Federica Carta, intervista e chiacchiere sul nuovo “Molto più di un film”

Federica Carta torna con un nuovo disco e un nuovo tour, e tutto l’entusiasmo di una carriera che sboccia

Federica Carta, intervista e chiacchiere sul nuovo "Molto più di un film"Cantautrice, innamorata della musica soul e del pop, come si sa finalista al talent Amici nel 2017, attualmente conduttrice della trasmissione “Top Music” su Rai Gulp dedicata alle classifiche musicali. Instancabile Federica Carta, con l’energia dei suoi 19 anni ha pubblicato il nuovo disco, “Molto più di un film”. Dopo gli incontri con il

pubblico negli instore (a dire la verità anche durante questi appuntenti, in un sovrapporsi di impegni), dal 3 maggio

prenderà il via il suo tour.

Una bella responsabilità per una ragazza di 19 anni, che si è impegnata in un nuovo album che “è stato un po’ sofferto perché ci ho messo tanto, un annetto, per trovare i brani giusti e valorizzarli nella maniera più adeguata”.

Il nuovo disco contiene 11 canzoni inedite prodotte da Dario Faini, Antonio Filippelli e Andrea Rigonat; in questa occasione Federica Carta ha “scritto molti più brani rispetto al primo album. C’è molto più di me in questo nuovo lavoro perché ho avuto più voce in capitolo”. Eppure il primo album si intitolava “Federica”: “Sì, diciamo che questa è Federica.2 semplicemente perché ho potuto fare di più. Giustamente nel tempo si cresce”.

“Molto più di un film” è dunque un disco personale, anche nelle canzoni che non vedono Federica tra gli autori: “Descrive tutto quello che ho vissuto dall’ingresso ad Amici alla quotidianità di oggi, da cantante. Sono cambiata in meglio, sono cresciuta, so affrontare meglio lo stress in studio. Adesso se sbaglio una nota non sbrocco ma mi metto lì tranquilla e la ricanto. Più cresco e più so che quello che c’è nella mia testa vale qualcosa”.

Una parola le viene spontanea per descrivere il suo sound, “Figo. Ma forse è troppo scontato definirlo così”, ride Federica. “È un sound che funziona molto dal vivo, mi rappresenta perché ho avuto voce in capitolo sugli arrangiamenti, nel primo disco non avevo potuto dire la mia perché facevo Amici. Sono stata contenta di aver espresso la mia opnione nel rispetto di chi ha lavorato al disco”.

Sul duetto con i La Rua , “Sull’orlo di una crisi d’amore”, Federica racconta che “Si è presentato Daniele (Incicco, cantante della band, nda) con questo brano di cui mi sono subito innamorata; l’ho immaginato cantato dalla mia voce e dalla sua voce. È un pezzo veramente bellissimo, sono molto contenta dei complimenti che stiamo ricevendo”.

Il legame con Amici per Federica è vivo in varie forme, ad esempio “Elisa ha ascoltato il disco, anche perché suo marito è uno dei produttori dell’album (Andrea Rigonat, nda). L’ho vista, l’ho sentita, mi ha scritto che ho realizzato un disco bellissimo e mi ha fatto un sacco di complimenti. Quando registravo mi ha detto che potevo chiederle consiglio. Non l’ho fatto (anche se mi dicono che mi prestano qualcosa io non la uso) però sapere che lei per me c’è mi dà un bel po’ di carica”.

In queste settimane Federica è impegnata con gli instore (“Non mi va di stare ferma, sento il bisogno di incontrare le persone, mi manca il contatto con loro”) e poi, da maggio, con il tour: si parte il 3 da Treviso. “I primi concerti erano pieni di cover, stavolta farò soltanto brani miei. Io sono sempre la stessa quindi il concerto non cambierà sostanzialmente, il mood è quello, però farò un vero e proprio tour per la prima volta. Sono molto emozionata e felice di questo. Sul palco ci sarà la mia band, che è fortissima”.

Federica Carta e La Rua: guarda il video di “Sull’orlo di una crisi d’amore”

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Francesca Binfaré
Francesca Binfaré
Giornalista, si occupa di musica, spettacolo e viaggi; parallelamente svolge attività di ufficio stampa. Autrice e conduttrice radiofonica dal 1989. Ha vissuto qualche tempo a Dublino, ma non ha mai suonato al campanello di Bono. Ha visto i "duri" Metallica bere un the e Slash senza l’immancabile cilindro. Affezionata frequentatrice del Festival di Sanremo e dei meandri del Teatro Ariston.
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