Gabbani e Boomdabash: le migliori novità della settimana

Gabbani e Boomdabash: le migliori novità della settimana
Francesco Gabbani torna in radio con “L’abitudine”

Gabbani ci dà una nuova lezione di morale che sveglia la società odierna. Delude Danti con Saturnino e Alexia

Francesco Gabbani torna in rotazione radiofonica. Sappiamo bene che il cantautore toscano è spesso protagonista di lunghi silenzi artistici che significano una sola cosa: è al lavoro per progetti particolarmente ambiziosi. Quando torna sulla scena, dunque, c’è da essere sicuri che siamo in procinto di ascoltare una musica tutt’altro che banale. La melodia orecchiabile, molto pop e persino divertente potrebbe distrarre e lasciar pensare ai classici tormentoni senza un’idea concreta. Poi leggi il testo, lo analizzi, lo scomponi in ogni sua parte, e dentro ci trovi filosofia, letteratura, storia, psicologia. Insomma, le canzoni di Francesco Gabbani si rivelano sempre uno spaccato di cultura per cui vale la pena mettersi comodi in poltrona, con le cuffie nelle orecchie e lasciarsi avvolgere dalla poesia che ne uscirà. Il merito è anche del coautore dei suoi maggiori successi, Fabio Ilacqua. Con lui il cantante ha scritto Occidentali’s Karma, (la nuova canzone ha un incipit che la richiama), Amen, Volevamo solo essere felici.

La novità con cui Gabbani apre il mese di aprile si intitola L’abitudine.

Il titolo rievoca una sensazione da cui tutti tendiamo a rifuggire e che ciascuno di noi ritiene lontana da sé. Eppure è più forte di noi: ci siamo assuefatti ormai a un certo modo di vivere e vedere le cose. Basta poco ed ecco che ci ritroviamo a ripetere in maniera passiva atteggiamenti che ci portano in un attimo a esistere in virtù delle nostre consuetudini. Così, però, si annulla chiaramente la possibilità di esprimerci con una certa creatività. Siamo abituati a cercare di imitare ciò che già ha funzionato, pensando che l’abitudine sia in sostanza la vera felicità.

Francesco Gabbani canta parole molto chiare, senza girarci intorno.

“Beato il cane al passo del padrone e chi è uno stupido per vocazione. E chi, siccome tiene un osso in bocca, non dirà la sua opinione”. Così Gabbani mette sullo stesso piano i fedeli animali con quegli esseri umani che, pur dotati di razionalità, sembra si sentano in dovere di assecondare le scelte altrui senza mai provare a cambiare ciò che non va. Senza rendersi conto che vivono per mangiare, ma rischiano di essere mangiati dalla società intorno. Tutto questo, come sempre, Gabbani lo canta con la sua voce inconfondibile e un ritmo pop che vuole farsi unicamente cantare e non cerca di far anche ballare come accaduto in altre circostanze. Ma, per restare nel tema della canzone, bisogna in effetti cambiare ogni tanto le carte in tavola. Resta in ogni caso un pezzo che sentiremo spesso nelle prossime settimane.

L’altra novità rilevante della settimana musicale si intitola L’unica cosa che vuoi.

A cantarla sono il gruppo salentino più amato degli ultimi anni: Boomdabash. E’ vero, non è ancora estate, ma chi ha detto che debba fare caldo per apprezzare questi ritmi un po’ latini mischiati con il rap? C’è una grande musicalità nei suoni scelti per questa canzone, che si rivela una bella dedica d’amore. “Per te perderei qualunque cosa. Guardami come se fossi l’unica cosa per te”: sono le parole che qualunque innamorato vorrebbe sentirsi dire. Altroché maschilismo e machismo: la canzone vuole proprio sottolineare l’importanza di lasciarsi andare ai sentimenti, al punto da esser pronti a farsi male pur di difendere il proprio amore. Pur di raccontarsi per quello che si è. Il ritornello sembra già di immaginarlo con ragazzi e ragazze che ballano nelle discoteche all’aperto: ha davvero un’energia frizzante che dà la sensazione di una melodia che gira, che ruota attorno a sé.

Gabbani e Boomdabash sono ancora tra i pochi che sanno distinguersi con stili che appartengono primariamente a loro, a differenza di altre novità della settimana.

Per esempio, era interessante l’idea di unire il basso di Saturnino con la voce di Alexia. Peccato che il primo ormai ripeta le stesse cose da oltre un decennio, senza creare un arrangiamento innovativo che permetta di accorgersi della differenza di un brano con un altro. Così come Danti, autore dei brani di successo di Rovazzi, sembra aver perso l’ispirazione ora che prova a mettersi in gioco in prima linea come cantante. Nulla da dire sulla voce di Alexia, che appare sottovalutata rispetto a quella di altre sue colleghe. Eppure Un giorno come Danti- Dal basso non ha un’armonia che si trasformi in qualcosa di piacevole. E’ solo un tripudio di talenti che, tutti insieme, non c’entrano nulla l’uno con l’altro. “Tu parli con Alexa, io canto con Alexia” è la ciliegina che descrive bene come ormai ci siamo abituati a immaginare interessante una canzone solo se crea uno slogan. A prescindere da quanto faccia ridere. Peccato, ci si poteva aspettare di più.

Classifiche Fimi: arriva Madame e l’hit parade degli album più venduti della settimana si deve inchinare a lei. Subito dietro Sirio, il progetto di Lazza che funziona (con l’aggiunta del brano sanremese) da ormai un anno. Cenere, nel frattempo, è sempre al primo posto tra i singoli. E ormai siamo a due mesi e mezzo di dominio. Dove arriverà?

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Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.
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