Roberta Di Mario presenta “Illegacy”, l’album della consapevolezza

«Un viaggio di ritorno verso casa», così Roberta Di Mario descrive la sua nuova fatica discografica Illegacy”, nei negozi e negli store digitali a partire dal 13 ottobre, in cui il pianismo contemporaneo sposa arrangiamenti orchestrali.

Roberta Di Mario descrive Illegacy, il nuovo album
Roberta Di Mario, la cover di Illegacy.

Dieci tracce inedite che raccontano il mondo musicale dell’artista parmense, tra cui spicca Musica bianca”, l’unico pezzo solo piano, che lascia all’ascoltatore il compito di colorarlo a proprio piacimento, esattamente come una pagina vuota.

Dopo due album realizzati anche in veste di interprete, Roberta Di Mario fa ritorno alle sue origini incentrando l’intero progetto intorno al suo estro compositivo, un talento che trova la sua massima forma di espressione nelle esibizioni dal vivo: «La potenza della musica è la condivisione, il contatto con il pubblico, una vera e propria magia che rende unica ogni singola performance e, di conseguenza, sempre autentica». Due intensi anni di lavoro per realizzare questo raffinato progetto edito da Warner Music Italy (con publishing a cura di Red&Blue, Abiudico e I Mean), motiva l’artista: «Dietro ogni proposta musicale vorrei ci fosse sempre un bel lavoro alle spalle, non condivido molto la velocità con cui spesso escono progetti nuovi, è fondamentale avere tempo per far sì che le idee possano sedimentare, per arrivare al risultato finale con la massima qualità possibile». 

Tra gli obiettivi e i desideri della talentuosa compositrice, quello di prestare al mondo della cinematografia le sue songs, confezionate e vestite con i giusti arrangiamenti in modo da poter diventare delle elegantissime soundtracks.

Oltre al pianismo contemporaneo, non nasconde il suo interesse per il cantautorato italiano e la musica pop internazionale: «Io vivrei di Bach, Rachmaninoff, Debussy e Sting, infatti il mio sogno sarebbe proprio collaborare con lui», aprendosi a qualsiasi tipo di contaminazione: «Sono sempre stata abituata ad ascoltare ogni tipo di musica, sonorità che non posso fare a meno di riprodurre anche nelle mie composizioni. Noi siamo quello che ascoltiamo e l’unicità di questo mio ultimo progetto è dettata dal fatto che sia influenzato da stili diversi, adattandosi a un tipo di pubblico davvero trasversale».

 

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Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
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