Antonietta Incardona: L’arte è un lavoro di squadra

Il mio unico desiderio era quello di suonare e fare concerti, conoscere il più possibile ciò che c’è dietro ad uno spartito, andare oltre le note…emozionarsi davanti ad una melodia dalla più semplice alla più complessa

Antonietta Incardona: L'arte è un lavoro di squadra
Antonietta Incardona: Adoro lavorare con gli attori, essere parte integrante dei loro spettacoli

Scopriamo il mondo di Antonietta Incardona, pianista, compositrice, direttrice artistica, laureata in musicologia al DAMS e animatrice culturale attraverso questa appassionata intervista…

Hai iniziato a studiare pianoforte a cinque anni…Come mai proprio questo strumento? La musica era una passione di famiglia?

Sì. Mio nonno suonava la fisarmonica, tutto è nato dall’ascolto di quella musica popolare siciliana, suonata divinamente a orecchio da mio nonno. Penso di essermi innamorata della musica in quei primi istanti di vita.

Poi semplicemente, mia madre ha “provato” a farmi fare lezione di pianoforte e da allora non ho più alzato le mani dalla tastiera.

Il mio unico desiderio era quello di suonare e fare concerti, conoscere il più possibile ciò che c’è dietro ad uno spartito, andare oltre le note…emozionarsi davanti ad una melodia dalla più semplice alla più complessa. Respirare con essa ed esalare l’ultimo respiro con LEI!

I miei genitori mi hanno sempre sostenuta. Mai dicevano “prima studia per la scuola e poi se hai tempo suona”, mai!

Passavo fin da piccola ore sullo strumento e poi studiavo per la scuola. Avevo le mie amicizie e facevo sport anche a livello agonistico.

Adesso i genitori fanno il contrario e i ragazzi arrivano al diploma o laurea molto tardi. Studiano meno. Sono convinta, perché l’ho vissuto sulla mia pelle. Se sei veramente appassionato e motivato puoi fare tutto e bene.

Ti soddisfa di più suonare il piano, comporre o dirigere?

Certamente suonare il piano. Ho studiato composizione, con il maestro Carlo Alessandro Landini, scrivendo brani che sono stati eseguiti anche da artisti stranieri.

Ho diretto solo orchestre d’archi, con la guida dei miei maestri di direzione, soprattutto il M° Fabrizio Dorsi e Attilio Martignoni. Ma tutto era per arricchire e rendere più completa e articolata la mia preparazione di musicista, per diventare una vera artista e non solo una esecutrice.

Amo suonare soprattutto in formazioni da camera (duo, trio, quartetto…) dove il pianoforte è solista insieme ad altri.

Comunicare e condividere le proprie idee musicali, le proprie convinzioni emotive ti fa crescere musicalmente, ti apre la mente.

Dal 2019 faccio parte dell’orchestra Filarmonica dei Navigli sia come solista sia nell’organico. diretta dal maestro Maurizio Tambara. Suonare in orchestra ti condiziona un po’, in questo caso è il direttore che decide cosa vuol far venir fuori dagli strumenti, ma serve tantissimo, ti inquadra, ti educa ad un ascolto ancor più attento.

Eccezionale per me sono state, anche, le tournée con diversi musical, tra cui West side story, emozione allo stato puro! Il direttore era Luciano Caggiati con la regia di Sonia Grandis, coreografie di Laura Valli e costumi di Daniela Casati Fava.

Spazi dalla classica a Morricone a Michael Jackson….quindi non hai preferenze di genere?

Mi piace spaziare. Ascolto tutto.  Mi devo emozionare il più possibile. e questo può accadere solo “affondando le dita” nei diversi generi.

Dall’esecuzione come solista del Concerto K466 di Mozart per pianoforte e orchestra, musica eterna, proprio recentemente, con l’orchestra diretta dal Maestro Roberto Gianola, mi sono esibita in una serata dedicata interamente alla musica di E. Morricone, a Bellano. Emozionante, da morire! Ho pianto quando è finito, ringraziando il direttore per ciò che aveva tirato fuori dai nostri strumenti. ma poi tutta la giornata passata insieme ai miei amici d’orchestra, dalle prove alla cena veloce, al cambio abito in camerini adattati!

