Claudio Trotta organizza concerti e spettacoli dagli anni ’70, “No pasta no show” è la sua autobiografia.
Per Claudio Trotta la Bellezza esiste sono con la b maiuscola, e spesso fa rima con la musica. “No pasta no show” (Mondadori Electa) è il suo racconto di vita, lavoro, emozioni, incontri e musica: è la sua autobiografia, ma anche un libro che è l’affresco di un’epoca.
Claudio Trotta, infatti, è uno dei più stimati e importanti produttori e promoter indipendenti di spettacoli dal vivo, conosciuto in Italia e a livello internazionale.
Dopo alcuni anni di esperienza nelle radio libere, nel 1979 ha fondato Barley Arts (che chi frequenta il fronte dei palchi conosce molto bene), di cui è tuttora titolare e, soprattutto, anima. Da allora ha organizzato più di 15.000 eventi: concerti, spettacoli di musica dal vivo, edutainment e festival, in Italia e nel mondo.
Di Bellezza ne ha vista e condivisa, e vuole continuare a farlo: 《Credo nella Bellezza e nel contagioso benessere che scaturisce da essa. Ecco cosa voglio continuare a fare da grande. Voglio contagiare ed essere contagiato dalla Bellezza, voglio sostenerla e promuoverla》. Una dichiarazione d’intenti.
In “No pasta no show” (sottotitolo: “I miei 40 anni di musica dal vivo in Italia”) Claudio Trotta racconta un pezzo di storia italiana guardata dall’angolazione della musica, intesa come partecipazione e progetto culturale. Nel libro si incontra una galleria di personaggi indimenticabili, tratteggiati con freschezza – è un piacere leggere gli aneddoti che li riguardano; le pagine di Trotta sono il racconto di una passione intramontabile, una dichiarazione d’amore nei confronti della musica e della Bellezza, ma anche una raccolta di racconti affascinanti.
Volete Ry Cooder? Eccolo al Rolling Stone di Milano, il 4 maggio del 1982. E Axl Rose, leader dei Guns N’ Roses? Lui ha smontato una camera d’albergo per trasformarla in palestra. E a Torino non è salito su una Mercedes, perché una volta ha sognato di morire su un’auto come quella. Nel libro troveremo anche il Boss Bruce Springsteen che una sera, dopo una cena sui Navigli, si avvia da solo alla scoperta di Milano. La musica è anche questo.