Zic, l’importanza di preservare il bimbo che è in noi

A tu per tu con il giovane cantautore toscano, attualmente in radio e negli store digitali con il singolo “Rotelle”

Zic, l'importanza di preservare il bimbo che è in noi
Spazio Emergenti: Zic si racconta ai lettori di Musica361, approfondiamo la sua conoscenza

Tempo di nuova musica per Lorenzo Ciolini, meglio conosciuto come Zic, artista classe ’97 che abbiamo apprezzato nel corso della diciassettesima edizione del talent “Amici” di Maria De Filippi. Edito dall’etichetta Bonshakara e distribuito da Believe Digital“Rotelle” è il titolo di questo suo nuovo singolo, dal testo sognante ma consapevole, evocato dal lato più spensierato e fanciullesco che alberga nel profondo del nostro animo.

Quanto è importante preservare il bimbo che è in noi?
Preservare il bimbo che è in noi è vitale, per poter essere sempre pronti a lasciarsi stupire. 

Che tipo di bambino sei stato?
Sono stato un bambino che cercava di essere normale. 

Il tuo nome d’arte, infatti, si ispira al personaggio di un cartoon. Quali erano le tue serie animate preferite?
Si. Zic era il nome del protagonista di uno dei miei cartoni animati preferiti, si chiamava “Monster Allergy”Ero innamorato dei vecchi cartoni: “Capitan Harlock”, “Le corse pazze”, “Conan”, “Tekkaman”, “Dragon Ball” e tanti altri. Per non parlare dai classici Disney, per quelli ho ancora oggi un debole.

Cosa aggiunge “Rotelle” al tuo percorso artistico?
Non so di preciso cosa aggiunga, o forse semplicemente non spetta a me dirlo. Io faccio musica e la mia musica inevitabilmente cresce insieme a me.

Quando hai scoperto di non poter fare a meno della musica e quali ascolti ti hanno particolarmente segnato?
Non so se c’è un momento preciso, ero piccolo. La mia vita è stata scandita dalla musica, tanta musica. Non credo di avere degli idoli particolari, ho tratto un sacco di insegnamenti da innumerevoli artisti diversi. 

Qual è la tua personale formula per comporre una canzone?
Io scrivo ciò vivo. 

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Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
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