Grazia Di Michele “Le ragazze di Gauguin”

Dentro la Canzone: Grazia Di Michele, “Le ragazze di Gauguin”: un evergreen che non passa mai

Grazia Di Michele “Le ragazze di Gauguin”
Grazia Di Michele Live teatro Golden

Coraggiosa, attenta ai temi dell’universo femminile e ora impegnata col progetto “Poesie di carta”.

Mettere al servizio la propria sensibilità e il proprio coraggio per scrivere, cantare e stimolare la riflessione intorno a temi importanti. Essere cantautori è un dono meraviglioso con cui ci si concede agli altri, ma essere cantautrici ha in sé qualcosa di rivoluzionario.

Oggi ormai siamo abituati a declinare questa definizione anche al femminile ma nel 1977 era talmente insolito che il termine non era stato neppure coniato.

In quell’anno veniva pubblicato “Clichè”, primo album di Grazia Di Michele che avrebbe precorso i tempi ponendo una donna a scrivere testi nei quali, peraltro, non si giocava a fare rime scontate ma al contrario si parlava di aborto, omosessualità femminile e di tutta una serie di temi che solo una donna poteva affrontare.

A questo primo lavoro sarebbero seguiti altri quattordici, varie raccolte e un bagaglio importante di esperienza televisiva e teatrale. A proposito di universo femminile, Grazia ha dedicato il celebre pezzo “Le donne di Gauguin” all’altra metà del cielo, ispirata dal modo in cui l’arte ha nel tempo immortalato la donna; attualmente si trova impegnata nel progetto “Poesie di carta” in cui la sua sensibilità ha incontrato quella dell’artista Marisa Sannia di cui è riuscita a recuperare brani e stralci di spettacolo che non aveva avuto il tempo di far conoscere al pubblico.

Un piccolo tesoro reso ancora più prezioso dall’invisibile ma palpabile amicizia che lega non semplicemente due donne, ma due cantautrici.

Stai già portando in giro lo spettacolo?

Dopo il debutto a San Teodoro, pochi giorni fa abbiamo fatto tappa a Roma mentre il 30 partirò per il tour in Sardegna.

Come è stata l’accoglienza?

Meravigliosa in Sardegna, dove tutti conoscono Marisa e anzi è forte l’orgoglio di aver dato in natali a questa creatura meravigliosa, ma devo dire che anche a Roma è stato bellissimo.

Grazia Di Michele “Le ragazze di Gauguin”
Grazia Di Michele Sono in tour da due anni con Mariella Nava e Rossana Casale con le quali sto ultimando un album che uscirà in tarda primavera

Quindi un amore che va oltre i confini geografici?

Sì, Marisa ha superato la territorialità perché il progetto si basa sul lavoro che aveva fatto su Garcia Lorca, infatti ci sono molti brani in spagnolo, altri in sardo e altri ancora in italiano.

Come hai scoperto Marisa Sannia?

La conoscevo per la sua eleganza ed il suo talento ma quando ho ascoltato “Rosa de papel”, suo disco postumo, me ne sono innamorata. Subito mi sono chiesta cosa potessi fare per farlo conoscere a tutti.

E che riposta ti sei data?

Che dovevo ricostruire il suo mondo. Per prima cosa contattai il marito che mi ha concesso l’esclusiva del copione dello spettacolo su Garcia Lorca al quale Marisa aveva dedicato gli ultimi tre anni della sua vita senza riuscire a portarlo in scena. A quel punto ho chiamato il suo produttore-arrangiatore che ha recuperato i suoi musicisti storici e, trovandoci in pieno lock-down, abbiamo registrato a distanza.

E una volta insieme sul palco come è andata?

È stata perfetta alchimia, questa è una storia di destini incrociati.

Oltre alla musica cosa ti lega a Marisa Sannia?

Molto anche sul piano caratteriale, abbiamo toni pacati ma parole forti, un modo di stare al mondo schivo evitando gossip e chiacchiere inutili. Amiamo entrambe la poesia e anche lei, come me, era una cantautrice che componeva con la chitarra.

Parliamo delle donne, quanta strada c’è ancora da fare per la parità di genere?

Molta, basti pensare alla tragedia dei femminicidi, dove vediamo solo la punta di un iceberg. Purtroppo, spesso la parità è soltanto formale, c’è tanto da fare e senza perdere ulteriore tempo dovremmo partire dai genitori e dalla scuola, che ancora adotta testi ricchi di stereotipi da abbattere.

Cosa dovremmo fare?

Educare i ragazzi alla bellezza, all’arte e alla cultura.

Grazia Di Michele “Le ragazze di Gauguin”
Grazia Di Michele – Quando ho iniziato il mio percorso non esisteva neppure la parola cantautrice

A proposito di donne, nel 1986 pubblichi “Le ragazze di Gauguin”…

È stato il mio modo di raccontare le donne patendo da donne, il brano fu i scritto con mia sorella Joanna, con cui ho lavorato anche all’ultimo album “Sante Bambole Puttane, e con il musicista Riccardo Giagni..

Qual è il significato del brano?

Era un modo di raccontare come gli uomini vedono le donne nell’arte, citando grandi pittori ed il modo in cui hanno ritratto la figura femminile nelle loro opere. Oltretutto fu un pezzo “rivoluzionario” perché in quel periodo andava tutto un altro tipo di sonorità.

Ti aspettavi questo successo?

No, dico la verità. Per quanto cose bellissime siano capitate anche dopo, ad esempio col pezzo “Madre terra”. Un brano nato come una mia esigenza di scrittura e che ora viene utilizzato addirittura nelle scuole per fare lezione ai bambini sulla situazione ambientale. A volte, come accaduto con queste due canzoni, in modo del tutto spontaneo e affatto calcolato succedono cose meravigliose.

Grazia Di Michele “Le ragazze di Gauguin”
Le ragazze di Gauguin È stato il mio modo di raccontare le donne patendo da donne, il brano fu i scritto con mia sorella Joanna

Progetti?

Oltre a quello di Marisa Sannia, sono in tour da due anni con Mariella Nava e Rossana Casale con le quali sto ultimando un album che uscirà in tarda primavera, faccio parte del trio terra con un pianista ed una cantautrice con i quali propongo il concerto “Terra”, ovvero il viaggio musicale di Cristoforo Colombo dalla Spagna all’Amazzonia. Inoltre, porto avanti le mie masterclass sulla creazione dello stereotipo femminile attraverso le canzoni. Del resto, ne so qualcosa, quando ho iniziato il mio percorso non esisteva neppure la parola cantautrice.

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Sara Chiarei
Sara Chiarei
Laureata in Filosofia, giornalista, presentatrice di ogni genere di eventi: sportivi, festival musicali, instore nei centri commerciali, rassegne letterarie. Ha lavorato sia in tv locali che in radio dove ha condotto per 14 anni un programma Live quotidiano. Ha gestito uffici stampa e tuttora scrive su riviste cartacee e online occupandosi principalmente della sua grande passione, la musica.
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