Casa Sanremo 2019, scopriamo le novità con il patron Vincenzo Russolillo

Taglio del nastro fissato per le ore 18.00 di domenica 3 febbraio con Roberta Morise, madrina d’eccezione di questa dodicesima edizione

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Dal 3 al 9 febbraio ritorna Casa Sanremo Vitality’s l’hospitality del Festival della Canzone Italiana

Casa Sanremo è diventato ormai un appuntamento fisso e un punto di riferimento per addetti ai lavori, curiosi e appassionati che ruotano attorno al Palafiori nella caotica settimana del Festival della canzone italiana, un’oasi di tranquillità e di relax. Alla vigilia dell’inaugurazione della dodicesima edizione della rassegna promossa da Gruppo Eventi, abbiamo raggiunto telefonicamente il patron Vincenzo Russolillo, per scoprire con lui le principali novità in programma.

Cosa dobbiamo aspettarci da questa dodicesima edizione?
Sicuramente più contenuti che vanno al di fuori dello scenario sanremese, ma che rispecchiano argomentazioni di carattere sociale e culturale che, in questo momento, rappresentano al meglio la nostra italianità. Nei vari teatri si alterneranno incontri e momenti di aggregazione tra gli operatori del settore e non solo, un calendario in continua evoluzione consultabile sul sito casasanremo.it.

Lo scorso anno si sono toccate le 78mila presenze, con ben 9.000 pass e più di 370 appuntamenti in programma. Quali sono gli obiettivi di quest’anno?
Mi auguro di poter raggiungere i numeri importanti dello scorso anno, la nostra speranza è che l’idea nata nel 2008 da me e da Mauro Marino possa sempre di più rappresentare un punto nevralgico e fondamentale per il Festival. Siamo al lavoro da undici mesi per mettere in piedi un buon programma ricco di appuntamenti interessanti, in realtà, per essere precisi, la macchina organizzativa di Casa Sanremo non si ferma mai, perché nella fase di produzione dell’evento cominciamo già a pensare all’edizione successiva, appuntandoci quelli che possono essere spunti, suggerimenti e migliorie da apportare in futuro.

Il taglio del nastro é fissato alle ore 18.00 di domenica 3 febbraio. Madrina d’eccezione sarà Roberta Morise, volto molto amato del piccolo schermo. Quali sono stati i criteri di scelta?
Roberta ha partecipato lo scorso anno aL’Italia in vetrina, contenuto che riproponiamo quest’anno con Cataldo Calabretta. Nel conoscere questo personaggio che rappresenta alla perfezione la meridionalità al femminile, ho scoperto una grande professionista che sa fare bene il suo mestiere, ma soprattutto una donna con tanta grinta e una profonda umiltà, elementi che ci rendono compatibili. Abbiamo scelto lei perché trovo che sia adatta a rappresentare l’immagine di Casa Sanremo, ma anche il nostro spirito di persone che hanno voglia di stare insieme e fare cose belle.

Casa Sanremo 2019, scopriamo le novità con il patron Vincenzo Russolillo
Casa Sanremo 2019, la madrina Roberta Morise e il patron Vincenzo Russolillo © foto di Sara Galimberti

Tra le novità di quest’anno spicca la collaborazione con Radioimmaginaria. Di cosa si tratta esattamente?
Questa è la novità più interessante di quest’anno, abbiamo voluto instituire un premio per il vero vincitore del Festival della canzone italiana, non perché le giurie siano poco affidabili o svolgano un cattivo lavoro, ma per avere un percepito da parte dei reali fruitori della musica, ossia i giovani. Radioimmaginaria con cento ragazzi presenti a Casa Sanremo, più altri collegati in tutta Italia via web nelle varie redazioni del network, ogni sera ci fornirà il proprio verdetto e decreterà, un quarto d’ora prima della proclamazione ufficiale, il vincitore ideale. Speriamo che questa scelta possa andare in direzione dell’artista che, di fatto, riuscirà a vendere più dischi.

Oltre 7mila metri quadrati che quest’anno saranno arricchiti da una nuova sala dedicata all’indimenticato Pepi Morgia, talento che ha saputo coniugare passioni e arti diverse… 
In dodici anni credo di aver commesso l’errore più grande, ho sempre ricordato questo grande artista ad ogni conferenza stampa insieme a Mauro Marino, ma non abbiamo mai ritagliato uno spazio a lui dedicato. Pepi ha sempre voluto che quello spazio fosse dedicato al Museo della Canzone Italiana, cosa che ancora oggi non si è concretizzata, personalmente ritenevo giusto che ci fosse un bel teatro a lui intitolato.

Com’è cresciuto negli anni questo contenitore? È andato di pari passo con il Festival o si é evoluto parallelamente?
Ritengo che un Festival di successo faccia bene a tutta la città, compreso l’evento di Casa Sanremo. Quindi, credo che l’evoluzione sia andata di pari passo con l’ottimo lavoro svolto dalla Rai. Solitamente non riesco a guardare tutte le serate in maniera molto attenta, naturalmente per via degli impegni e degli oneri da organizzatore di questa intensa rassegna collaterale, ma ho molto apprezzato la qualità espressa da Claudio Baglioni e dalla sua squadra lo scorso anno.

Credo che Sanremo 2019 riuscirà a bissare i grandi numeri della passata edizione, anche perché al comando c’è un grande capitano, vale a dire il regista Duccio Forzano che annovero tra gli amici veri. Ci tengo a ringraziare tutti gli sponsor, le persone che collaborano da dodici anni al successo di Casa Sanremo e voi di Musica361 per lo spazio che ci avete dato.

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Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
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