Andrea Pellizzoni: “del doman non v’è certezza”

Andrea Pellizzoni: mi piace affrontare il lato “sbagliato” di una cosa per conoscerla meglio, evitarla ed evolvere

Andrea Pellizzoni: sto imparando a suonare l'ukulele
Mi piace ascoltare tanta musica italiana degli anni delle osterie e dei cabaret e musica etnica

Andrea Pellizzoni ha studiato presso il Centro Teatro Attivo di Milano, collabora con la compagnia del 900, AdHoc value in action e Dramatrà- città di scena. È attore e presentatore.

Ha seguito corsi e workshop con grandi maestri contemporanei come Paolo Rossi, Danny Lemmo, Filippo Timi, Theodoros Terzopoulos e soprattutto Carlo Boso e la “sua” Commedia dell’Arte.

È stato parte del cast di film quali  Dance of the hearts, Uno di noi e Il Cristo di Gamala: la vera storia dell’uomo chiamato Gesù. La sua simpatia l’ha riservata anche ad alcuni spot televisivi.

Ho avuto il piacere di lavorare in scena con lui in “Il falso ospite”, commedia ritrovata di autore sconosciuto, attribuita a un giovane Goldoni.

Ciao Andrea, felice di rivederti! Posso passare alla breve intervista?

Sono pronto, spara!

Raccontami i tuoi inizi nel mondo dello spettacolo

I miei inizi nel mondo dello spettacolo sono piuttosto comuni, quasi banali, direi. Partono da un corso di teatro alle medie, per poi continuare col seguire in maniera attiva una compagnia di teatro amatoriale dialettale del mio paese, Seregno (sempre dietro le quinte, prima attrezzista e poi aiuto regista), e un esame di maturità con tema il neorealismo cinematografico.
Poi, qualche anno dopo, i corsi serali e una accademia diurna vera e propria.

I tuoi ti hanno ostacolato o incoraggiato?

Inizialmente, i miei non erano troppo d’accordo, avevano paura che non portasse a niente; erano giustamente preoccupati.
Mio padre è stato il primo a credere in me, ma ad un patto: affiancare gli studi in accademia ad uno o più lavoretti serali. E così è stato, difatti.

Tuo rapporto con la musica? Studiato uno strumento?

Con la musica ho un ottimo rapporto, nel senso che mi piace molto ascoltarla e ovviamente suscita in me diverse emozioni ogni volta, ma ad “impararla” faccio fatica, anche se mi impegno.
Adesso, per il tipo di approccio che questo strumento dona, sto imparando a suonare l’ukulele; ma vorrei, in seguito, impararne almeno un altro, come la chitarra o il pianoforte.
Chissà!

Andrea Pellizzoni: sto imparando a suonare l'ukulele
Andrea Pellizzoni: mi piace affrontare il lato “sbagliato” di una cosa per conoscerla meglio, evitarla ed evolvere

Spettacoli con musica registrata o dal vivo che ricordi particolarmente?

Avendo lavorato anche in un parco divertimenti per una stagione, qualche musical l’ho visto (e in minima parte anche partecipato), ma devo ammettere di non essere particolarmente fan di questo genere di spettacoli.

Cosa ascolti nel privato?

Nel privato, il mio ascolto della musica va a momenti. Adesso sto ascoltando tanto italiano (soprattutto la musica che si faceva a Milano ai tempi delle osterie e dei cabaret: I Gufi, Jannacci e Cochi&Renato, per intenderci) e molta musica etnica, soprattutto quella che affonda le sue radici nelle profondità dei popoli (tibetana, norrena, celtica e vedica); mentre più in generale il folk, il rock ed il blues mi accompagnano sempre, al di là del mio “periodo musicale”.

Un momento nella carriera che tornando indietro eviteresti di affrontare, e perché 

Non so se c’è un momento della mia carriera che eviterei, perché per quanto possa aver “sbagliato” la scelta di qualche partecipazione a questo o a quel cast, e per quanto brutto possa essere stato il risultato finale, posso dire di aver sempre imparato da ogni singola esperienza fatta.

Questa è una cosa a cui ripenso sempre e che da un lato mi piace: l’affrontare il lato “sbagliato” di una cosa per conoscerla meglio, evitarla ed evolvere. Inoltre, ogni singola scelta fatta in passato mi ha portato a conoscere colleghi, registi, produttori eccetera con i quali a volte collaboro per progetti sicuramente più belli o interessanti di quelli dove ci siamo conosciuti. Con alcuni di loro sono anche rimasto amico nella vita privata.

Cosa stai facendo ora in scena?

Al momento, sono in scena con tre diversi progetti. Uno è uno spettacolo sul bullismo rivolto alle scuole, ancora una replica e poi chiuderemo la stagione per poi riprendere a settembre; l’altro è uno spettacolo sulla vera storia del Bandito della Valsassina, zona che io sento molto “mia”, come tutta quella del lago di Como e che quindi porto in scena con piacere (debutteremo a giugno); mentre l’ultimo ha da poco debuttato a Roma, si chiama “Cafards”, scritto e diretto da Nick Russo.

È uno spettacolo che nostro malgrado ci siamo trovati a definire “maledetto” perché è stato rimandato per ben tre volte, tra Covid e altre problematiche; ma finalmente, la scorsa domenica 15 maggio siamo riusciti a spezzare la maledizione. Stava rischiando di saltare nuovamente ma per fortuna, anche grazie al teatro Trastevere, questa creatura ha finalmente visto la luce.

Andrea Pellizzoni: sto imparando a suonare l'ukulele
mi piace ascoltare tanta musica italiana degli anni delle osterie e dei cabaret e musica etnica

Programmi futuri?

Per quanto riguarda i programmi futuri, vorrei fare la famosa citazione “del doman non v’è certezza”. Io continuerò a fare questo mestiere con la passione ed il divertimento che mi hanno sempre accompagnato, e poi chissà dove arriverò.

Come possiamo seguire la tua attività?

Speriamo bene, ma se proprio ci tenete a saperlo, mi potete seguire su Facebook sul mio profilo Andrea Pellizzoni e su Instagram come @andrepellizzoni.

Bene, allora…come si dice in gergo: merda!

Tanta, tanta!

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Sergio Scorzillo
Sergio Scorzillo
Autore, attore, regista, formatore. Teatro e Musica sono state da sempre le sue grandi passioni e non solo. Il palcoscenico è il luogo in cui riesco a vincere le mie fragilità, a comunicare e a sentirmi utile e vivo
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