L’esperienza con la musica di Michael Jackson è stata incredibile. Ho avuto la direzione artistica delle tre edizioni, uniche nel loro genere! Le prime due, 2010 e 2011, al Teatro Fraschini di Pavia e la terza nel 2014 al Teatro Nuovo di Milano. Tre serate incredibili con teatro esaurito! Coinvolgimento di 150/200 artisti tra cantanti, ballerini, musicisti. Eravamo tre donne, di cui una presidente del fan club nazionale di Michael. Ho avuto ospite Jennifer Batten, storica chitarrista di Michael. Quanto lavoro, mesi! Ma che emozioni.

Nell’edizione di Milano avevo coinvolto anche il mio coro di bambini per un medley: stupendi! Tutto l’incasso è stato devoluto alla ricerca per le malattie cardiovascolari dell’ospedale San Matteo di Pavia.

L’unico genere in cui non mi cimento come pianista è la musica leggera. Preferisco ascoltarla, anche quando non “sa di nulla”. Il mio mito è Vasco Rossi. Ne apprezzo anche altri, tra cui Lady Gaga, Norah Jones e il jazz.

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Antonietta Incardona: Comunicare e condividere le proprie idee musicali, le proprie convinzioni emotive ti fa crescere musicalmente, ti apre la mente

Parlami di alcuni concerti tuoi in cui intervenivano attori…

Adoro lavorare con gli attori, essere parte integrante dei loro spettacoli. Tanti anni fa ho composto le musiche di scena di due spettacoli di R. Piumini e i miei alunni di sei anni hanno cantato e sonorizzato le storie sul palco.

Dal 2013 porto in giro per l’Europa in francese, italiano e spagnolo uno spettacolo musico-teatrale riadattato dall’attore Alessandro Ferrara, La Boutique Fantasque. Le musiche sono tratte dal balletto di Rossini nella versione per pianoforte. Il testo teatrale della storia adattato, ridotto e ricomposto in una drammaturgia originale, è stato pubblicato dalla casa editrice Aracne.

Mi interessava questo lavoro perché mi è sempre sembrato una sintesi perfetta tra azione scenica e musica. La Boutique Fantasque permette di addentrarsi nel mondo dei sentimenti umani con il sorprendente aiuto di giocattoli “parlanti”. È stato pensato per un pubblico di ragazzi e realizzato da Alessandro Ferrara – attore, marionettista, mimo, autore, regista, musicista, insomma un artista completo – con tecniche di teatro d’attore e teatro di figura. È uno spettacolo che ritengo pura poesia sia per la maestria con cui Alessandro lo ha realizzato sia per la storia in sé.

Poi non mancano i classici Pierino e il lupo di S. Prokoviev e Il carnevale degli animali di C. Saint-Saens, in collaborazione di attori quali Massimo Boldi, Enrico Beruschi, Carlo Decio, Alessandro Ferrara. Ogni attore ha realizzato la propria messa in scena, o come voce recitante o come attore di teatro. Sul palco sempre, ovviamente, musicisti dal vivo, mai musica registrata. In programma ci sono altri spettacoli inediti. Ma lo scoprirete seguendomi.

Ti piace molto lavorare per i bambini, raccontami qualcosa in proposito…

L’arte è bambino. La musica è vita. Suonare e insegnare sono la mia passione, danno valore alla mia esistenza. Mi reputo fortunata, faccio ciò che ho sempre voluto fare nella vita.

I bambini, piccoli o grandi che siano, danno grandi soddisfazioni. Realizzando spettacoli musico-teatrali imparano la vita. Apprezzano la bellezza.

La fortuna di lavorare con attori professionisti mi permette di portare in classe la mia esperienza e aiutare i ragazzi ad affrontare l’emozione di un palcoscenico. Li porto in un mondo che, tendenzialmente, vivono solo da spettatori. Affrontando un copione, creato per loro o da loro, approfondiscono le loro emozioni. Mi è capitato di avere dei risultati fantastici da ragazzi che mai avrebbero detto di poter affrontare un pubblico. Escono da esperienze di questo tipo talmente arricchiti che vale la pena “saltare un po’ di programma scolastico”.

