Annalisa è la regina dell’estate. Ma ora che musica farà?

Annalisa, Antonacci, Fabi: settembre parte col botto 1
Annalisa in pochi mesi ha lanciato “Mon amour”, “Bellissima” e “Disco Paradise”. L’anno scorso si era imposta con “Tropicana”


Annalisa è in hit parade quest’estate con ben tre brani. Ma questo boom ora la costringe a un bivio molto rischioso


La prima parte di questo 2023 è stata nel segno assoluto di Annalisa. Se volete si potrebbe discutere circa la qualità dei brani con cui sta riscuotendo così tanto successo, ma non sul risultato. Motivo per il quale chi (pochi) storce il naso per la svolta nel look e nella proposta musicale della cantante ligure, si deve ricredere. Questa nuova Annalisa piace e molto a cominciare dagli addetti ai lavori.

Diciamoci la verità: non si è mai sentita così tanto Annalisa in radio e in televisione.

Nemmeno l’anno scorso col traino di TropicanaNeppure quando nel 2015 aveva presentato al Festival uno dei brani più belli e più sottovalutati di sempre (Una finestra tra le stelle). Il boom è nato più o meno nel periodo di Sanremo, dove quest’anno la cantante non era in gara ma ospite in diretta da piazza Colombo. Proprio quel Sanremo dove, un anno prima, Annalisa aveva dato il via alla sua svolta, cantando Dieci. Un brano che interpretava per la prima volta con una piena libertà di espressione sensuale anche nel look. Al Festival 2023 era appunto ospite: con un corpo di ballo di tutto rispetto cantava Bellissima. Ossia una canzone già uscita qualche mese prima, passata inizialmente un po’ in sordina, anche se chi mastica un po’ di musica (permetteteci in questo senso un minimo di auto citazione) ne aveva già compreso il potenziale.

Qualche radio faceva passare la canzone, ma in pochi ne parlavano. Eppure quella sera in piazza Colombo tutto il pubblico cantava a memoria Bellissima.

Da lì è nata la consacrazione definitiva della nuova Annalisa.

Pochi mesi dopo ecco uscire Mon Amour, con quel ritornello in grado di fare davvero da calamita e persino più famoso del titolo. “Ho visto lei che bacia lui che bacia lei che bacia me” ha messo in crisi tanti di quei cervelli più di qualunque altro rompicapo cinese. Ora tutti la conoscono e la ballano, a prescindere da quel che racconti il testo. Non ci sarebbe da stupirsi se la cantassero persino in Vaticano: è orecchiabile, fresca, libera. Forse anche un po’ troppo dal punto di vista della storia, tuttavia la spensieratezza che la caratterizza la fa essere irrinunciabile persino per i più bigotti.

Come non bastasse, dopo pochissime settimane ecco arrivare Disco Paradise.

Fedez, a cui si può imputare di tutto ma non scarso acume imprenditoriale, chiama accanto a sé per cantarla gli amici Articolo 31 e la cantante del momento. Annalisa arriva così ad avere tre canzoni in classifica nello stesso momento. È diventata talmente importante da non essere più una delle presenze scontate ai prossimi Festival di Sanremo. Pensare che vi ha partecipato tante volte, arrivando anche sul podio in un’occasione. In effetti sono ormai passati più di dieci anni dalla sua partecipazione ad Amici con cui si è fatta conoscere da tutti.

Annalisa a Sanremo, però, ora diventerà sempre più un evento.

È pronta anche per il suo primo tour nei palasport che, con ogni probabilità, anticiperà un ingresso negli stadi. La missione più difficile ora diventa mantenere quel successo. Certo ora la domanda che ci si pone è: quale Annalisa vedremo nel futuro? Come potrebbe abbandonare questo new look che le sta portando tanta fortuna? Ma, al tempo stesso, ripetere per la quinta volta quel genere, non rischierebbe di incastrarla in un modo di cantare limitante per le sue possibilità? Insomma, tutti vorremmo essere fuorché chi dovrà decidere il prossimo singolo di Annalisa. La sfida è più che mai impegnativa.

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Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.
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