HU: “A parlare deve essere la musica, io vengo dopo di lei”

A tu per tu con la giovane e talentuosa cantautrice HU, in uscita con il nuovo singolo “Millemila”

HU: "A parlare deve essere la musica, io vengo dopo di lei"
HU si racconta ai lettori di Musica361, all’indomani dell’uscita del suo nuovo singolo “Millemila”

Tutta la sensibilità di Federica Ferracuti, meglio conosciuta con lo pseudonimo di HU, vive ancora una volta nella sua musica. Millemila è il titolo del suo nuovo singolo, disponibile per Warner Music Italy a partire dallo scorso 22 ottobre. Approfondiamo la sua conoscenza.

Come si è svolto il processo creativo di “Millemila”?

Era marzo: l’ho scritta in 5 minuti, senza neanche pensarci troppo e l’ho parcheggiata lì. L’ho ripresa neanche un mese fa e mi sono ritrovata in studio con Tom Beaver, Michael Tenisci e Flavio de Carolis, squadra grazie al quale sono riuscita a dargli quello che gli mancava a renderla la “Millemila” che è oggi.

Quale pensi sia la dimensione ideale per suonare e ascoltare questo pezzo?

La dimensione ideale di ascolto può essere qualsiasi: in un teatro, in un club, nelle cuffie o anche in macchina con i finestrini abbassati, il vento addosso e un volume da derby a San Siro.

HU: "A parlare deve essere la musica, io vengo dopo di lei" 1
La copertina di “Mille Mila”

Coniugare la tecnica vocale con l’aspetto comunicativo, quanto lavoro c’è dietro l’interpretazione di un brano di questo spessore?

In realtà, il lavoro che c’è dietro è quotidiano su me stessa come essere umano e come artista. A livello interpretativo c’è poco da dire, quando canto, scrivo, produco, eseguo, salto su un palco, non mi preparo a tavolino: seguo il flusso di quello che ho davanti, delle sensazioni che provo, di dove voglio arrivare e di come mi sento fisicamente.

Qual è l’aspetto che più ti colpisce e affascina nella fase di composizione di una canzone?

Come mi sento quando succede.

Coltivi altre passioni o interessi oltre la musica? Se sì quali?

Assolutamente sì: lo spazio e l’astronomia, la cucina, mi piace il design e l’arredamento. Seguo spesso mostre d’arte e leggo editoriali di moda indipendente. Amo pulire, è la mia guilty pleausure. A parte gli scherzi, studio tantissimo, non mi fermo mai. E vado fino in fondo a qualsiasi cosa accende la mia curiosità.

Nel tuo lavoro ti reputi più una professionista o una creativa?

Mi reputo una creativa che tratta con professionalità il “lavoro” in sé, il rapporto con le persone e il mio mindset quotidiano.

Dopo “Occhi Niagara”, “End” e “Millemila”, che traiettoria prenderanno le tue prossime produzioni?

Che sorprese che vi aspettano. Per ora non dico niente. Dico sempre che è la musica che deve parlare. Io vengo dopo di lei.

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Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
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