Il trucco c’è! Professione truccatrice

L’immagine della voce: Lorena Leonardis Professione Truccatrice

Per un cantante è fondamentale metterci tutto il cuore e la passione nella sua musica. Ma anche l’immagine e lo stile hanno importanza. Le gesta musicali dei cantanti ispirano e alimentano la creatività dei loro fan.

Curare la propria immagine aiuta a catturare l’attenzione di chi li ascolta e questo contribuisce a una stretta e forte connessione evocativa tra l’artista, la sua musica e i temi dei suoi testi.

Prendiamo gli anni’ 70, furono caratterizzati dal gusto hippie, con poco trucco e capelli protagonisti, negli anni 80 ci fu l’avvento della musica disco dance, cominciano texture brillantini e vistose.

Durante gli anni’90 e 2000, invece, gusti estremi e misture di stili si amalgamano e si poteva passare da un trucco più o meno marcato sino ad arrivare al make-up dark.

Il trucco c'è! Professione truccatrice
Eros Ramazzotti e Nicole Scherzinger

La bellezza sta anche nella capacità di inventarsi e trasformarsi, e questo avviene non solo nella composizione di un brano ma anche dall’immagine che si sceglie attraverso l’abbigliamento, ma anche con l’utilizzo di make-up e cura dei capelli.

Ho avuto il piacere di conoscere una nota professionista del make-up artist, Lorena Leonardis. Da sempre appassionata del mondo della moda e dello spettacolo, ma non solo, ha lavorato con molti artisti del nostro panorama musicale, approdando anche dietro le quinte del palco del festival di Sanremo.

Com’è il tuo rapporto con la musica?
Io non sono legata ad un cantante o un genere in particolare. Ascolto musica di tutti i tipi e di tutte le categorie. L’importante è che mi colpisca e che mi piaccia, poi ovviamente ci sono i miei cult come Claudio Baglioni, Vasco Rossi ed Elisa.

Ho visto dai tuoi lavori che sei stata più volte a Sanremo. Raccontami, che esperienza è stata?
Sono andata molte volte. Ho seguito Claudio Baglioni quando ha presentato il primo anno. Il secondo anno dove conduceva sempre Baglioni ho truccato Virginia Raffaele, un’artista completa oltre che una meraviglia di donna e amica. Per finire quest’anno sono andata solo per una sera per preparare Biagio Antonacci.

Si può dire che ormai sei di casa?
Sì, mi diverte. C’è un’energia meravigliosa, pur essendo giorni molto stressanti dove dormi poco o a volte non dormi proprio, stai sempre in movimento, tra interviste dei cantanti, conferenze ed esibizioni è un continuo movimento ma è sempre un contesto eccitante.

Pieno di bella gente, incontri colleghi e professionisti del mondo della musica e di tanti altri settori, si fa amicizia. Ma sei sempre concentrato su quello che devi fare. Durante quei giorni è tutto molto veloce, sembra di stare in un frullatore, è una frenesia ma che ti dà una bella carica.

Anche quando torni a casa nonostante la stanchezza hai tanta di quella adrenalina in corpo che la fatica di quei giorni svanisce.

Perché Sanremo è Sanremo, giusto?
Lo puoi dire forte! Magari all’inizio pensi, oddio non dormirò, è molto stressante, ma il pensiero di non andare mi mette quella sensazione di malinconia di tutta quella meravigliosa atmosfera, che ti fa pensare che vale la pena andare sempre e comunque.

D’altronde si parla di musica, e la musica lascia sempre tanto dentro ognuno di noi.

Oltre a Sanremo hai avuto anche altre esperienze in ambito musicale?
Ho lavorato al Wind Music Festival Awards, dove anche qui mi sono divertita molto. il Coca Cola Summer Festival, dove ho preparato Eros Ramazzotti e Nicole Scherzinger.

Biagio Antonacci l’ho truccato per diverse cose, oltre a dei videoclip l’ho preparato in occasione di un suo meraviglioso concerto al Colosseo nel 2011.

Quindi diciamo che sei entrata a pieno in nel mondo musicale?
Sì, esatto. Avendo molti contatti con varie case discografiche mi capita spesso di seguire diversi cantanti. Non è sempre facile entrare in questo mondo.

Molti artisti li ho conosciuti su set di shooting fotografici e poi li ho seguiti in altri eventi. Così è stato con Claudio Baglioni. Ci conosciamo dal 2001. Abbiamo iniziato proprio con dei servizi fotografici.

Quando mi hanno contattata per prepararlo per il suo primo debutto da conduttore a Sanremo ero emozionatissima e onorata di lavorare con lui.

