GIOIA: “Comporre musica è affascinante e terapeutico”

Quattro chiacchiere con la giovane e talentosa GIOIA, alla scoperta della sua ispirata visione di vita e di musica

Gioia
GIOIA si racconta ai lettori di Musica361, in occasione dell’uscita del singolo “Pink Cadillac”

Tempo di nuova musica per GIOIA, al suo ritorno discografico con l’inedito “Pink Cadillac”, disponibile per Sugar Music a partire dallo scorso 22 ottobre. Un brano pop con influenze r&b, co-prodotto da Bias, già al lavoro con Madame e Sangiovanni. Conosciamo meglio la giovane e talentosa artista.

Cosa racconta “Pink Cadillac”?

“Pink Cadillac” parla di un rapporto indefinito da cui ci si aspetta un lieto fine, pur sapendo che, in fondo, non ci potrà essere. Per tutta la durata del brano io vivo in un sogno vivido, sono in una Cadillac rosa, circondata da palme, oceano… un’immagine paradisiaca, ma la storia di sottofondo è completamente in contrasto con tutto ciò.

Quali elementi e quali caratteristiche ti rendono orgogliosa del risultato finale di questo pezzo? 

Il fatto di aver scritto il testo subito dopo aver visto per puro caso una foto di una Cadillac rosa. Ho scritto le parole “Pink Cadillac” su un foglio e da lì ci ho costruito un testo. Per me è incredibile come si sia creato un mondo da una cosa così piccola e naturale. Ogni suono è come se mi trasportasse nell’immaginario che ho creato nella mia testa. Ascolto il pezzo ed è come se fossi fisicamente lì.

In che termini la musica influenza le tue giornate?

Inutile dire che penso alla musica ogni secondo. In casa sono circondata da strumenti musicali, dischi, casse e amplificatori; quando esco di casa, invece, vado alla ricerca di qualcosa, o qualcuno, che possa ispirare la musica che faccio. 

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La copertina di “Pink Cadillac”

Nel tuo lavoro ti reputi più una professionista o una creativa?

Assolutamente una creativa. Non mi piace limitarmi alla musica, mi interesso a tutto quello che la circonda, dalle cover, ai video, allo styling… Ho sempre delle idee ben precise e dettagliate, le organizzo sempre in modo grafico e faccio delle presentazioni. Purtroppo, o per fortuna, sono una perfezionista.

Coltivi altre passioni o interessi oltre la musica? Se sì quali?

Amo l’arte in generale e mi piace fare di tutto. Adoro disegnare (ad esempio, ho fatto la cover di “Pink Cadillac”!), fotografare, creare grafiche, fare video per documentare, cucinare. Ho un interesse spiccato per la moda, che è un altro canale in cui mi esprimo. Amo il cinema, l’architettura, l’arredamento, le piante e i gatti.

Come descriveresti il tuo rapporto con i social network e quanto credi siano importanti per il lancio di un progetto discografico oggi?

Non amo particolarmente i social network, o meglio, non li considero di vitale importanza. Al contempo, però, se non fossero esistiti, io non sarei qui a fare questo lavoro. Tramite un social network la mia musica ha raggiunto le persone con cui ora lavoro, perciò credo sia essenziale curare sempre tutto ciò che si decide di condividere. Oggi le opportunità sono dietro l’angolo, bisogna saperle cogliere. Certe connessioni che si creano tramite i social network possono essere davvero fondamentali per il lancio di un progetto. 

Qual è l’aspetto che più ti colpisce e affascina nella fase di composizione di una canzone?

L’incognita di come possa diventare. Si può partire da una parola, da un rumore, da un paio di accordi… mi è capitato spesso di canticchiare un testo inventato, che poi ha preso un senso logico ed è diventato una canzone. Da lì nascono dei mondi. Ho scoperto delle cose che non sapevo nemmeno di avere dentro di me. È terapeutico.

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Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
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