MusiCalcio, e ora vi raccontiamo gli inni dei Mondiali!

MusiCalcio, e ora vi raccontiamo gli inni dei Mondiali!
A metà novembre scattano i Mondiali 2022 e noi siamo pronti a viverli..come sempre a modo nostro: con la musica


Tutti i Mondiali hanno un loro inno: da lunedì prossimo li ripercorriamo a partire da “Notti magiche”


Tra circa un mese cominceranno i Mondiali di calcio. L’Italia, purtroppo, non ci sarà, per la seconda volta consecutiva. Tuttavia, nello sport sappiamo bene che spesso ci ritroviamo a essere partecipi oltre la nostra squadra di appartenenza. I tifosi più poetici riconosceranno ancora un valore del calcio, che non si lasci coinvolgere e violenze di certe curve. Qualcun altro, ancor più poetico, come noi immaginerà che persino la musica sappia unire e coinvolgere tutti.

Lo abbiamo già visto con le prime venti puntate di MusiCalcio, dedicate agli inni delle squadre di Serie A: vere perle artistiche spesso composte da grandi Big della canzone.

Nelle prossime settimane, fino a fine anno, la nostra rubrica cambierà volto e vi racconterà i più importanti inni dei Mondiali.

Dal 1962, infatti, tutti i Mondiali di calcio hanno avuto un loro inno scritto ad hoc per essere la hit musicale della manifestazione.

MusiCalcio, e ora vi raccontiamo gli inni dei Mondiali! 1
La Coppa del Mondo che in Italia manca dal 2006

Compito sempre arduo, perché produrre un brano di successo richiede ovviamente un’attenzione particolare, che talvolta può non bastare. A questo si aggiunge la necessità che quella canzone diventi addirittura una sorta di tormentone. Un risultato che, come sappiamo bene, non si può decidere a tavolino generalmente. Eppure i Mondiali sono in grado di trasformare quasi sempre i loro brani in indimenticabili hit.

Abbiamo deciso quindi di raccontarveli, a cominciare proprio da quello che accompagnerà i Mondiali in Qatar quest’anno: Hayya Hayya di Trinidad Cardona, Davido e AISHA. Ripartiremo dunque con i Mondiali 1990 fino a tornare ai giorni nostri. Sì, perché proprio nel 1990 non solo l’Italia c’era eccome essendo organizzatrice dell’evento. In quell’anno, di fatto, iniziò la tradizione di avere una vera hit capace di diventare tormentone. Dunque MusiCalcio proseguirà il suo cammino, a partire da settimana prossima, dedicandosi ai Mondiali cominciando da un brano che sarà una scommessa.

In effetti quest’anno, per la prima volta, i Mondiali non si giocano in estate ma a ridosso del Natale.

Non propriamente la stagione dei tormentoni insomma: riuscirà Hayya Hayya a entrare nella storia come è accaduto per tutte le precedenti otto canzoni?

Ce lo domanderemo tenendo monitorate le classifiche che ogni settimana ci verranno fornite e facendo un salto a ritroso nella storia dal 1990 al 2018. Quindi, a fine dicembre, omaggeremo l’inno della Nazionale che si sarà laureata Campione del Mondo. Quello che, verosimilmente, insieme alla canzone di Trinidad Cardona e altri cori da stadio, diventerà a suo modo un nuovo tormentone.

Dunque tenetevi pronti, perché non fossero bastate le elezioni politiche fuori dal consueto periodo di votazione, quest’anno anche il calcio cambia le sue tradizionali stagioni.

In questi mesi sarà come tornare in estate, solo che lo faremo senza preoccuparci del caldo afoso.

Anzi, è più facile purtroppo che vivremo con nostalgia i sudori estivi, guardando le bollette della luce e dei riscaldamenti. In ogni caso, balleremo proprio come siamo abituati a fare sulle spiagge ogni quattro anni. I Mondiali sono da sempre una festa: ogni inno delle Nazionali diventa un’emozione, tutte le canzoni ufficiali sono destinate a entrarci in testa occupando le posizioni più importanti dell’hit parade.

Non ci credete? Seguite MusiCalcio nelle prossime settimane. Tutti i lunedì scoprirete una somma verità: nulla unisce più della musica, persino nello sport, dove tifoserie opposte si ritrovano a ballare sullo stesso ritmo. La musica, come il calcio, a volte sa essere…mondiale!

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Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.
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