Chissà se i più grandi batteristi della storia musicale sarebbero d’accordo ma, secondo alcuni studi, la pratica percussionistica avrebbe effetti importantissimi su mente e corpo e renderebbe anche più felici. Scopriamo perchè
Tra gli strumenti a percussione la batteria è quello che attira sempre nuovi appassionati, soprattutto tra le nuove generazioni ma non solo. Quello che affascina è sicuramente la sensazione di libertà che trasmette e l’energia che si sprigiona impugnando le bacchette, lasciandosi andare al ritmo.
Suonare la batteria: gli effetti positivi su cervello e corpo
Un aspetto molto interessante è che, rispetto a tutti gli altri strumenti musicali, suonare la batteria è equiparabile a praticare uno sport perchè è un’attività che coinvolge contemporaneamente tutti gli arti, influisce sulla coordinazione e incide positivamente anche sulle capacità di concentrazione e sulla creatività.
Diversi studi hanno evidenziato i molteplici benefici che l’esercizio alla batteria è in grado di assicurare a mente e corpo. Tra questi, uno dei più recenti è quello condotto dall’Università della Ruhr e dalla Bergmannsheil University Clinic il quale ha appurato come il cervello di chi si dedica allo studio e alla pratica della batteria sia, di fatto, più performante rispetto alla media.
Anche solo un anno di pratica con la batteria, migliora in modo sensibile la capacità di comunicazione tra i due emisferi celebrali, quello destro e quello sinistro poiché è necessario sviluppare una grande capacità di coordinazione.
In particolare, lo studio ha messo in evidenza come, nei percussionisti, il corpo calloso (la commissura più importante del cervello poiché collega tra loro i lobi, garantendo il trasferimento di informazioni tra i due emisferi e la loro coordinazione) sia significativamente più sviluppato rispetto a musicisti che utilizzano un altro strumento. Si è potuto osservare, a questo riguardo, come il numero delle fibre mieliniche costituenti l’interconnessione emisferica, per quanto inferiori di numero, risultino più spesse consentendo una più rapida ed efficiente trasmissione di informazioni tra i lobi.
I batteristi sono più felici? Lo direbbe la scienza
Ma le sorprese non finiscono qui perchè è stato messo al centro dell’attenzione anche un altro aspetto, non secondario: è stato rilevato, infatti, che chi suona la batteria non solo ha una migliorata attività cerebrale ma è anche mediamente più felice. Infatti l’esercizio e la pratica dello strumento è un formidabile antistress che consente di convogliare e scaricare nel movimento complesso di tutto il corpo le energie negative, in altre e più povere parole, consente di sfogarsi.
Nel suonare la batteria partecipa tutto il corpo, dalle braccia al busto per arrivare alle gambe e ai piedi, questo si traduce in uno sforzo maggiore che inevitabilmente riduce i livelli di stress e consente il rilascio di endorfine che migliorano i livelli d’umore.
Gli effetti positivi sui bambini
Effetti positivi si possono registrare non solo sugli adulti ma anche e, forse soprattutto, nei bambini e nei soggetti in fase di crescita. È ormai accertato che imparare a suonare uno strumento ha importanti e benefici aspetti nei bambini, in particolare, sullo sviluppo delle capacità linguistiche, sul potenziamento mnemonico e sullo sviluppo delle abilità di coordinazione.
Anche sul piano comportamentale, la pratica strumentale è un potente alleato che aiuta il bambino ad inibire gli impulsi aggressivi insegnandogli la disciplina e la perseveranza. I benefici sono davvero tanti e straordinari anche se i bambini devono accostarsi alla musica e allo strumento in totale autonomia, senza forzature o obblighi da parte dei genitori.
Tra gli strumenti più amati e ricercati dai bambini c’è proprio la batteria, come racconta anche la storia che ha avuto grande eco mediatico del dodicenne di Bitonto che ha riconsegnato il proprio smartphone al padre per dedicare il suo tempo allo studio dello strumento, sua grande passione.
Ai genitori che temono di assecondare l’assordante passione dei propri figli, si può suggerire di optare per una batteria elettrica che può essere suonata indossando le cuffie senza infastidire i timpani degli altri componenti della famiglia.