Pensa che tre anni fa, in una terza media, i ragazzi mi hanno chiesto di creare un testo teatrale, tratto da un libro sul femminicidio. Detto fatto! Ho valorizzato una ragazza che danzava (rappresentava l’anima della ragazza uccisa), ho inserito un cortometraggio di alcune scene, registrato da loro con iPad in giardino, inserito letture di alcune parti del libro, una ragazza ha cantato un ritornello di una canzone…poi ovviamente alcuni, non volendo stare in scena, hanno formato lo staff: quindi ricerca del materiale, locandina, comunicato stampa, tecnici luci e sipario, suggeritori, maestri di palcoscenico: un vero lavoro di squadra! L’arte è un lavoro di squadra. Ti emozioni ed emozioni!

Cos’è Polimnia?

Polimnia Cultura è l’associazione che presiedo dal 2010. È un’associazione senza scopo di lucro che si occupa della cultura in senso lato. Musica, teatro, pittura, scultura, letteratura, poesia…quindi sono innumerevoli le collaborazioni con altri enti situati sia in Italia sia all’estero.

I progetti che svolgiamo sono molteplici. Tanto è il lavoro per le scuole, con spettacoli musico-teatrali e laboratori.

Concorsi musicali per giovani talenti. A settembre ci sarà il concerto dei quattro vincitori dell’ultimo Concorso Giovani Talenti, in collaborazione con l’orchestra Filarmonica dei Navigli, in cui i solisti si esibiranno nel loro repertorio con un’orchestra sinfonica, per la prima volta come solisti! Un’esperienza per un giovanissimo incredibile!

Uno spazio è sempre rivolto alla beneficienza. Concerti a favore di associazioni contro la violenza sulle donne, per esempio, o verso associazioni che si occupano di trovare fondi per la ricerca su malattie rare (sindrome di Down, sindrome di Williams o Neuroblastoma…)

Ovviamente io personalmente dedico molto tempo alla ricerca musicologica e organizzo rassegne concertistiche, come la Rassegna Concertistica Felice Lattuada. La passione dominante e La rassegna Francesca Nava D’Adda…

Antonietta Incardona: L'arte è un lavoro di squadra
Antonietta Incardona: Mi devo emozionare il più possibile. e questo può accadere solo “affondando le dita” nei diversi generi

Il recente disco che hai inciso…di cosa si tratta? Chi sono gli autori contemporanei che hai scelto?

Immagini”, è il mio primo disco da solista, che arriva dopo nove produzioni di musica da camera.

Immagini” è un viaggio che attraversa stili di compositori di varia provenienza ed ispirazione. Direttori d’orchestra, compositori di musica contemporanea “classico-colta”, un cantautore, un compositore di musiche da film, giovanissimi musicisti capaci con la loro freschezza di esprimere forti emozioni.

Ogni composizione, con le sue sfumature, i suoi colori, i chiaro-scuri, produce nella mia mente e nel mio cuore un’immagine particolare, legata ad un’emozione, a una sensazione. Nell’album si passa da momenti romantici, passionali, ad attimi che cercano l’intimità, c’è l’attesa, il tema del viaggio, dell’impalpabilità del pensiero, il tema della morte, della speranza, dell’etereo e dell’ancestrale.

Ogni brano è una perla preziosa che racchiude in sé un’infinità di emozioni che mi danno vita, le melodie di questi brani mi hanno letteralmente travolta, affascinata.

“L’obiettivo di questo progetto è «creare immagini diverse per emozionare diversamente», nato da collaborazioni e dall’incontro tra espressioni artistiche. Il cd, infatti, è impreziosito con una copertina firmata da Alfonso Restivo, pittore di fama internazionale.

Questo è un album che mi sento addosso, che rispecchia le immagini della mia anima di donna e artista. Poi per me è motivo di grande soddisfazione, perché incidere in studio con accanto il creatore dell’opera è un’emozione indescrivibile, quasi più di un concerto dal vivo. Per me ciò che contava era riuscire ad entrare in sintonia con gli autori, realizzare ciò che avevano nella mente e nel cuore. E rendersi conto di esserci riuscita è qualcosa che ti apre l’anima.

