Sanremo, Donatella Rettore guida l’armata degli “alternativi”

Sanremo, Donatella Rettore guida l'armata degli "alternativi"
Donatella Rettore, qui fotografata da Marco Piraccini, torna a Sanremo dopo 28 anni

Molto più di outsider: Donatella Rettore con Ditonellapiaga, ma anche La Rappresentante di Lista, Truppi e D’Amico: sono tante le proposte alternative del Festival 2022.

Donatella Rettore: basterebbe il suo nome per accorgersi che alla prossima edizione del Festival di Sanremo ci sarà qualcosa di veramente alternativo. D’altra parte la cantante di Splendido Splendente fa da sempre dell’originalità la sua cifra stilistica. Imprevedibile, sorprendente e provocatrice: Donatella Rettore è un modello da imitare per tanti artisti. Un punto di riferimento per chiunque voglia ripercorrere le sue orme, sebbene sia impossibile ripetere ciò che ha fatto lei, con la medesima forza. Una diva vera che torna a Sanremo.

Non sarà solo Donatella Rettore l’alternativa del 72esimo Festival di Sanremo. La kermesse ci ha ormai abituati a figure in grado di divertirci e persino sovvertire le classifiche piazzandosi spesso sul podio. Non ci sono comici quest’anno (e tutto sommato si presume non mancheranno), nè gruppi che uniscano goliardia e prove orchestrali (di loro una certa nostalgia ci sarà). Vi saranno però cantanti della nuova generazione che, come Donatella Rettore all’epoca della sua esplosione, sanno appassionare con testi innovativi e soprattutto un sound diverso dal solito. Qualcosa che va oltre persino il genere indie. Gli alternativi uniscono vari generi insieme, inducendo così a una maggiore attenzione di ascolto. E così, gioco forza, il ritornello entra in testa.

Vediamo dunque chi sono gli alternativi di questa edizione di Sanremo. Cominciamo proprio da lei, Donatella Rettore.

Quinta partecipazione sanremese per la bionda platino che torna dopo 28 anni dal suo ultimo Festival. All’epoca cantava Di notte specialmente, un brano romantico, dall’arrangiamento orchestrale particolarmente suggestivo, su cui la sua voce potente poteva davvero far sognare. Non andò oltre il decimo posto, che tuttavia rimane il suo miglior piazzamento rispetto alle altre tre partecipazioni. La canzone divenne comunque molto popolare, diventando uno dei pezzi più richiesti del repertorio della cantante.

La sua presenza, per la verità, sarà più che altro un featuring con una giovanissima cantautrice classe 1997: Ditonellapiaga. L’inteprete, all’anagrafe Margherita Carducci, con Spreco di potenziale l’anno scorso si è imposta come una delle nuove icone indie della musica italiana. Trasformista e provocatrice, porta con Donatella Rettore la canzone Chimica, che si preannuncia come un inno al sesso libero. La polemica sarebbe dietro l’angolo con qualunque altro artista: con loro, però, c’è da aspettarsi molta ironia (con cui canteranno altrettanta verità).

Sarà la volta del debutto sanremese di Dargen D’Amico.

Il cantautore iniziò come rapper per poi sviluppare la sua identità musicale attraverso collaborazioni preziose, a cominciare da quella con la pianista Isabella Turso.

Lo scorso anno D’Amico fu protagonista come autore di Dieci, cantata da Annalisa, ma soprattutto di Chiamami per nome, che vide il secondo posto di Francesca Michielin e Fedez. Questa volta si presenterà con Dove si balla. Non ha ambizioni di podio, almeno sulla carta, ma il suo è uno dei brani più attesi dalle radio. Senz’altro sarà un alternativo che lascerà il segno.

Un po’ come accaduto nel 2021 a La Rappresentante di Lista, in gara anche quest’anno.

Il duo, formato da Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina, lo scorso anno cantò Amare. Nella serata del featuring, guarda caso, c’era con loro proprio Donatella Rettore. Questione di stili, di incontri di anime alternative e importanti.

Furono tra le rivelazioni dell’edizione, non solo per la voce straordinaria di Veronica ma anche per i loro look straordinariamente originali. Questa volta, ormai conosciuti dal grande pubblico, potrebbero ambire a un risultato più importante rispetto al successo radiofonico, che pure rimane il loro principale obiettivo. Saranno in gara con Ciao ciao, canzone che promette di poter diventare un tormentone utilizzabile per varie situazioni.

Si inserisce in questo singolare gruppo di Big in gara anche Giovanni Truppi.

Si tratta di uno dei cantanti meno noti alla vigilia del Festival, eppure la sua gavetta inizia da lontano. La sua carriera cominciò addirittura a 7 anni suonando il pianoforte. Dopo essersi dedicato a rock e jazz, si è tuffato sull’elettropop. Oggi unisce tutto questo in un solo stile, aggiungendo un po’ di sano rap. Non risparmia nessuno nei suoi testi carichi di ironia. Giovanni Truppi rappresenta il filosofo moralizzatore del Festival, capace di far ridere con canzoni più che mai da ascoltare. Una delle sue canzoni, Il mondo è come te lo metti in testa, non smette di avere numerose visualizzazioni su You Tube a distanza di nove anni. Reduce dal libro L’avventura, che unisce autobiografia a omaggi pasoliniani, Truppi debutterà a Sanremo con Tuo padre, mia madre, Lucia. C’è da scommettere che farà parlare di sè.

Dunque quattro proposte alternative da non perdere. Nella storia sanremese, gli alternativi non hanno mai deluso. Anzi, hanno sempre fatto tremare i grandi favoriti…

 

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Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.
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