Baby K con Mika, D’Amico e tutte le novità discografiche

Dargen D’Amico e la filosofia della parola
Dargen D’Amico prova a bissare il successo di Sanremo. Come lui Rkomi. Ma Baby K e Mika sono la novità più forte della settimana


Baby K è la vera sorpresa fino a questo momento con un duetto stile anni ‘80 insieme a Mika. Di Fedez il singolo più venduto.


Lo sappiamo bene, non è mai davvero estate se non arriva il brano di Baby K.

Questa volta però la cantante ha voluto davvero strafare. Nella stagione in cui ormai è assodato ci vogliano i featuring per scalare le classifiche, anche Baby K non vi ha rinunciato. Al suo fianco, nel nuovo singolo Bolero, c’è lo straordinario Mika.

Vediamo allora, partendo proprio dalla canzone di Baby K, i nuovi brani estivi della settimana.

Bolero ha un sapore anni ‘80, che tuttavia sembra distinguersi dai classici pezzi estivi. Il ritmo è ballabile, le atmosfere a tratti danno una sensazione malinconica, quasi di inquietudine. È ciò che rende la canzone ancor più bella. Baby K va oltre stupendoci ancora una volta. Lo fa quindi con una grande voce. Mika…uno a caso! L’effetto è già leggendario, merito dell’originalità che distingue il brano da tutti gli altri estivi ascoltati fin qui.

Per Dargen D’Amico era difficile fare meglio di Dove si balla, la canzone con cui aveva spopolato pochi mesi fa a Sanremo. Le attese sono confermate. Il cantante milanese fa ballare tutti, ma Ubriaco di te sembra essere un passo indietro risposto al successo festivaliero. Forse manca l’originalità; il pezzo è esattamente quello che ci aspettiamo da D’Amico dopo il brano di Sanremo. Non male, ma alla prossima Dargen è già chiamato a cambiare genere se vuole evitare i commenti di chi lo considera già ora limitato a un solo possibile ritornello.

Gli serve il coraggio che ha usato Baby K, nonché lo stesso della nuova promessa della musica italiana.

Fa piacere vedere che si sta facendo strada, con discrezione, la giovane Ariete, alias Arianna Del Ghiaccio. La ventenne di Anzio, che tre anni fa partecipò a X Factor, si impone sempre di più come nuova figura della musica indie italiana. Il singolo uscito ieri, Tutto con te, conferma quella tendenza a captare i gusti del pubblico creando ritornelli orecchiabili su basi alternative e contemporanee.

Una ballata romantica, testimone di un amore appena sbocciato, quando si vorrebbe vivere ogni momento insieme al partner. Sì, c’è sempre una gran voglia di sognare: almeno in estate non perdiamo il vizio di farlo.

Cade invece nello stesso problema di Dargen l’altro fenomeno di Sanremo.

Rkomi con Ossa rotte punta tutto sulla ripetizione all’infinito del titolo durante il ritornello per imporsi come tormentone dell’anno. Non c’è particolare originalità nella melodia, tuttavia la costruzione del brano è tale che appena le radio inizieranno a trasmetterla questa canzone ci rimarrà nelle orecchie anche senza volerlo. Non è poco, chapeau.

Tanta trap e ancor più autotunes nel brano di Ghali con Madame: Pare racconta la crisi esistenziale di un giovane cresciuto senza veri punti di riferimento. L’anarchia diventa un motto della sua vita, per evitare di essere fagocitato da ciò che vuole imporre la società. Testo meno banale di quel che non possa apparire distrattamente. Ma anche la musica, ricca di arrangiamenti particolarmente ritmici, è tutt’altro che scontata. Così si balla molto.

Le classifiche Fimi, nel frattempo, continuano a premiare il gigantesco trio Fedez-Tananai-Sattei. La dolce vita piace ed è sempre saldamente al primo posto. Come ipotizzato, funziona anche Bagno a mezzanotte di Elodie, sebbene per ora solo all’ottavo posto. E ora vedremo dove arriverà Baby K. In attesa del brano di Giusy Ferreri, l’altra regina dell’estate, quello di Baby K sembra essere la vera sorpresa della stagione. Già, proprio lei che di trionfi estivi ne ha già fatti tanti al punto che potrebbe ormai permettersi di riciclarli. Invece no, non si ferma. Quando arriva l’estate, Baby K si esalta.

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Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.
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