Folcast: “Musica è condivisione”

Reduce dal podio sanremese, Folcast rilascia il singolo “Senti che musica”, impreziosito dal featuring con Roy Paci

Folcast: "Musica è condivisione"
Folcast si racconta ai lettori di Musica361, in occasione dell’uscita del suo nuovo singolo © foto di Chiara Mirelli

A qualche mese di distanza dalla fortunata partecipazione al Festival di Sanremo, dove si è aggiudicato un ottimo terzo posto nella categoria Nuove Proposte, abbiamo modo di approfondire la conoscenza di Daniele Folcarelli, alias Folcast, in uscita con il singolo “Senti che musica”, prodotto da Tommaso Colliva e realizzato in collaborazione con Roy Paci. Il risultato? Un inno alla musica trascinante e irresistibile.

Tra i vari ruoli attribuiti nel tempo alla musica, quale pensi sia il più importante?

La socialità. La musica richiede condivisione dalla prima nota pensata all’ultima nota suonata, in un concerto davanti a delle persone. Musica è condivisione.

Come ti sei trovato a lavorare con Roy Paci?

Benissimo! Nonostante la distanza, siamo subito riusciti ad entrare in contatto con il significato musicale e testuale della canzone. Roy è un grande. Persona integra e disponibile. Quello che è si sente nella musica che suona.

A suonare nel brano ci sono anche i Selton, qual è stato secondo te il loro apporto?

Insieme a Tommaso Colliva sono riusciti a dare una direzione ancora più forte e decisa al brano, rendendolo accattivante e profondo allo stesso tempo. Musicisti molto forti e persone fantastiche che definire creative è dire poco. Hanno tantissime idee e non hanno timore a condividerle con gli altri.

Coltivi altre passioni oltre alla musica? 

Amo viaggiare, in particolare in macchina. Fare i cosiddetti viaggi On the road. Poi mangiare, sto ancora cercando un alimento che non mi piace.

Pensando alle tue recenti esperienze, ti sono tremate più le gambe sul palco dell’Ariston di Sanremo o al concerto del Primo Maggio?

Sanremo è stata un’esperienza fortissima e più faticosa del Primo Maggio. Nel senso che in finale ci sono arrivato a marzo, ma per le “Nuove proposte” il percorso era iniziato già ad ottobre con AmaSanremo. Sono molto felice di aver preso parte al Festival come di aver potuto suonare al Primo Maggio. Anche se entrambe le situazioni erano diverse dal solito. Spero di poterci ritornare un giorno, magari in una situazione di normalità.

“Scopriti” e “Senti che musica” sono solo i tuoi primi due tasselli di quello che immagino diventerà un progetto discografico. Cosa puoi anticiparci e cosa dobbiamo aspettarci a riguardo?

Un progetto che racchiude diverse storie, momenti di rabbia, amore, confusione e gioia. Alla base c’è la mia esperienza e quello che vivo in prima persona. Non ci sarà niente di forzato.

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Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
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