Il Volo, in volo da 10 anni

L’album “10 years” celebra la brillante carriera di Il Volo: non un punto dopo 10 anni ma una virgola, per continuare sulla stessa strada del pop lirico

Il Volo, in volo da 10 anni
Il Volo: Foto: © Julian Hargreaves

Il Volo da 10 anni raccoglie successi in tutto il mondo. Per celebrare una carriera da numeri 1 è stato pubblicato “10 years”, un best of in versione cd e dvd con immagini del concerto che hanno tenuto a Matera.

L’album raccoglie i brani più rappresentativi di Il Volo, da “My way” a “O sole mio” a “Grande amore”. Paladini del belcanto all’italiana, i tre ragazzi dalle ugole d’oro interpretano anche brani evergreen americani nei numerosi concerti che tengono in tutto il mondo. “Cerchiamo di seguire i passi dei grandi artisti, come Bocelli e Pavarotti, e portare il belcanto anche alle nuove generazioni. Ci piacerebbe un giorno essere eredi di questi grandi artisti: ce la stiamo mettendo tutta da 10 anni”.

L’anno prossimo si riparte per un altro tour in America e in Giappone, posti dove i ragazzi di Il Volo sono di casa. “L’album “Musica” è stata una conseguenza del Festival di Sanremo, questo album invece, “10 years”, è il vero disco del nostro decennale e sarà pubblicato in tutto il mondo”.

Attimi difficili ce ne sono stati, in questi 10 anni?

Ignazio: “Nel 2014 c’è stato un momento di transizione, abbiamo cambiato etichetta, in 10 anni i momenti difficili ci sono stati. Molti sono i momenti belli, chiaramente. Cantare per il Papa, con Quincy Jones, in tour con Barbra Streisand… queste sono esperienze indimenticabili”.

Con questo disco mettete un punto rispetto al passato?

Ignazio: “Non è un punto ma una virgola per fare seguire altri 10 anni e poi altri 10. Noi siamo un gruppo da progetto, non è facile da spiegare questa cosa. Ragioniamo sempre se fare solo cover o se fare canzoni inedite, stiamo già pensando al futuro. C’è in progetto un evento per la Pasqua del prossimo anno”.

Gianluca: “Comunque abbiamo capito che la nostra chiave, quello che siamo, è il pop lirico. Abbiamo sperimentato altro, ma abbiamo capito che la nostra strada è questa. La moda cambia, noi cantiamo il classico cercando di renderlo moderno. Siamo dei ragazzi, abbiamo l’età per farlo ma non ci permettiamo di stravolgere “O sole mio”, ad esempio”.

Voi siete visti come l’essenza dell’italianità…

Ignazio: “Noi portiamo di base la cultura italiana nel mondo, quella della nostra tradizione. Non seguiamo la cultura di oggi, della trap, della musica che va forte in questi anni. Però noi ascoltiamo di tutto”.

Gianluca: “Non siamo attaccati al passato, non è che non accettiamo il cambiamento musicale. Noi capiamo ogni genere, è giusto che i ragazzi ascoltino una musica che sia di moda, che ascoltino Salmo per esempio – che io stimo molto. Bisogna però avere anche cultura musicale, ascoltando dai Beatles a Lucio Battisti“.

Cercate autori per nuovi brani?

Ignazio: “Ascoltiamo sempre nuovi autori. La difficoltà è che in Italia siamo gli unici a fare questo genere, è difficile scrivere per noi. Però stiamo già lavorando su canzoni inedite. Il Volo non è da streaming, lo ascolti 2 o 3 volte al giorno. La trap la ascolti 100 volte, non si può fare un paragone. Fare un brano nuovo per noi è più complesso che fare una cover”.

Da alcuni messaggi apparsi sui social sembrava ci fosse in ballo qualcosa con Ermal Meta, è così?

Piero: “No, non c’è un progetto per ora con lui”.

E l’Italia, dov’è nei vostri piani?

Ignazio: “Non ce ne siamo dimenticati”.

E infatti, ecco le date dei prossimi concerti italiani:

30 agosto all’Arena di Verona

31 agosto all’Arena di Verona (nuova data)

4 settembre al Teatro Antico di Taormina

5 settembre al Teatro Antico di Taormina (nuova data)

26 novembre al Pala Alpi Tour di Torino (nuova data)

30 novembre al Mediolanum Forum di Assago, Milano (nuova data)

4 dicembre al Palazzo dello Sport di Roma (nuova data)

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Francesca Binfaré
Francesca Binfaré
Giornalista, si occupa di musica, spettacolo e viaggi; parallelamente svolge attività di ufficio stampa. Autrice e conduttrice radiofonica dal 1989. Ha vissuto qualche tempo a Dublino, ma non ha mai suonato al campanello di Bono. Ha visto i "duri" Metallica bere un the e Slash senza l’immancabile cilindro. Affezionata frequentatrice del Festival di Sanremo e dei meandri del Teatro Ariston.
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