Martino Minzoni: è tecnico luci e audio e attore

Musica a Teatro: Martino Minzoni, attore protagonista che lavora nell’ombra

Martino Minzoni: è tecnico luci e audio e attore Il lavoro del tecnico deve essere perfetto
Martino Minzoni: Il lavoro del tecnico deve essere perfetto. Questo vuol dire essere in grado di “respirare” insieme allo spettacolo (Foto di un allestimento per GrangGuignol)

Martino Minzoni è tecnico luci e audio e attore. È nato a Bolzano nel 1990. Diplomatosi come tecnico di palcoscenico presso la Scuola Civica Paolo Grassi si è poi diplomato anche presso la Scuola Internazionale di Teatro Arsenale, perfezionandosi in seguito in mimo e clownerie.

Presta o ha prestato la sua opera in vari teatri in Italia, tra cui Il Verdi a Milano, la sala Fontana, il Teatro Parenti, il Delfino, lo Spazio Tertulliano, Linguaggi Creativi.

Ha curato la direzione tecnica del festival Tendenze Clown e seguito la compagnia Il ServoMuto Teatro con vari spettacoli. Collabora con GrandGuignol de Milan. Ha avuto modo anche di tenere lezioni di illuminotecnica.

Ho avuto il piacere di conoscerlo e lavorare al suo fianco recentemente durante una messa in scena e ho potuto apprezzare la sua assoluta sensibilità per tutto quello che di tecnico serve a uno spettacolo, sia dal punto di vista dell’illuminotecnica sia del mondo sonoro.

Ho voluto quindi dare voce a lui stavolta, anziché ad attori e registi come di solito faccio, conscio che è soprattutto su un bravo tecnico che si appoggiano regia ed interpretazioni, è l’altro “primo attore protagonista”, che lavora nell’ombra, e a volte troppo poco riconosciuto.

Come ti è nata la passione per il teatro?

Avevo nove anni, salii sul palco per uno spettacolo in cui facevo un giornalista del Times con accento britannico…Una volta sentita l’energia che mi arrivava dal pubblico mentre ero in scena, capii che quella era la mia strada.

Ti sei diplomato come tecnico di palcoscenico presso l’accademia teatrale Paolo Grassi di Milano. Poi hai seguito corsi come attore e clown. Ti vedi meglio sul palco o “dietro le quinte”?

Diciamo che è stata una transizione particolare. Io sono sceso a Milano per studiare recitazione, poi la mia strada si è lentamente spostata su altri binari.

Per un lungo periodo mi sono considerato un “Tecno-attore”, ma non poteva durare. Come direbbe Kuniaki, uno dei miei maestri di quando ho frequentato la scuola Arsenale, era un po’ troppo “né carne né pesce” …

Oggi come oggi mi sento decisamente più “luciaio”…o “lucifero” (come amano definirmi i colleghi della compagnia del GrandGuignol.

Sapresti spiegare a chi non è dell’ambiente in cosa consiste il tuo lavoro “tecnico” su luci e audio?

Per dirla in breve il nostro lavoro è creare l’atmosfera, il luogo giusto in cui gli attori e le attrici possano avere spazio di creazione, questo include sia il processo di progettazione, che l’allestimento, che la messa in scena per tutto l’aspetto che riguarda luci, audio e (pur se non nel mio caso) scenografia.

Martino Minzoni: è tecnico luci e audio e attore
Martino Minzoni: oggi mi sento decisamente più “luciaio”..o “lucifero” che attore

Io ritengo che un bravo “tecnico” (uso questo termine per semplificare) sia importante anche più del regista, sullo stesso piano degli attori, in un certo senso un altro attore. Che ne pensi in proposito?

Concordo. Ti dirò di più. Durante lo spettacolo l’andamento è completamente nelle mani del tecnico (banalmente è il tecnico che decide quando lo spettacolo inizia o finisce a livello pratico). Il lavoro del tecnico deve essere perfetto, per mettere chi sta sul palco nella migliore condizione possibile per creare.

Questo vuol dire essere in grado di “respirare” insieme allo spettacolo. In questo i miei anni presso il Teatro Arsenale mi hanno aiutato molto. Fun fact: un buon tecnico sentirà pochi complimenti dal pubblico non addetto ai lavori, perché il pubblico si sarà dimenticato della sua presenza se lo spettacolo è andato bene.

Per cui è vero che il lavoro tecnico dietro le quinte non è molto considerato o riconosciuto da parte del pubblico…

Come stavo dicendo, se un tecnico è bravo il pubblico non deve rendersi conto della sua presenza. È un po’ Zen, come lavoro, in questo senso.

Parlando di musica, raccontami qualcosa sulla tua esperienza in merito al supporto audio agli spettacoli

Non ho seguito tantissimi concerti in qualità di fonico, nulla di veramente grosso. Comunque, nel tempo ho imparato molte cose da colleghi, e trovo estremamente affascinante l’ingegneria del suono, per dire: tenere in considerazione il direzionamento degli speaker, la sovrapposizione delle onde sonore, e tutta quella parte lì.

Ma è la storia della mia vita, la fisica mi ha sempre affascinato anche se non mi ci sono mai messo a studiarla con cura. Sono, ahimè, una persona estremamente impulsiva e istintiva.

Importanza della musica e dei suoni in teatro?

Allo stesso modo della luce, la musica e il suono in teatro sono elementi drammaturgici. Troppo spesso si vedono spettacoli in cui le musiche sono piazzate lì perché “ci stanno bene”, e non perché raccontano qualcosa.

Ma succede la stessa cosa con le luci. Bisogna prendersi del tempo per capire “cosa sto raccontando” con questi suoni?

L’importante a Teatro non è mai il “cosa” ma il “come” e il “perché” (anche se bisogna stare attenti a non dare troppa importanza al “perché”, altrimenti si rischia di diventare troppo mentali e non leggibili da parte del pubblico).

Martino Minzoni: è tecnico luci e audio e attore
Martino Minzoni: il mio lavoro è creare l’atmosfera, il luogo giusto in cui gli attori e le attrici possano avere spazio di creazione (foto di un allestimento presso il teatro Arsenale)

Che musica ti piace ascoltare nel tempo libero?

Ascolto un po’ di tutto, ultimamente sto molto su elettronica e trash/pop…tipo gli Yello o i Righeira. Ho varie playlist separate per annate su youtube, se ci si guarda dentro ci si vede tanta confusione.

Per un periodo ho ascoltato tecno e drumm n base. È da tanto che non ascolto Johnny Cash o Gordon Lightfoot, che sono un po’ i miei riferimenti quando suono.

Un attore per te dovrebbe anche conoscere la musica? Tue esperienze in proposito?

Più che conoscerla, cosa che è sempre utile per chiunque, dato che la musica, assieme al respiro, è la cosa che più è in grado di tenere sotto controllo le emozioni, ritengo che sia importante per un attore saperci interagire.

Come possiamo seguire la tua attività?

Ogni tanto posto qualcosa sul mio profilo instagram (assicuro che sono meglio in live che in foto, ehehhheh). La prossima data di un progetto che seguo è il 16 luglio al Castello Sforzesco con il GrandGuignol de Milan.

Anche se all’aperto le luci si perdono un pochino. Ecco, diciamo che loro sono una compagnia con cui mi diverto molto e ho molto margine di sperimentazione con i colori…

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Sergio Scorzillo
Sergio Scorzillo
Autore, attore, regista, formatore. Teatro e Musica sono state da sempre le sue grandi passioni e non solo. Il palcoscenico è il luogo in cui riesco a vincere le mie fragilità, a comunicare e a sentirmi utile e vivo
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