Intervista ad Alice Caioli, in gara al Festival con “Specchi rotti”

L’incontro con la giovane siciliana, vincitrice di Area Sanremo, che porta in gara tutto il suo mondo artistico. Conosciamola meglio

Intervista ad Alice Caioli, in gara al Festival con “Specchi rotti”
La copertina del singolo di Alice Caioli

Tra gli otto protagonisti delle Nuove Proposte di Sanremo 2018 ci sarà anche Alice Caioli, ventiduenne che avevamo scoperto nel 2010 grazie alla trasmissione musicale “Io canto” e ritrovata tre anni più tardi nel corso della settima edizione italiana X Factor, arrivando fino alla fase dei Boot Camp.

Una ragazza semplice e solare che propone al Festival “Specchi rotti”, un brano introspettivo ed autobiografico che racconta il suo vissuto e la tematica del disagio adolescenziale, parlando del mancato rapporto con suo padre, un testo crudo e diretto che, di conseguenza e senza alcuna pretesa, spinge i giovani a riflettere e a non lasciarsi andare a scelte sbagliate.

Ciao Alice e benvenuta su Musica361. Il Festival di Sanremo può rappresentare sia un punto di partenza che un punto di arrivo. Per quanto ti riguarda, con quale spirito affronti questa esperienza?
Vivo il Festival come un punto di partenza, è un palco che vorrebbero calcare tutti, ma al tempo stesso ti mette alla prova all’ennesima potenza, perché può andare bene come può anche andare male, quindi fondamentalmente non sei arrivato da nessuna parte, hai ancora tutto da dimostrare. Trovo Sanremo una fantastica vetrina e affronto questa avventura come fosse un trampolino di lancio.

Secondo te, quanto incide al Festival il contesto mediatico e televisivo sulla canzone?
Direi molto, sia positivamente che negativamente, poi deve essere l’artista a riuscire a non farsi travolgere dal contesto, concentrandosi sulla performance e sul messaggio che vuole lanciare con la propria canzone. Personalmente, vorrei invitare tutti i ragazzi che affrontano un momento difficile a cercare di volersi più bene possibile, per superare le proprie paure ed intraprendere il giusto percorso, proprio come ho fatto io con l’aiuto della musica.

Chi è la persona che più ti ha supportato, o se vogliamo anche sopportato, nel tuo percorso verso Sanremo?
Sicuramente mia madre, in questi mesi l’ho fatta letteralmente impazzire. Mi è sempre stata vicina, mi ha sostenuto e mi ha dato la forza per riuscire ad affrontare tutte le tappe di Area Sanremo, così come ha fatto anche il mio ragazzo.

Qual è l’aspetto che più ti affascina di questa manifestazione e, se c’è, cosa cambieresti?
Trovo che Sanremo sia una delle poche manifestazioni che ti permette di essere te stesso, nel bene e nel male. Non c’è nessuno che ti dice come ti devi comportare o cosa devi fare, sali sul palco e ti mostri come artista a 360 gradi, senza troppi fronzoli o costruzioni. Proprio per questa ragione, non cambierei nulla.

Sanremo fa ancora rima con cuore-amore? Dal tuo punto di vista c’è più tradizione o più rinnovamento?
Secondo me ci sono entrambe le cose, è un misto proprio come la mia canzone, perché mantiene un’impronta sanremese, con influenze r’n’b e sonorità innovative, a mio modesto parere trovo sia un connubio perfetto per calcare oggi quel palco.

Intervista ad Alice Caioli, in gara al Festival con “Specchi rotti” 1
Alice Caioli in gara a Sanremo 2018 con “Specchi rotti”
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Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
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