Hai avuto l’immensa fortuna di lavorare con una delle tue icone musicali, Claudio Baglioni. Com’è stato il primo incontro?
Claudio non me lo deve toccare nessuno! E’ stata un’emozione fortissima la prima volta, anche se ero molto trattenuta, perché devi sempre mantenere la professionalità.

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Lola Ponce credit Gianni Brucculeri

Ma dentro ero piena di euforia. Lui oltre ad essere un grande artista è una persona stupenda, ti fa piacere stargli vicino e affiancarlo in tutto ciò che fa, emana una grande vivacità e dolcezza, proprio come la sua musica.

Oltre al nostro panorama di artisti italiani ti è mai capitato di truccare cantanti stranieri?
Sì, una delle prime è stata Lola Ponce. Lei è un artista a tutto tondo, è cantante e attrice. Nel 2008 ha partecipato a Sanremo insieme Giò di Tonno con la canzone “Colpo di Fulmine” scritta da Gianna Nannini, dove vinsero.

E’ stata una delle prime cantanti straniere a vincere al Festival di Sanremo. Ci siamo conosciute appena è arrivata in Italia e ho lavorato per il suo primo book fotografico.

Un’altra è stata Natalie Imbruglia. Lei l’ho conosciuta in un servizio fotografico tre anni fa, per la copertina della rivista Grazia.

La adoro, mi è sempre piaciuta tantissimo, ancora prima che iniziassi il mio percorso di truccatrice. La vedevo nei video clip e mi piaceva il suo stile, oltre alla sua musica, ovviamente.

Ho lavorato anche al concerto di Natale del Vaticano, dove ho truccato molti cantanti internazionali tra cui Terence Trent D’Arby, un grande professionista.

Quindi si può dire che con alcuni di loro oltre ad aver creato un bel legame professionale hai stretto anche un’amicizia?
Assolutamente. Con Lola Ponce a distanza di 18 anni ancora ci vediamo e sentiamo nonostante le distanze. Lei vive in America e io a Roma.

Nonostante si sia trasferita all’estero siamo sempre in contatto. E quando viene a Roma stiamo sempre insieme. Condividiamo tantissimo insieme, buttiamo giù sempre nuovi progetti e facciamo sempre cose nuove.

Con lei mi diverto molto con il trucco, perché è un’appassionata e le piace sempre sperimentare. Durante il lockdown abbiamo fatto anche delle dirette insieme.

Ci sono molto legata. Ma anche con altri artisti si è creato un bel rapporto non solo professionale ma anche umano, per me anche questa è una grande soddisfazione.

Nonostante la tua vasta esperienza nel mondo della musica, c’è qualcuno che non hai mai truccato e che ti farebbe piacere seguire?
Nina Zilli, la trovo molto figa. Per me, seguire lei sarebbe bellissimo. Trovo il suo stile molto particolare, secondo me si farebbe fare dei look originali, fuori dal comune diciamo. E poi adoro le sue canzoni.

Un’altra artista tra le big è Iva Zanicchi. L’ho conosciuta durante un concerto mentre truccavo una cantante lirica. È stata così accogliente e carina che se la dovessi rincontrare l’abbraccerei subito. Grande artista, bella dentro e fuori.

Elodie è un’altra artista con cui che mi piacerebbe lavorare nel tempo e seguirla nei suoi tour. Poi devo dire che come loro mi scelgono lo faccio anche io, mi baso molto sull’empatia.

Si avverte subito se ci sta un bello scambio di energie. Si capisce anche attraverso ciò che fanno, la musica rispecchia molto la personalità, d’altronde mettono tutto di loro in un pezzo.

Invece mentre trucchi ti capita mai di mettere della musica?
Certo, ma dipende anche dal contesto. Durante gli shooting fotografici ci sta sempre un sottofondo con della musica, per creare atmosfera. Per i cantanti invece è diverso.

Specie se li segui nei concerti, perché hanno bisogno del loro tempo per scaldare la voce e rimanere concentrati prima di una performance.

Secondo te quale potrebbe essere una connessione che unisce la musica e all’immagine che ogni artista sceglie e che grazie al tuo lavoro lo rendi possibile?
Il legame più forte è che sono entrambe due forme d’arte. Saper riconoscere uno stile da dare a ogni artista è molto importante. Soprattutto per le donne. Anche se fino ad ora ho lavorato più con gli uomini.

Il legame è riuscire a cogliere l’anima di ogni artista e creare sempre qualcosa di nuovo. La più grande soddisfazione per me è far sentire il cantante a suo agio per come lo sistemi attraverso trucco e capelli, cercare di farlo sembrare il più naturale possibile, senza troppe forzature.

 

Articolo a cura di Melissa Brucculeri 

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