Ciao sono Vale colpisce a colpi di pensieri e parole sentite

L’incontro con la talentuosa artista classe ’98, per parlare del nuovo singolo “Kill Bill”, prodotto da Diego Calvetti

Ciao sono Vale
Ciao sono Vale si racconta ai lettori di Musica361 in uscita del singolo “Kill Bill” © foto di Luca Pipitone

Vivere la musica come sfogo, questa la mission di Valeria Fusarri, in arte Ciao sono Vale, giovane cantautrice lombarda della scuderia Honiro Rookies. “Kill Bill” è il titolo dell’inedito che sancisce l’inizio del sodalizio artistico con il producer Diego Calvetti. Un brano originale e spontaneo, la fusione perfetta tra acustica ed elettronica, recitato e cantato.

Nel testo dici: “qui nessuno sa cosa sia l’etica e predica, chi giudica solo per sentito dire”. Penso tu abbia fotografato un po’ la nostra epoca in settantacinque caratteri, spazi inclusi. Cosa ti ha ispirato questo tipo di riflessione?

Grazie per aver sottolineato questa frase, ci tengo veramente molto e credo sia la frase in assoluto più significativa del brano. Una cosa mi ha sempre fatto incazzare: la gente che parla per dare aria alla bocca, quando in realtà di concreto non ha nulla da dire se non parole scritte/dette a caso senza darci nessun peso. Mi riferisco a tutte queste persone che non fanno altro che cercare di mettere in cattiva luce gli altri solo perché sono insoddisfatti della loro vita!

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La copertina del singolo “Kill Bill”

Cosa aggiunge “Kill Bill” al tuo percorso? Soprattutto rispetto al disco d’esordio “SOS” pubblicato lo scorso gennaio

Credo un bel passo avanti. Sto lavorando molto sulle parti cantate, gli incisi e l’espressione della mia voce quando canto e cerco di raggiungere certe note che non avevo mai nemmeno sfiorato.

Vista la citazione cinematografica di tarantiniana memoria, quali sono le tue pellicole preferite e i generi di film che prediligi?

Sono sincera e ammetto di essere molto più legata a certe serie TV rispetto ai film. Mi piacciono comunque gli horror, thriller o con una trama da seguire importante, ad esempio, come serie TV che adoro, c’è “VIS A VIS”.

Coltivi anche altre passioni oltre la musica?

Sinceramente no, sono praticamente negata in tutto (ride, ndr).

Che bambina sei stata?

Timida, chiusa, paurosa e insicura.

Come ti immagini tra dieci anni?

Sempre uguale ma sono sicura, al 100%, che avrò trovato un altro look che possa stare bene con la mia bandana!

Chiudi gli occhi e immagina la tua vita senza musica, cosa vedi?

Non è possibile. Niente!

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Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
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