Achille Lauro, Alexia, Olly: le migliori novità della settimana

È di moda: Achille Lauro e il suo "1969"
Achille Lauro. Foto: © Cosimo Buccolieri

Achille Lauro intenso, Alexia emoziona cantando il Natale

A una settimana dall’annuncio dei Big in gara a Sanremo, Achille Lauro lancia il suo nuovo singolo. Non sembra casuale il fatto che pochi grandi della musica italiana siano protagonisti di questa settimana discografica. Certo, molti si sono espressi nelle scorse settimane, e non è detto che il silenzio coincida con una partecipazione al Festival. Tuttavia, c’è da ammettere che anche in passato si è dimostrato come a un certo punto la musica paia mettersi in stand by, per esplodere nel boato di febbraio. Ci sono sempre, comunque, tante belle novità: è il momento in cui si esprimono i più giovani. E allora, bando alle innumerevoli ipotesi che troveranno più o meno conferma domenica 4 dicembre al Tg1 delle 13.30, quando Amadeus annuncerà chi gareggerà al Festival: parliamo della musica del momento, di quella emersa questa settimana.

Tra i pochi Big che vediamo con un nuovo pezzo in uscita, ecco dunque Achille Lauro.

La sua canzone si intitola Che sarà: titolo impegnativo, penseranno molti. In effetti questa moda di mutuare i titoli da successi già esistenti potrebbe diventare rischiosa, alla lunga, per gli stessi protagonisti. Questa canzone, però, potrebbe piacere molto anche ai tanti che associano quelle due parole al brano di cinquant’anni fa, dei Ricchi e Poveri.

La Che sarà di Achille Lauro è una progressione melodica che testimonia una maturazione dell’artista. Se da una parte è riconoscibile il suo stile, con quel modo scanzonato di trascinare le parole, che sembrano una ad una letteralmente lanciate alle orecchie degli ascoltatori, dall’altra si comprende come, ogni brano che passa, Achille Lauro scopra sempre più la sua cifra. Romantico, intenso, struggente: si potrebbe definire con queste tre parole l’atteggiamento del cantautore più trasgressivo degli ultimi anni. Nessuna trasgressione questa volta: si canta, piuttosto, lo smarrimento di chi si domanda che sarà della sua vita in questo mondo dove è facile sentirsi sempre più soli.

Achille Lauro, però, lo fa con la consapevolezza di non avere più vent’anni.

Ora, ammette all’inizio del brano, sa che la vita non è un gioco. Eppure i dubbi sono rimasti, esattamente come quando si avevano vent’anni. Non si sa con precisione se l’amore sia ricambiato; non si riesce a capire cosa ci sia davvero scritto nel nostro destino. Si sa che prima o poi moriremo, per dare un senso alla nostra vita, ma nessuno nel frattempo ci riesce a dare risposte circa quella solitudine che ogni tanto affligge le nostre anime.

Un pezzo delicato, che stupisce anche per l’interpretazione che dà Achille Lauro. Più che cantare, sembra sussurrare le parole, adattandosi al clima intimistico e delicato che il testo propone.

La melodia, come dicevamo, è una progressione che sfocia in un ritornello dove si ripete il titolo del brano: risultato, dopo mezzo ascolto si può già riconoscere la canzone e immaginare dove andrà a parare Achille Lauro con le note. Si uniscono, dunque, capacità interpretativa e anche un po’ di quella imprenditoriale: questo artista è uno che, come pochi altri, sa riconoscere il modo con cui costruire pezzi di successo.

Lo sa fare dal punto di vista commerciale e, prima ancora, da quello compositivo. A chi sostiene che la canzone sia sempre la stessa, consigliamo di ascoltare Rolls Royce: sono trascorsi vari anni, lo stile è sicuramente riconoscibile ma, altrettanto, è riconoscibile la crescita di Achille Lauro.

Se è vero che manca poco al Festival, è ancora più vero che tra un mese è Natale. Non può mancare, dunque, il brano natalizio per eccellenza.

Quest’anno il celebre successo Christmas è affidato alla voce soul di Alexia. Perché ascoltare l’ennesima cover dedicata al Natale? E’ una domanda lecita che ci si potrebbe porre alle prime note. Bene, vi risponderemo facilmente. Bastano un arrangiamento diverso come quello che emerge da questa produzione di Luca Serpenti, e una voce internazionale come poche altre, appartenente ad Alexia, e i dubbi svaniscono.

Niente di originale la canzone, senza dubbio: ma vogliamo ammettere quanto sia bello ascoltare un timbro come quello di Alexia, confonderlo per Mariah Carey e renderci orgogliosi di essere di fronte a un prodotto di una interprete italiana?

Con personalità da vendere, la cantante ancora una volta riesce a stupire ed emozionare. Si impone così come una delle pochissime (forse l’unica) in grado di realizzare qualcosa del genere.

Questa settimana esce anche L’anima balla, la canzone di Olly.

Il cantante hip-hop genovese propone questo brano pieno di ritmo e allegria, tutto da ballare. Nella dedica all’amata (“Sei la fine del mondo” ripete nel ritornello) sembra esserci proprio un inno a danzare, insieme all’anima spesso afflitta da mille dubbi. Meglio ballarci sopra. Bella canzone da ascoltare, perché Olly non rinuncia a usare anche dei falsetti che non appartengono a tutti. Questo ragazzo si sta lentamente facendo sempre più strada: ormai è un Big della musica, anche se qualcuno ancora non se ne è accorto.

Un nuovo fenomeno di cui tutti si sono resi conto, invece, è Ernia. Il trapper sta spopolando nell’hit parade, dove occupa tre delle prime cinque posizioni. Il ragazzo è in predicato di partecipare a Sanremo, dove sarà al banco di prova del grande pubblico. Intanto i suoi fan sono scatenati e, così, ecco che alle classifiche Fimi restano solo Pinguini Tattici Nucleari (sesti) e Maneskin (ottavi) per vantare un po’ di melodia. In radio, in compenso, continuiamo ad ascoltare con facilità Bellissima, di Annalisa e il nuovo pezzo di Ultimo. I brani belli si riconoscono da lontano e non hanno sempre bisogno della certificazione dell’hit parade per diventare successi.

 

Condividi su:
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi
Massimiliano Beneggi, laureato in filosofia con una tesi sulla comicitá contemporanea riletta attraverso Bergson e Freud, è appassionato di musica e teatro. Racconta con rigore aneddotico la storia del Festival di Sanremo e della musica italiana, suggerendo ogni volta spunti filosofici e inediti.
Top