Ripensiamo a Francesca Alotta e al suo “Buonanotte alla luna” del 1997

La recente partecipazione al programma televisivo “I migliori anni” della famosa coppia di “Non amarmi“, alias Aleandro Baldi & Francesca Alotta, ha riacceso gli animi di tanti fan ed estimatori dei due artisti che trionfarono nella categoria Giovani del Festival di Sanremo 1992. Dalla discografia dell’Alotta, ripeschiamo un album interamente dedicato alla Luna.

Baldi-Alotta

Buonanotte alla luna rappresenta l’ultimo album di Francesca Alotta, brava cantante siciliana venuta alla ribalta nazionale grazie a quella famosa Non amarmi, proposta in duetto con Aleandro Baldi al Festival di Sanremo 1992, poi successo planetario della coppia glamour Marc Antony & Jennifer Lopez nella versione spagnola intitolata No me ames.

Il disco, pubblicato per l’etichetta Pensiero Stupendo con distribuzione Sony Music nel 1997, raccoglie tredici tracce interamente dedicate all’astro che tanti poeti e musicisti ha ispirato (Leopardi e Beethoveen, per fare due esempi illustri). Ascoltando l’intero disco, anche Francesca Alotta si rivela molto ispirata nell’interpretare classici come Verde luna e Luna caprese, o canzoni pop come Luna di Gianni Togni e Tintarella di luna di Mina, arrangiata da Demo Morselli e suonata dalla “Demo Band”. La traversata lunare prosegue con l’intensa Dillo alla luna di Vasco Rossi, la leggera Dammi la luna di Eros Ramazzotti e la trascinante Soleluna di Jovanotti, tra gli episodi migliori, cantata con Fernando Proce.

cover-fancescaalotta-1997Altri ospiti d’eccezione sono Loredana Bertè nella sua E la luna bussò e Federico Salvatore nella già citata Luna caprese. Arricchiscono la compilation due inediti: Buonanotte alla luna e Chissà dov’è la luna, scritti da Marco Falagiani (tra gli autori di Non amarmi insieme a Giancarlo Bigazzi e allo stesso Baldi) e Alessandro Battaglioli, a cui si aggiungono Damiano Nincheri e Luca Nesti per la title track.

L’album, prodotto da Nando Sepe, arriva dopo due buoni lavori pubblicati per la Dischi Ricordi: l’omonimo del ’92 e Io e te del ’93, contenente il brano Un anno di noi con cui l’Alotta partecipò tra i Big al Festival di Sanremo.

Dal ’97 a oggi nessuna pubblicazione, tranne una nuova versione da solista e un po’ black di Non amarmi nel 2005 (disponibile su CD singolo) e un album del 2006 dedicato al Natale in cui Francesca interpreta quattro brani.

La voce, oltre che la personalità semplice e limpida di Francesca Alotta, meriterebbe di ritrovare uno spazio proprio di espressione. La sua “mission” prosegue con ampi consensi nei concerti live in tutta Italia, dove con passione ed energia propone successi sia italiani che internazionali e le sue canzoni, tra cui la bella e sentita Amuri miu, dedicata al padre scomparso. La speranza per molti fan ed estimatori è quella di un nuovo album per gustare la maturità, sia vocale che interpretativa, acquistata da Francesca in questi anni. Chissà, magari tornando alle sue radici siciliane…

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Andrea Direnzo
Andrea Direnzo
Giornalista, critico ed esperto musicale, opera a 360° nell’ambito della cultura e dello spettacolo. Ha frequentato il master in Critica Giornalistica per Teatro, Cinema, Musica e TV presso l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma e ha collaborato con le più importanti e accreditate testate musicali nazionali. Dal 2007 al 2013 è stato membro della commissione artistica del Premio Mia Martini e attualmente fa parte delle giuria del Premio Tenco e della commissione artistica del Premio Valentina Giovagnini.
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