018 con lo spettacolo “Ci sono Giorni in Cui” che affronta tutte le fasi della vita in un mix di danza e lettura interpretata; è prevista una reprise per il 20 maggio ore 21,00 presso il Cinema Teatro Nuovo di Varese.

Il nostro spettacolo di punta è attualmente “Cenerentola“, una rivisitazione in chiave di danza contemporanea della fiaba dei fratelli Grimm e della pellicola disneiana, che ha debuttato a fine 2019 ma che non è stato possibile replicare a causa della Pandemia.

Attualmente abbiamo in programma due date che considero come un nuovo debutto: il 25 febbraio alle ore 21,00 presso il Cinema Teatro Nuovo di Varese e il 19 marzo ore 21,00 presso il Teatro Alfredo Chiesa di Milano.

Potete seguirci su Facebook: https://www.facebook.com/compagnialtroverso/

Instagram: https://www.instagram.com/compagnia_altroverso/

oppure sul nostro sito web https://compagnialtroverso.wordpress.com/

Grazie Stefano. Buon ballo!

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Sergio Scorzillo
Sergio Scorzillo
Autore, attore, regista, formatore. Teatro e Musica sono state da sempre le sue grandi passioni e non solo. Il palcoscenico è il luogo in cui riesco a vincere le mie fragilità, a comunicare e a sentirmi utile e vivo
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