Dalia delle Fate, intervista all’ideatrice Anna Mirabile

Alla scoperta della nuova telenovela teen di La5, che vanta una produzione tutta italiana e un cast internazionale

Dalia delle Fate, intervista all'ideatrice Anna Mirabile 1
La giovanissima attrice spagnola Miriam Planas interpreta Dalia, protagonista di questa moderna favola 2.0

E’ partita su La5 la nuova serie musicale per ragazzi intitolata Dalia delle Fate, disponibile sul canale 30 del digitale terrestre a partire dall’11 giugno, dal lunedì al venerdì alle ore 13.30 e in replica alle 2.45 e alle 7.00 del mattino, puntate disponibili anche OnDemand su Mediaset Play e sulla piattaforma Infinity. Una telenovela teen scritta e prodotta da Anna Mirabile, che abbiamo incontrato per voi in occasione della messa in onda di questo suo nuovo progetto televisivo.

Quanto è importante conservare dentro ognuno di noi una parte della nostra infanzia?
Moltissimo, questo è l’aspetto più importante per me. Questa serie ha come target i bambini da zero ai tredici anni di età, la cosa più bella è stato leggere lettere di nonni e genitori che mi ringraziavano per aver scritto una storia pulita, che in qualche modo arricchisce i loro rispettivi figli e nipoti, che riporta l’attenzione sul tema del sogno. Una bella reazione da parte anche degli adulti, sono convinta che ci sia bisogno di più poesia in questo mondo, perché accendiamo la tv e sentiamo solo le notizie terrificanti dai telegiornali, purtroppo. Come le cose brutte ci rimangono spiacevolmente impresse, vorrei che fosse così anche per quelle belle.

Che ruolo ha la musica in questa serie?
Un ruolo molto centrale, ci sono brani in spagnolo scritti e composti da Nicolas Maiques, che  interpreta anche il ruolo di Geronzi, un compositore straordinario che ha scritto dei pezzi meravigliosi incentrati su commissione per la serie, ispirati da ciò che gli raccontavo. Poi ci sono brani scritti in inglese  da due musicisti di Los Angeles, Simone Sello e Rich Dickerson, che si sono incastrati alla perfezione con il resto della colonna sonora. 

Dalia delle Fate, intervista all'ideatrice Anna Mirabile
Anna Mirabile, scrittrice

Quali artisti e generi musicali ascolti?
Amo tantissimo la musica melodica, Eros Ramazzotti e Tiziano Ferro sono i miei artisti preferiti, ascolto tante produzioni sudamericane, comprese logicamente le canzoni delle serie teen, in prima battuta quelle derivanti dalla colonna sonora di “Floricienta”. 

Quali innovazioni ha la tua serie rispetto alle altre?
La mia serie cavalca gli archetipi della telenovela teen tradizionale, ma li ripropone in modo nuovo con una storia che esce un po’ dai canoni, perché racconta i ragazzi di oggi con occhi diversi, con ironia e leggerezza, cercando di lanciare messaggi importanti.

In tal senso, i social network sono più un’arma di diffusione o di distruzione  di massa?
Guarda, penso ci sia troppo narcisismo in rete e che la sete di visibilità sovrasti il talento. E’ necessario riportare i giovani alla valorizzazione di ciò che sanno fare, va bene apparire ma a quale scopo? Se il fine ultimo è quello di mostrare il proprio talento sono pienamente d’accordo, altrimenti non serve a nulla, anche perché quel tipo di popolarità dura poco e genera solo frustrazione, perché come arriva poi si smarrisce.

Come valuti la nuova generazione?
Forse la colpa è di noi genitori che li abbiamo viziati un po’ troppo, ma viene chiamata “la generazione della fragola”, nel senso che i ragazzi di oggi sono così fragili che con un morso si possono sfaldare. Sono ragazzi che nella vita hanno davvero tutto, forse eccessivamente, e tendono ad adagiarsi sui propri allori, perdendo la voglia di lottare per ottenere i propri obiettivi. Prestandogli molta attenzione, restandogli dietro e non abbandonandoli a loro stessi, la loro passione può essere riscoperta e coltivata, devono solo recuperare la fiducia e la capacità di ascolto, i genitori fanno loro tanti regali che non servono a sopperire la mancanza della loro presenza. Se hai a che fare con i giovani d’oggi, ti rendi conto che hanno davvero tanta voglia di tornare a sognare.

Quali sono i ricordi più belli della tua infanzia?
L’immagine di me da bambina che giocavo sul balcone e giravo la mia telenovela, con le scope al posto degli attori. Ogni giorno giravo una puntata, mi divertivo così (ride, ndr). 

Quali messaggi vorresti venissero recepiti dal pubblico attraverso “Dalia delle Fate”?
Il rispetto per le donne, il rifiuto della violenza e combattere il bullismo, più che con le parole con un buon esempio. 

Condividi su:
Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
Top