“70 volte Vasco. Storia di una rockstar”

#Notedicarta: “70 volte Vasco. Storia di una rockstar” di Marco Pagliettini e Massimo Poggini

 

“70 volte Vasco. Storia di una rockstar”
“70 volte Vasco. Storia di una rockstar”

È uscito per “Baldini+Castoldi”, in concomitanza del suo compleanno, un libro che ripercorre la carriera e la storia di Vasco attraverso settanta date significative. Si intitola “70 volte Vasco. Storia di una rockstar” ed è stato scritto da Marco Pagliettini e Massimo Poggini.

Pagliettini, classe 1970, è un giornalista che collabora e scrive per testate locali liguri. Gestisce un blog monotematico, a tema Vasco, su spettakolo.it.

Massimo Poggini, invece, fondatore e direttore di spettakolo.it, è un giornalista di lungo corso che nella sua carriera ha intervistato tantissime star nazionali e internazionali.

Ha scritto numerosi libri dedicati alle più grandi rockstar e band del panorama musicale e a lui si deve il primo libro su Vasco, quel “Una vita spericolata” edito da “Sugarco” uscito nel 1985.

“70 volte Vasco. Storia di una rockstar” - Vasco Rossi - 45 giri Jenny-Silvia
“70 volte Vasco. Storia di una rockstar” – Vasco Rossi – 45 giri Jenny-Silvia

Non si tratta di una vera e propria biografia ma di un lungo viaggio attraverso 70 eventi e ne celebra il percorso, artistico ed umano, attraverso le sue canzoni e i suoi concerti più memorabili.

Dagli inizi quando a “Punto Radio”, in una piccola radio locale, una di quelle allora definite “radio libere”, quasi per gioco, il giovane Vasco Rossi da Zocca, passa da fare il disc-jockey a fare il cantante.

Era il 15 giugno 1977 quando Rossi incide il suo primo 45 giri che contiene sul lato A “Jenny è pazza” e sul lato B “Silvia” e da quel giorno inizia a barcamenarsi tra porte chiuse in faccia ed etichette minori.

“70 volte Vasco. Storia di una rockstar” - book cover
“70 volte Vasco. Storia di una rockstar” – book cover

Ma Vasco Rossi è di fatto una novità, in quel panorama musicale italiano perché suona musica rock e ha deciso di sdoganare il genere.

Per farlo, partecipa al Festival di Sanremo nel 1982 con “Vado al massimo” e l’anno successivo con “Vita spericolata” e, nonostante tutto, inizia il suo incredibile successo perché diventa subito una star, anzi una rock-star.

Icona della musica rock italiana, il rocker di Zocca attraversa momenti bui e vicende personali turbolente come da copione di molti “belli e dannati” della musica.

Ma il mito, quello di Vasco Rossi, persiste ancora oggi, a 70 anni compiuti lo scorso 7 febbraio.

“70 volte Vasco. Storia di una rockstar” - Vasco Rossi e Gaetano Curreri
“70 volte Vasco. Storia di una rockstar” – Vasco Rossi e Gaetano Curreri

Il libro ci porta a respirare l’aria degli anni di Vasco, dai tempi in cui suonava canzoni per sé e pochi altri e Gaetano Curreri, frontman e autore degli Stadio, lo convinse a fare diventare la musica una professione, scelta che diede il via alla loro collaborazione che non si è mai arrestata.

Oppure quando arrivò, altra figura importante per la sua crescita artistica, il chitarrista Maurizio Massimo Solieri che, con il suo modo di suonare, fece diventare Vasco quello che è e lo dimostra l’assolo di “Albachiara”, che ne è l’esempio più evidente.

Si è trattato, sicuramente, di un rapporto artistico caratterizzato da divorzi e ricongiungimenti ma Massimo Solieri rivestì un ruolo essenziale nella crescita e nel consolidamento autorale e musicale di Rossi come dimostrano “C’è chi dice no”, “Canzone” e “Lo show” che sono solo alcuni dei brani composti dal chitarrista modenese per il rocker di Zocca.

Una carriera che ha portato Vasco Rossi a esibirsi ben 29 volte nello stadio di San Siro, contribuendo a trasformarlo da luogo simbolo per il calcio a luogo simbolo e iconico dei grandi concerti italiani, e non solo “Perché quando salgo su un palco, tutto funziona, tutto va al posto giusto” ha dichiarato lo stesso Rossi.

“70 volte Vasco. Storia di una rockstar” - Vasco Rossi e Maurizio Solieri
“70 volte Vasco. Storia di una rockstar” – Vasco Rossi e Maurizio Solieri

Al limite dell’agiografia, il libro parte fissando dei punti fermi, quegli episodi che servono da spina dorsale al racconto.

Gli autori li contestualizzano e li rievocano anche attraverso citazioni di giornali e d’interviste con un linguaggio che ha il passo del cronista, mettendosi al servizio della narrazione senza protagonismi individuali.

480 pagine da leggere tutte d’un fiato non solo dal popolo di Vasco ma anche da chi l’ha sempre snobbato per capire meglio l’uomo, quell’uomo che oltre ai grandi successi che ognuno di noi canticchia sotto la doccia è riuscito a diventare punto di riferimento per migliaia di giovani che hanno deciso di mettersi davanti al microfono e imbracciare una chitarra.

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Roberto Greco
Roberto Greco
Giornalista. Nel tempo si è occupato di musica, teatro e cinema. Studioso di storia contemporanea, scrive per diverse testate occupandosi di cultura, costume e società.
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