Sergio Papes in arte Enrico Maria Papes

#Notedicarta: “È per l’amore che si canta: una vita da Gigante” di Enrico Maria Papes

Sergio Papes in arte Enrico Maria Papes
Sergio Papes in arte Enrico Maria Papes – I Giganti

Il gruppo “I Giganti” fu fondato nel 1964 da Sergio Enrico Maria Papes alla batteria, Giacomo Di Martino alla chitarra e Sergio Di Martino al basso. L’anno successivo, nel 1965, si unì al gruppo Francesco Marsella detto Checco alle tastiere.

“La bomba atomica” fu il loro singolo di debutto che li aggregò al movimento beat.

Era il 1966 quando il gruppo partecipa a “Il disco per l’estate” dove cantano “Tema”, il brano che li fece conoscere al grande pubblico anche, ma non solo, per la voce da “basso” di Enrico Maria Papas.

Cantarono poi al Festival di Napoli in coppia con Peppino Di Capri dove presentarono “Ce vò tiempo”. Tra i successi di quell’anno ci furono anche “Una ragazza in due” e “Fuori dal mondo”.

Sergio Papes in arte Enrico Maria Papes
Sergio Papes in arte Enrico Maria Papes … è per l’amore che si canta Una vita da gigante – book cover

L’anno successivo si classificarono al terzo posto del festival di Sanremo con “Proposta”.

Sempre attenti a temi sociali importanti, l’ambiente e la pace, nel 1971 uscì “Terra in bocca” nel quale, dal punto di vista musicale, abbandonarono il loro sound beat-pop per traghettare nel progressive italiano.

L’album, in effetti un concept album come si usava in quel periodo storico, aveva inoltre una caratteristica non secondaria: lo si può ritenere il primo album che, nella storia della musica italiana, si sia occupato di mafia.

“Poesia di un delitto”, il sottotitolo dell’album, rappresenta un atto di coraggio poiché rappresenta una forte accusa alla mafia per la guerra dell’acqua in Sicilia.

La storia di due giovani innamorati s’intreccia alla storia del paese ed è vivamente descritta nei testi di Piero De Rossi ancora oggi molto attuali. L’album fu censurato dalla Rai ma il tempo gli ha dato ragione perché è stato premiato, anche se quarant’anni dopo la sua uscita, con il “Premio Paolo Borsellino”.

Sergio Papes in arte Enrico Maria Papes Terra in bocca poesia di un delitto
I Giganti – Terra in bocca

Esce per l’editore Arcana “È per l’amore che si canta” di Enrico Maria Papes, “gigante” barbuto. Il libro è l’autobiografia personale e professionale di Papes che, quando le primavere sulle sue spalle sono diventate ottanta, ha deciso di raccontarsi in un libro, realizzato con l’amichevole collaborazione di Brunetto Salvarani e Edoardo Semellini.

In questa occasione Papes si sdoppia e convince l’editore a fare la stessa cosa.

Il volume è diviso in due parti non solo dal punto di vista dei contenuti ma anche dell’impaginazione trasformando il retro di copertina in un’ulteriore copertina.

L’autobiografia professionale è firmata Enrico Maria Papes, mentre quella personale Sergio Papes, il suo nome all’anagrafe.

Sergio Papes in arte Enrico Maria Papes
Sergio Papes in arte Enrico Maria Papes oggi

Fitto di aneddoti, la rievocazione degli esordi ricostruisce l’itinerario artistico dei Giganti e lo fa in maniera sincera e senza peli sulla lingua, né nel bene né nel male.

Altrettanto piacevoli le pagine a nome Sergio perché proprio da queste ne esce il ritratto di un uomo che ha attraversato la vita con le proprie convinzioni alle quali è rimasto fedele nonostante tutto.

La prefazione è realizzata dal collega batterista Ellade Bandini mentre la postfazione da Red Ronnie.

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Roberto Greco
Roberto Greco
Giornalista. Nel tempo si è occupato di musica, teatro e cinema. Studioso di storia contemporanea, scrive per diverse testate occupandosi di cultura, costume e società.
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