Shakalab: “In musica amiamo mischiare le carte in tavola”

A tu per tu con il gruppo musicale degli Shakalab, in uscita con il nuovo singolo “Giganti”, prodotto da Shablo e impreziosito dalla partecipazione di Alborosie

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Gli Shakalab si raccontano ai lettori di Music361 in occasione dell’uscita di “Giganti”

Doppia prestigiosa collaborazione per gli Shakalab, che tornano in rotazione radiofonica con “Giganti”, arricchito dalla duplice esperienza di Shablo e di Alborosie. Considerata come una delle più interessanti e storiche reggae-band italiane, abbiamo il piacere di ospitare tra le nostre pagine il collettivo siciliano.

Ciao ragazzi, benvenuti. Iniziamo da “Giganti”, un brano importante, cosa vi rende più orgogliosi di questo pezzo?

Sicuramente aver collaborato con due artisti di assoluta caratura internazionale ci inorgoglisce molto. Siamo soddisfatti di cosa è uscito fuori, ne eravamo sicuri. Il pezzo parla di amicizia, e in un periodo come questo, ci rende fieri produrre qualcosa che può fare sentire, anche solo per un paio di minuti, meno soli. Di questo ne siamo fierissimi.

Un singolo prodotto da Shablo e impreziosito dal featuring con Alborosie, cosa hanno aggiunto al pezzo questi due grandi artisti?

Hanno sicuramente dato ancora più credibilità al progetto. Ma hanno anche aggiunto talento puro.
Albo e Shablo sono due fuoriclasse, sono sicuramente dei punti di riferimento per la scena della black music. Sotto l’aspetto prettamente artistico, Albo ha dato una componente di melodia al pezzo che non ci aspettavamo, una nota sentimentale, quasi struggente, che si inserisce perfettamente nell’atmosfera della canzone.

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La copertina di “Giganti”

L’amicizia ai tempi del Covid, un valore che secondo voi ne esce scalfito dal distanziamento e dall’impossibilità frequentarsi come prima?

Beh, sicuramente il periodo che stiamo vivendo mette a dura prova i legami. La barriera che ha innalzato la pandemia ha provocato una sorta di distacco empatico, anche con gli amici. Abbiamo imparato a vivere i legami in un modo totalmente inedito, ma paradossalmente penso, che il valore dell’amicizia, nonostante l’attacco subìto, ne esca addirittura rafforzato.

Dal punto di vista musicale, la canzone è ricca di sfumature e contaminazioni. Come siete arrivati a questo tipo di sound?

Ognuno di noi proviene da ambienti musicali diversi, che si intersecano, ma sicuramente diversi. La matrice é comune. La black music. La black music é una sorta di meticciato artistico, quindi la contaminazione é intrinseca al genere stesso. Personalmente In “giganti” sento neo soul, rap, reggae, musica elettronica, pop, jazz. La produzione di Shablo é una sintesi perfetta di tutto questo.

“Giganti” è solo l’assaggio del vostro nuovo disco, cosa dobbiamo aspettarci a riguardo?

Il disco che uscirà nel 2021, sará pieno di featuring. Siamo riusciti a collaborare con artisti che stimiamo e che portano all’interno dello stesso, un mix di stili e generi diversi. Noi Shakalab d’altronde lo abbiamo sempre fatto, abbiamo sempre mischiato le carte in tavola. Continueremo a farlo. Cercheremo di stupirvi un’altra volta ancora!

E voi… cosa vi aspettate da questo 2021?

Ci aspettiamo semplicemente di tornare a fare quello che abbiamo sempre fatto. Tantissimi concerti. Il live è la nostra dimensione naturale, quella in cui ci sentiamo più a nostro agio. É una cosa che ci manca troppo e da troppo tempo. Quindi incrociamo le dita affinché si possa tornare sui palchi a breve. Shakalab é la famiglia.

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Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
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