I Maestri mi conoscono. Leonardo Laddaga ed Emanuele De Francesco avevano già scritto vari brani che poi ho inciso (il mio disco precedente “Evolve” – TopRecords – è stato composto proprio da Leonardo. Con Adriano Bassi ci eravamo conosciuti durante la presentazione del mio cd “Portraits” (con brani di compositrici donne eseguito a quattro mani) e mi onora il fatto che il maestro definisca “Immagini” un album dal gusto etereo, con sonorità ancestrali.

Il Maestro Dones è una conoscenza più recente, ho accompagnato i suoi allievi di direzione d’orchestra; Ugo Albion è stato un mio insegnante di storia della musica, grande amico che stimo e ammiro per la qualità del suo modo di scrivere, con una tecnica contrappuntistica fuori dal comune e cuore incredibili; Luciano D’Addetta, contrabbassista, suona con me in orchestra e spesso eseguo i suoi brani per le musiche da film; Marco Maiello è un giovanissimo trombettista che ha iniziato a comporre a 12 anni e ho suonato sotto la sua direzione in un’orchestra di fiati. Invece di Daniele Bertoldin ho eseguito il suo brano in prima assoluta per un concorso internazionale di composizione, e mi è piaciuta l’atmosfera che creava quel brano. Infine, Gianfranco Messina, è un violinista, spalla dell’orchestra con cui collaboro e con il quale ho sperimentato il plettro dentro la cordiera!

Cosa farai nel prossimo futuro e come possiamo seguire la tua attività?

Per quel che riguarda i miei prossimi progetti c’è la realizzazione di un cd di un’opera da camera per pianoforte, con due eccezionali artisti, il soprano Claire Nesti e il tenore Davide Piaggio, mai stata registrata e rappresentata, prodotta dalla Sheva Collection con la regia di Sonia Grandis. Uscirà in autunno.

Amo la ricerca, mi sono laureata in musicologia proprio per il desiderio di scoprire repertori nuovi. Tra le altre cose sto realizzando un disco di brani della compositrice dell’800 Francesca Nava D’Adda in trio con la violoncellista Livia Rotondi e la violinista Rita Mascagna, e a due pianoforti con la pianista Daniela Filosa; ho creato una Rassegna ad hoc, dedicata a questa grande donna, mecenate della musica.

Quest’estate ho vari concerti in Italia con diverse formazioni dal duo al quartetto, e poi ovviamente sto programmando per la prossima stagione, sia come pianista sia come organizzatrice di eventi, con pittori e scrittori, oltre che con attori e compositori.

Sto proseguendo la traduzione di un libro dal francese in italiano su Schubert, che spero di chiudere entro il 2023.

Eseguirò in autunno il Primo Concerto di Beethoven per Pianoforte e Orchestra.

Intanto altri compositori stanno scrivendo brani nuovi in modo da poter realizzare un altro cd “la musica classica adatta al mio universo artistico”.

Molti sostengono che non è più il tempo di incidere cd, non serve. Non è così. Io mi divido tra concerti e studio discografico.

Il disco ci sopravvive, è una testimonianza che rende la musica e l’artista eterni.

Io sono su Fb e Instagram sia come Polimnia Cultura sia come Antonietta Incardona; quindi, per seguirmi basta andare lì e cercarmi, rispondo sempre a chiunque. Mi piace conoscere gente e scambiare le impressioni e raccontare i miei sogni e i miei progetti.

Amo ciò che faccio. La musica è tutta la mia esistenza e il mio unico desiderio è quello di poter tramettere la mia passione, il mio amore per la vita.

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Sergio Scorzillo
Sergio Scorzillo
Autore, attore, regista, formatore. Teatro e Musica sono state da sempre le sue grandi passioni e non solo. Il palcoscenico è il luogo in cui riesco a vincere le mie fragilità, a comunicare e a sentirmi utile e vivo
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