Fiumi di parole…prima o poi ci portano via!

Nella settimana di apertura di Musica361 abbiamo incontrato i vincitori del Festival di Sanremo edizione 1997: i Jalisse.

Fiumi di parole…prima o poi ci portano via!
i Jalisse in concerto (© Foto Roberto Prognesi).

Ricordate il brano dal titolo “Fiumi di parole”? Assieme a Fabio Ricci e Alessandra Drusian dei Jalisse torniamo indietro di qualche anno e con loro cerchiamo di capire cosa volesse comunicare la canzone che li ha portati sul grande podio del Teatro Ariston. Ritenteranno Sanremo?

Di cosa parla la canzone?
Fiumi di parole era dedicata ai discografici, quelli che quotidianamente contattavamo per far sentire i nostri brani e che, puntualmente, si perdevano in chiacchiere per giustificare un “non mi interessa”. Poi grazie a Carmen Di Domenico è diventata una comunicazione di coppia, dove si parla tanto senza arrivare alle conclusioni, quando un silenzio più complice potrebbe aiutare.

Com’è nata?
Sul balcone del nostro appartamento in affitto in via Calimno a Roma, sotto una pianta di mandarini. Almeno l’idea del testo, perché la musica è nata nello studio di Fabio nella stessa casa, con un inglese approssimativo, tanto per fermare la melodia.

Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto a proporla a Sanremo?
Arrivavamo dal Sanremo giovani di Novembre del 1995 con il brano “Vivo”; passammo la selezione per la sezione giovani a Sanremo 1996 con il brano “Liberami” che ci permise di arrivare di diritto tra i giovani del Sanremo 1997 con Fiumi di Parole. Una selezione lunghissima e complicata.

Vi aspettavate la vittoria?
Nonostante la grande semina, arrivati al Festival 1997 non ci considerava nessuno. Il lunedì andai personalmente al Comune di Sanremo – Servizio affissioni manifesti, con 30 plance e 130.000 lire circa, chiedendo di affiggere i nostri manifesti tra i tanti che ogni anno vengono esposti sul lungomare. Non un giornalista che ci facesse un’intervista. Appena fatta la prima esibizione del martedì in cui passammo a big, esplose la stampa e si accesero i riflettori.

Qual è il passo della canzone che vi piace di più e perché?
Non sapremmo: tutto il brano ha una sua storia da raccontare ed è tutto legato. Anche le pause ed i momenti di respiro servono per lanciare qualcosa. Sicuramente il bridge, o special, o parte che si voglia chiamare, è un momento di tensione per la voce di Ale che entra nel classico, per gli archi che la sostengono, per le parole che dice e che racchiudono la chiave del brano.

Quanto è attuale il suo testo, oggi?
Ci dicono che sia un sempreverde, cantato e fischiettato in tutto il mondo (secondo una indagine della società Dante Alighieri e riportata da un famoso quotidiano). E’ un modo di dire, anche divertente.

Fiumi di Parole è stata tradotta in altre lingue: quali e che riscontro ha ottenuto?
E’ tradotta in spagnolo da Heriberto Noppeney per il mercato ispanico; è in Cina, in Russia, in Australia…. Beh cosa posso dirti? E’ il nostro biglietto da visita che ci fa girare il mondo.

Perché, secondo voi, Fiumi di Parole, oggi si sente ancora nelle radio?
Per quello che ti dicevo, è un evergreen che fa parte di un periodo storico. Conta anche il suo arrangiamento, sempre attuale.

A chi dedichereste questa canzone e il suo messaggio?
A quelle persone che promettono senza scrupoli, sapendo che non accadrà mai, ma anche a tutte le buone persone che, attraverso le parole, fanno compagnia a qualcuno. Fiumi di parole non è un’accusa ma un modo simpatico per dirsi: “Hai finito? Bene, andiamo avanti!”

Ritornereste a Sanremo?
Perchè no? Anzi, dopo l’applauso in sala stampa al passaggio del nostro brano durante la prima serata del Festival, abbiamo capito che non siamo stati dimenticati. Una giornalista ha lanciato per scherzo la proposta di una “petizione” per raccogliere adesioni a sostegno del ritorno dei Jalisse a Sanremo 2017 ed hanno aperto una pagina su facebook (Riportiamo i Jalisse a Sanremo) che raccoglie adesioni. Mi piace che la proposta arrivi dalla gente, da coloro che ci hanno sempre sostenuto. Sarebbe bello se Carlo Conti ascoltasse questo desiderio e quindi un posto al Festival fosse deciso dalla gente. Il prossimo anno festeggeremo anche il ventennale di Fiumi di parole e quest’anno stiamo promuovendo il Sanremo Live Songs tour, dedicato ai successi della canzone italiana arrangiati in versione moderna. Sarà un segnale?

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Mauro Caldera
Mauro Caldera
Giornalista, creativo, scrittore, autore e conduttore televisivo. Nasce come pedagogista e insegnante. Oggi scrive di televisione, musica e spettacolo, svolge attività di ufficio stampa, progetta format per emittenti radio-televisive e contenuti autorali per case editrici.
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